Questo che sto per scrivere è l'ultimo post prima di passare al ragazzo attuale di Lorena e conclude il percorso che mi ha condotto alla mia situazione attuale.
Tutto si svolse in quasi quattro giorni ma, devo dire, che non cè moltissimo da raccontare, se non l'assurdità della situazione in se stessa. Questo nel senso che io restai, per questi quattro giorni appunto, parecchio in disparte rispetto a Lorena e questo ragazzo.
Io ero fuori per lavoro, fra l'altro era stato un viaggio molto ricco di soddisfazioni per me, tanto che al mio ritorno in ditta il mio capo mi fece l'elogio con tutti gli altri colleghi.
Comunque, ho già anticipato che, mentre ero fuori, Lorena mi aveva detto, anzi scritto per l'esattezza, che al mio ritorno avrei trovato un maschio a casa. Mi aveva scritto anche che questo tizio non sapeva che io fossi il fidanzato di Lorena ma sapeva solo che io ero il suo cugino e che convivevo con lei.
Lorena aveva raccontato queste bugie al tipo perché voleva portarselo a casa e voleva che lui si sentisse libero e tranquillo nel fare tutto ciò che desideresse; voleva che io non disturbassi e che laa mia presenza fosse la più impalpabile possibile. Mi disse che faceva tutto questo perché l'esperienza con Cocimo l'aveva sconvolta in quanto le aveva lasciato troppa eccitazione in corpo e voleva, per questo, avere ancora dei giorni in cui sfogare le sue voglie. Mi fu spiegato che io non potevo soddisfare i suoi bisogni e che quiindi dovevo starmene buono e tranquillo mentre lei si godeva il gioco.
Evidentemente erano già finiti i tempi in cui almeno mi degnava di condividere con me i suoi pensieri e mi chiedeva quale fosse il modo meno doloroso per affrontare la cosa: ormai lei decideva e metteva in pratica le cose. A me venivano comunicate senza possibilità di dire alcunché e senza che minimamente importasse il mio pensiero o il mio dolore.... ma tant'è......
Tornando a ciò che successe in qui giorni, arrivai a casa e suonai il campanello e, siccome la sorte mi sorride sempre, venne il tizio ad aprirmi. Si presentò a torso nudo con solo dei pantaloncini addosso, tutto sorridente e tranquillissimo mi chiese chi fossi. Io dovetti dire che ero il coinquilino/cugino di Lorena e che avevo dimenticato le chiavi a casa. Entrammo e lui si presentò. Era molto simpatico e gentile, sembrava (e forse era davvero) un bravo ragazzo. La cosa che mi fece gelare il sangue fu sentirgli dire "la mia ragazza è a lavoro, torna più tardi".
Lui era in buona fede e credeva davvero che Lorena fosse la sua fidanzata!!! Si comportava come se fosse a casa sua ma con una naturalezza assurda. Fisicamente era piuttosto normale: alto circa 1.80, capelli molto folti, barba, peloso come tutti gli spagnoli, magro e non muscoloso, lineamennti mediterranei. Insomma un bel ragazzo ma non certo un modello.
Restammo un po' a parlare e mi raccontò che era stato in Italia 6 mesi per studio (era collega di Lorena) e che adesso aveva finito il periodo di scambio culturale e si stava godendo l'Italia qualche giorno prima di tornarsene in Spagna. Mi raccontò che aveva conosciuto Lorena all'università e che si erano piaciuti e finiti a letto. Da lì l'inizio della loro relazione. Mi disse che le dispiaceva tornarsene in Spagna perché ciò significava allontanarsi da Lorena e che le dispiaceva moltissimo averla conosciuta solo alla fine della sua esperienza in Italia.
Mentre diceva tutto questo, io non sapevo se piangere o ridere.... alla fine però, quando lui mi disse che voleva riposare e dunque che andava in camera sua, optai per il pianto. Questo perché lui se ne andò in camenra da letto e, tranquillamente, si mise a riposare nel letto matrimoniale che era mio e di Lorena ma che lui pensava fosse suo.
