Con Antonio finì, ma non finirono le occasioni per soffrire come un maiale.
Ormai era fatta. Ormai Lorena aveva capito che io non avrei mai avuto la forza di lasciarla nella speranza, che ancora ho, che tutto questo, presto o tardi, finisca.
Lorena aveva avuto modo di vedere, durante i mesi con Antonio, che io, pur standoci male, sopportavo ogni tipo di umiliazioni. Umiliazioni che non pensavo esistessere nemmeno; situazioni che non erano nemmeno nelle mie fantasie più nascoste e perverse. Aveva capito che le bastavano poche parole per tranquillizzarmi e farmi stare meglio e aveva capito il modo di farmi riprendere quando stavo eccessivamente male.
Sia Lorena che Adele avevano imparato come trattarmi e avevano fatto in modo che io aumentassi, sempre di più, la mia capacità di sopportare umiliazioni.
Loro due avevano trovato il modo di rendermi succube per i loro scopi: Lorena quello di preservare la sua libertà sessuale e la sua indipendenza personale, senza nessun limite e avendomi come aiutante, seppur contro la mia volantà, e Adele quello di essere la mega stronza che è e divertirsi da morire.
Io ho permesso loro tutto questo; ribellandomi poco e in modo blando. Piagnucolando ma mai arrabbiandomi. Forse per la mia paura di perdere Lorena; forse per la mia meschinità o per il mio essere smidollato al loro cospetto. Non lo so.... Ma ormai era fatta.
E il cielo sa quanto vorrei essere diverso e quanto vorrei che tutto questo non fosse mai successo.
Ma la mia codardia e la loro forza lo hanno reso, purtroppo, non solo possibile, ma reale, con buona pace mia e del cornuto che sono.
Ma evidentemente tutto questo a Lorena non bastava: "Tu sei il mio fidanzato" mi disse, "l'amore della mia vita e ti vorrei complice e consapevole. Voglio che accetti la situazione per quella che è e che ti comporti di conseguenza".
"Sei il mio uomo e ti voglio a fianco nella mia vita" aggiunse, "Voglio essere libera di essere me stessa, anche con te. E voglio poterti dire tutto e renderti partecipe di tutto. E voglio che se devi soffrire non esageri. Capisco che tu ci stia male, ma se hai deciso di restare con me allora vuol dire che riesci a convire con tutto questo". Continuò: "Io ne sono felice, e ti aiuterò a capire che quello che faccio non incide sul mio amore per te, al massimo lo fortifica".
Di questo discorso assurdo e feroce, che mi tolse ogni speranza di normalità, a me fece piacere solo una cosa, se così possiamo dire.
Fui tranquillizzato dal sapere che Lorena mi voleva in un certo qual modo partecipe di quello che faceva. Questo perché è già difficile sapere di essere un povero cornuto ma mi è impossibile essere all'oscuro di tutto. Mi sentirei ancora più tradito e inutile se Lorena facesse quello che fa alle mie spalle. Almeno in questo modo, ho molte più umiliazioni è vero, ma ho l'illusione che posso controllare la cosa. E ho la sensazione che Lorena non mi voglia escludere dalla sua vita ma anzi coinvolgere.
Sono magrissime consolazioni, lo so, anche perché hanno avuto e hanno oggi ancora di pù, un prezzo altissimo da pagare. Il prezzo di vivere umiliazioni feroci, assurde... Ma ormai ho capito che sto meglio così.
Detto questo, posso dire che dopo che finì la relazione con Antonio, io e Lorena parlammo moltissimo e passammo molto più tempo assieme. Tempo che servì, appunto, per chiarire le posizioni e mettere tutte le carte sul tavolo.