Vedere questa scena mi fece un male cane! Vedere un altro maschio, padrone in casa tua, completamente a suo agio in quello che dovrebbe essere il tuo regno mi distrusse. Mi sentivo derubato, umiliato, ferito, distrutto. E per di più, dovevo fare quello tranquillo per non far capire nulla a questo intruso e per non far arrabbiare Lorena. Mi mortificai tantissimo. Per questo piansi e pure molto. Mi rintanai nella stanzetta degli oscipiti (nella pratica uno sgabuzzino con un lettino dismesso) e lì rimasi in attesa che Lorena tornasse.
Lorena tornò da lavoro qualche ora prima del solito e, appena entrata, venne a cercarmi. Mi trovò sdraiato sul lettino ad ascoltare musica. Delicatamente mi tolse l'auricolare e mi diede un bacio sulla fronte. Prima parola che mi disse fu "Lo hai conosciuto? Com'è?" Io risposi che sembrava simpatico.
Non gliene fregava nulla di me e di quello che avevo fatto con il mio capo, dei miei successi e dei miei pensieri. Nulla, non gliene importava nulla. Detto questo uscì dalla stanzetta come se quello che stava succedendo fosse normale e andò da lui.
Fu questo il filo conuttore dei quattro giorni: io per conto mio e loro due a fare i fidanzatini in tutto e per tutto. Dormivano assieme; uscivano assieme; andvano a cena assieme; a ballare assieme; guardavano la TV assieme; si baciavano tranquillamente in mia presenza; facevano i complici con sorrisi e battutine; doccia assieme, tutto assieme: io sempre in disparte per non far capire nulla a lui e non disturbare.
Era umiliante e distruttiva la cosa ma, almeno, non era umiliante verso questo ragazzo (del quale non riesco proprio a ricordare il nome...) che era ignaro di tutto. L'unico sollievo era proprio questo, anche perché lui con me si comportava sempre in maniera educata e gentile.
Ovviamente ci furono anche momenti più pesanti perché Lorena ormai non si tratteneva più dal sottopormi a umiliazioni e torture tanto che sembrava quasi cercare l'occasione per deridermi.
Ad esempio, posso raccontare che questo tizio era parecchio disordinato: lasciava in giro ogni cosa e non gli passava nemmeno per la testa di lavare piatti o sistemare le cose; una sera prima di uscire, Lorena disse a voce alta al tipo, che per miracolo stava accennando a posare le stoviglie, di non preoccuparsi perché tanto restavo io in casa a pulire. Gli disse che io ero un maniaco dell'ordine e che il compito di lavare, pulire e sistemare era solo mio a titolo di affitto e ringraziamento del fatto che lei mi facesse abitare a casa sua.
In sostanza non solo dovevo fingere che Lorena non fosse la mia ragazza; non solo dovevos stramene buono per far star sereno l'amante della mia fidanzata ma dovevo anche fare lo sguattere per ringraziamento!!!
Racconto questo episodio, solo per far capire quanto Lorena stesse diventando stronza nei miei confronti e quanto la cosa la divertisse visto che ogni scusa era buona per deridermi davanti a lui e farmi sentire una nullità con me stesso.
Un'altra cosa brutta è capitata di notte. Io dormivo in cameretta ma non riuscivo a prendere mai sonno in quel buco e così mi alzavo ripetutamente per bere o anche solo per prendere aria; quella volta ero in cuciina che stavo bevendo e mi vedo arrivare lo spagnolo, completamente nudo. Lui, con fare disinibito e tranquillo, si ferma a scambiare due parole con me e poi se ne ritorna a letto. La mattina dopo gli chiesi il perché girasse nudo per casa e lui mi ha risposto che in spagna si usa e che loro non si fanno tutti questi problemi a mostrarsi nudi (il che, secondo me, è una cazzata) e poi Lorena lo sapeva e non aveva problemi al riguardo e che anzi gli aveva detto di non preoccuparsi affatto di me.
Volevo dirgli di non farlo più ma, immaginado la reazione di Lorena tacetti; il risultato fu che questo coglione cominciò a passeggiarmi nudo per casa anche di giorno.
L'ultima umiliazione che ricordo me la diede Lorena per punirmi del fatto che le avevo detto che volevo che questo tipo era sporco. Infatti, era solito lasciare il bagno uno schifo, con peli nella doccia e nella vasca, tovaglie per terra e, sopratutto, sporcava la tavoletta del WC con la pipì.
Mi seccai con Lorena e le dissi che era uno schifo e lei, con molta calma ma con tono autoritario mi disse:
"Hai ragione, il bagno è uno schifo, perciò tu, ogni volta che lui va in bagno, con una scusa qualsiasi ci ci entri appena e libero e pulisci tutto, compresa la sua pipì".
IO - Per te questa è la soluzione?
Lorena - L'alternativa è che lo accompagni e lo fai pisciare tu, ma non vorrei che capisse che sei il mio fidanzato, quindi fai come ti ho detto e pulisci ogni cosa che lui lascia sporca.
Chiusi li la discussione. Nei giorni che restarono, feci come mi era stato detto di fare.
Non li vidi mai scopare ma li ho sentiti molte volte. Lorena gli concedette tutto e si prese ogni cosa. L'ho capito dal numero di volte che si chiudeva soli in camenra da letto.
Ma tra tutti i suoi amanti, questo è stato il meno urtante per me, forse perché lui era in buona fede e non aveva idea di quello che stesse succedendo.
Fatto sta che poi partì e Lorena, dopo qualche telefonata in Spagna lo ha mollato inventando scuse.
E così finì l'avventura con questo tizio, il quarto che io abbia conosciuto.
Appena lui andò via, per un periodo non ci sono stati altri maschi nella vita di Lorena ma ormai molte cose erano cambiate e ci fu bisogno di molti discorsi. Anche con Adele e mia zia ci furono 1000 ragionamenti che segnarono definitivamente, almeno fino ad oggi, il mio ruolo e la mia posizione in famiglia.
Ma di questo parlerò nel prossimo post.
N.L.
Le corna vere sono pesanti da sopportare....ma si fa anche questo nella vita
lunedì 29 settembre 2014
venerdì 26 settembre 2014
Cocimo, ultima parte.
(Continua...)
Non ricordo nemmeno che ora fosse
quando mi chiamarono. Loro erano stati in camera da letto molto tempo
(la mia camera da letto!!! Il mio letto!!!) a fare i loro porci
comodi, lasciandomi in cucina a pulire con l'ordine di non salire mai
di sopra e coricarmi sul divano...
Mi chiamò Lorena, direttamente dal
piano di sopra con voce molto forte ma con tono tranquillissimo.
Lorena – Nicola....... vieni
Io non dissi nulla e salii. Non so
davvero dire se fu più forte la felicità per poter uscire dal limbo
nel quale mi avevano lasciato o la paura per quello che sarebbe
successo una volta arrivato in camera da letto.
Si, perché quando sei solo pensi e ti
distruggi il cervello! Mi immaginavo quel maiale sfogarsi con il mio
amore; mi immaginavo lei esaudire tutti i suoi voleri; mi immaginavo
che la sfondava, che la maltrattava e immaginavo lei che si faceva
fare tutto senza protestare. Sapevo che lei si era accollata di
dividere il suo maschio con mia cugina; sapevo che lui se le stava
scopando tutte e due; che loro due, che per me sono le persone più
importanti della vita, per lui sono solo due puttane da sfondare....
Pensavo e mi arrovellavo la mente, con le immagini a cui avevo
assistito quella sera fisse negli occhi e con le orecchie piene dei
gemiti di goduria che lanciarono da sopra per tutta la notte.
Comunque, spaventato, ma completamente
rassegnato arrivai di sopra ed entrai nella camera da letto. Li
trovai tutti e tre nel letto; lui al centro e Adele e Lorena ai suoi
lati. Lui era a pancia in su e loro due su un fianco rivolte a lui...
Appena entrato mi sorrisero, si vedeva che erano allegri...Erano
coperti dal lenzuolo e si vedeva solo parte del petto di Cocimo e le
spalle nude di Lorena e Adele.
Lorena – Buon giorno Amore? Sei
riuscito a dormire?
IO – Non moltissimo
Adele – Forse abbiamo fatto un po'
troppo rumore.....ma che vuoi? Ahahahahhahaha Ehi!!! Ma non si
saluta??!!