In quelle settimane, è vero, mi sono arrivate frasi pesanti. Oltre quello che ho appena raccontato, mi sentivo dire cose del tipo "Mi manca una bella scopata fatta bene" o "Quanto vorrei un vero maschio fietro di me" o ancora "Se penso al suo cazzo mi bagno ancora". Me lo diceva subito dopo aver fatto l'amore e questo è pesante. Questo ha radicato in me la convinzione che io non potrò mai darle le sensazioni forti che gli danno i suoi maschi, uno perché lei non me lo permette assolutamente e due perché, oggettivamente, non ne sarei in grado. E questo è molto umiliante per me, come credo lo sarebbe per chiunque. Si è instillata in me la convinzione che io posso essere per Lorena, o potrei essere per qualunque donna, solo il compagno, il marito fedele, l'amico ma mai il "maschio". In fondo per Lorena sono questo "il fidanzato compagno per la vita", mentre i "veri maschi" sono quelli con cui lei ha le sue storie.
Il secondo amante Lorena lo ebbe alla fine di gennaio del 2014. Nelle settimane prima, quando lei non aveva storie in corso, oltre hai discorsi di cui ho appena detto, sono, comunque, successe cose che prima che questa situazione iniziasse, non succedevano.
Ade esempio, capitava tutti i sabato che Lorena volesse fatta la pedicure. "A te diverte" mi disse, "e a me piace moltissimo. Ho visto quella sera che l'ho abbiamo fatto per gioco che ti sei eccitato, quindi non vedo perché non dovremmo ripetere la cosa. In fondo fa bene a tutti e due".
Ora sono sempre io a curarle mani e piedi, metto lo smalto alle unghie, li lavo e li pulisco con cura.
Accade tutto con naturalezza e io continuo a provare uno strano piacere nel farlo. In fondo, ogni volta è un momento di intimità e siamo tutti e due rilassati. Lei è molto serena e naturale, la vedo soddisfatta e felice. Durante il tempo che impiego, parliamo e ridiamo. In sostanza, stiamo assieme e questo per me è vitale.
Lorena non rende la cosa umiliante e io non mi sento umiliato nel fare ciò.
Accda a volte, però, che anche Adele pretenda lo stesso trattamento. Dalla sera del gioco, ogni tanto Adele se ne esce con frasi del tipo "Fammi i piedi" o "Occupati dei miei piedi."
Prima accadeva solo quando io lo facevo a Lorena, nel senso che se c'era Adele presente io poi dovevo farlo a lei. Adesso capita anche quando Lorena non c'è.
Lorena non si è mai opposta alla cosa, anzi mi dice che è normale e che non c'è niente di male. Sembra non curarsi della cosa e non vedere il problema.
Io, invece, il problema lo vedo, perché Adele non è Lorena e vorrei evitare, ma una volta che ssi no ricevetti un rimprovero da Lorena che mi disse che ero un cretino a comportarmi in modo così maleducato e mia cugina Adele mi tenne il broncio per giorni.
Adele, dicevo, non è lorena; è molto più veemente e aggressiva con le parole. E' come se godesse di un piacere sadico a vedermi farle quelle cose. Lorena non mi ha mai dato la sensazione di volermi costringere, mentre Adele si. Ogni volta mi offende con cose del tipo "Stai attento ai miei piedi che valgono più di te" o "sii delicato quando mi levi le scarpe altrimenti ti ci faccio mangiare".
Per esempio, se mentre faccio la pedicure Lorena mi dice "Amore, massaggiami un po' i piedi", con tono dolce e complice, Adele mi dice "Massaggiami i piedi" con tono perentorio e duro; e se sbaglio a farlo aggiunge "Scemo, chiedimi scusa". Adele dice queste cose tranquillamente davanti a Lorena e Lorena non si è mai arrabbiata o le ha detto di moderare i toni: per lei è tutto normale e giusto.
Mi arrivano, poi sempre più ordini. "Fai la spesa", "Vammi a ritirare le scarpe dal calzolaio", fino a cose più brutte per me come "Vai in negozio e comprami questo o quel tipo di collant" o "comprami gli assorbenti".
Ho capito che protestare è inutile, perché ricevo solo rimproveri da Lorena e offese da Adele.