IO – Buongiorno.
Lorena – Eh eh...! Cosa abbiamo detto
ieri? Dai amore, saluta bene!
IO – Buon giorno amore mio; buon
giorno signor Cocimo; Buon giorno Adele.
Cocimo sembrava un re con la sua corte.
Era soddisfatto!!!!
Adele – Hai finito di pulire ieri?
IO – Si.
Adele – tutto quanto e bene?
IO – Si.
Lorena – Amore, ci porti la
colazione? Preparaci qualcosa e portacela qui....
Adele – Nicola, ma perché ti sei
rivestito? Vogliamo che stai nudo. Spogliati completamente e rimani
così fino a quando non ti diciamo che puoi rivestirti. Forza, su!!!
Io mi spoglia nuovamente e rimasi nudo.
Lorena – Ascolta quello che vogliamo
per colazione.
Adele – Cuginetto, fai una bella
cosa...mentre ti diciamo cosa vogliamo per colazione, mettiti in
ginocchio vicino a me e leccami i piedi!
Adele tirò fuori i suoi piedi dal
sotto il lenzuolo e io mi accovacciai fianco al letto e mi misi a
baciarli e leccarli. Mentre facevo questo, a turno mi dissero cosa
volevano per colazione.
Quando ebbero finito di dirmi cosa
preparare, Adele mi diede un calcetto con la pianta del piede in
faccia e mi fece male al naso: “vai e fai in fretta”, mi disse.
Nudo com'ero, scesi in cucine e
preparai le cose che mi avevano detto. Appena tutto fu pronto misi le
cose in un vassoio e salii nuovamente su.
Entrai in camera e trovai Cocimo seduto
nel letto e loro due che lo succhiavano assieme. Lorena era,
ovviamente nuda, come Cocimo, Adele pure ma coperta con il lenzuolo.
Evidentemente non voleva farsi vedere nuda da me.
Cocimo – Posa tutto, che per adesso
queste due sono impegnate!!
Posai il vassoio e rimasi a guardare
Adele e Lorena spompinare il tizio con il suo cazzo enorme in bella
mostra di fronte a me.
Adele e Lorena lo succhiavano con calma
e con cura....vedevo le loro lingue lucidare e massaggiare il cazzone
di Cocimo, vedevo che lo baciavano sulla testa e che a turno gli
leccavano le palle....erano molto affiatate e, sicuramente, lui
godeva molto. Erano devote al suo cazzo, non trascuravano di
assecondare le sue voglie e con molta dolcezza lo succhiavano e lo
baciavano. Ad un certo punto lui le prese per i capelli e, un colpo
una e un colpo l'altra, schiacciava la loro bocche ficcandogli il
cazzo in gola. Loro capirono che dovevano succhiare forte e
iniziarono a fare come due troie succhiandolo velocemente e con
moltissima foga. Sembravano affamate di lui e lo succhiarono fino a
portarlo al limite dell'orgasmo. Lui disse loro di rallentare e
tornare ad essere brave bambine. Tutte e due ripresero a leccare
dolcemente e massaggiarlo in tutta la sua lunghezza con le loro
lingue. La cosa più assurda è che gli baciavano la cappella tutte e
due contemporaneamente, la baciavano come si bacia in bocca e le loro
lingue a volte si toccavano.
Cocimo disse che aveva fame e si fece
dare da me alcune cose che c'erano nel vassoio ed il caffè. Lui fece
colazione seduto sul letto con la schiena nella appoggiata nella
testata del letto e le gambe divaricate mentre Adele e Lorena si
occupavano di deliziarlo con un doppio pompino. Io, completamente
imbambolato, guardavo in silenzio.
Quando finì di mangiare disse che era
giusto che anche le sue puttane mangiassero, altrimenti si
deperivano. Li fece smettere e mi ordinò di servire loro la
colazione. Appena Lorena e Adele iniziarono a mangiare Cocimo mi
disse: “Non voglio che il mio cazzo resti da solo! Visto che loro
due devono mangiare, occupatene tu”.