A parte questo, la vita e le abitudini si erano stabilizzate.
Il passo successivo avvenne una sera che eravamo a casa io e Lorena. Venne Adele e ordinammo delle pizze. Cena serena in salotto, fra divano e poltrone. Adele tranquilla e Lorena dolcissima. Mangiammo e gurrdammo un film, credo fosse Manuale d'amore due, quello con la Bellucci che gira la scena di sesso con Scamarcio.
Appena finì quella scena, iniziò un momento per me molto brutto.
Adele - Che mascio ragazze! Mi fa venire una voglia che non puoi credere
Lorena - A chi lo dici? Io poi sto impazzendo per una vera scopata!
Adele - Ahahahaha ti ci vuole qualche stallone Lory!
Lorena - Il cormpo reclama piacere!!
Adele - ma ancora non hai trovato uno che rimpiazzi Antonio?
Lorena - No. Non se ne trovano facilmente di maschi veri!
IO - ma la finite o no? Io sono qua se non ve ne siete accorte e mi sta disturbando sentirvi parlare così!!
Adele - Oh il cuginetto si è svegliato! Cosa c'è? Ogni tanto te lo dimentichi di avere le corna cuginetto? Vedi di ammansirti!!
IO - Io non dimentico niente, ma voi parlate di cose da regazze come se io non ci fossi o non sentissi!!
Lorena - Noi lo sappiamo che ci sei e che senti, solo non capiamo quale è il tuo problema a sentirci dire queste cose? Mi pare che sai ogni cosa e quindi non vedo il motivo per cui dovremmo limitarci nel parlare in tua presenza!!!
Adele era sfottente nel modo di parlare, Lorena era seria ma non arrabbiata.
Io smisi di parlare e restai zitto.
Loro continuarono come se nulla fosse successo e completamente incuranti del mio disagio.
A un certo punto, Adele disse "Ma poi Nicola, come fai a non capire perché una donna desideri così tanto un maschio come quello"? [si riferiva a Scamarcio].
Lorena - Uno come quello potrebbe avere ogni donna su questa terra.
IO - Non lo capisco perché non sono donna
Adele - Secondo me Lory, dovresti fargli vedere dal vivo una bella scopatona, così lo capisce perché una lo desidera!!
Lorena - Se si vede un film porno lo vede lo stesso.
Lorena e Adele risero a crepapelle. Io ero di ghiaccio.
La serata finì, Adele andò via e io e Lorena andammo a letto.
Eravamo tranquilli a parlare del più e del meno quando uscì un discorso strano.
Lorena - Sai stavo pensando a quello che ha detto Adele stasera...
IO - A Scamarcio?
Lorena - ahaha, ma che dici? Pensavo al fatto che tu mi veda con un vero maschio...
IO - Lorena potrei morire!
Lorena - Secondo me, invece, farebbe bene ad entrambi. Avresti modo di vedere che è solo sesso senza sentimenti e capiresti il perché di molte cose. Io credo che sarebbe molto intimo per noi due condividere anche questo.
IO - Lorena, ma tu immagini come starei io?
Lorena - Male lo so! Ma penso che poi diverrebbe accettabile e le cose migliorerebbero.
IO - Io non credo!
Lorena - Va bene, dai, poi si vedrà se capita. Adesso dormiamo.
Dormimmo e per il momento ficì così.
Tutto continuò coem ho detto, finché non arrivò il giorno della partenza per Parigi.
Era fine gennaio e Lorena doveva andare a Parigi per 6 giorni per uno scambio culturale fra professori universitari.
Seppi successivamente che lei aveva preso due biglietti di aereo e di Hotel perché voleva andarci con Antonio. Finita la storia con Antonio, mi chiese di farle compagnia. Io accettai e lei mi fece fare il cambio nominativo del biglietto aereo.
Partimmo per Parigi. Io ero felice ma tornai molto peggio di come ero partito.
N.L.
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