Adele – Siiiiii, dai!!! Ho proprio
voglia di vedere dal vivo come succhi il pisello di un uomo!
Io guardai Lorena in cerca di aiuto, ma
lei mi disse di farlo, tanto già sapevo com'era per averlo fatto a
Manuel.
Cocimo scese dal letto e si mise
davanti a me. Adele mi ordinò di inginocchiarmi e baciargli il
cazzo. Io lo feci e restai li, a succhiare quel cazzo enorme, in
ginocchio, mentre Adele e Lorena sedute nel letto nude mi guardavano
compiaciute e facevano colazione. Adele aveva sempre il lenzuolo
addosso ma Lorena era nuda e vidi che a volte, si passava la mano
sulla fica.... Mi disgustò l'idea che vedermi umiliato ai piedi di
un altro uomo che mi infilava il cazzo in bocca la potesse eccitare.
Adele, invece, era estasiata dalla scena e le brillavano gli occhi.
Cocimo era molto eccitato; sentivo il
suo cazzo diventare duro dentro la mia bocca; mi pressava la testa e
mi soffocava. Ogni tanto Adele mi dava dei consigli su come leccarlo
e dove baciarlo. Anche Lorena mi dava ordini su quello che dovevo
fare. Cocimo apprezzò moltissimo la cosa e arrivò al punto di
venire. Mi disse di mettere il vassoio sul letto e mi disse di
segarlo e farlo venire su tutto il cibo che ancora c'era sul vassoio.
C'erano fette biscottate e marmellata e due crostatine. Io presi in
mano il suo cazzo e lo menai fino a farlo venire.
Quando venne riempì il vassoio e
sporcò tutte le cose, con grandi getti della sua sborra. Mi disse di
pulirlo con un fazzoletto.
Cocimo – Mangiatevi tutto.
Adele e Lorena presero quello che c'era
sul vassoio e piano piano se lo mangiarono. Mangiarono le cose
preparate da me piene della sborra di Cocimo. A me veniva da
vomitare. Adele mi disse che anche io dovevo provare quel sapore ma
Lorena con un cenno del capo le disse di lasciar perdere l'argomento.
Per fortuna la cosa finì in questo modo.
Comunque, quando ebbero finito di fare
colazione vollero farsi una doccia e andarono in bagno. Si infilarono
in doccia e li scoparono ancora. Li sentivo e li vedevo perché
avevano lasciato la porta del bagno aperta.
Mi chiamarono dopo un po'.... Lorena e
Adele erano già fuori dalla doccia, lei nuda e Adele si era messa
l'intimo. Mi dissero di lavare Cocimo, quindi io presi spugna e
sapone e lo lavai. Anche in questo caso mi dicevano loro due cosa
fare.... “Lavagli il cazzo... non dimenticare le palle....
puliscigli bene il culo.....sotto le ascelle.....lava le
gambe......lava i piedi.......”
Lui se la godeva mentre Adele e Lorena
si asciugavano i capelli e si sistemavano. Per dieci minuti dovetti
lavare con molta cura quel porco.
Fatto questo mi dissero di andarmene.
Loro dopo il bagno tornarono in camera e poi dopo un altro poco di
tempo scesero.
Io, intanto mi ero preparato per uscire
di casa. Non riesco a ricordare se dovevo andare a lavoro o fare
altre cose, comunque dovevo uscire. Lo dissi a Lorena la quale mi
diede un bacetto e mi disse “Buona giornata amore, ma saluta anche
gli altri prima di andare”.
IO – Io vado ciao a tutti.
Cocimo – Ciao coglione! Mi raccomando
fai sempre il bravo cornuto ahahahahahah.
Adele – A me mi devi salutare in un
altro modo!
IO – E come?
Adele – Vieni davanti a me, ti metti
in ginocchio e mi baci i piedi e poi mi auguri una buona giornata!!!!
Io andai verso di lei, mi misi in
ginocchio, le baciai i piedi che indossavano delle infradito di
Lorena e le dissi “Le auguro una buona giornata Adele”
Adele – Ma che bravo che sei!!!!!!!!!
Ti adoro cuginetto cornutello schiavetto!!!! Ti adoroooooo!
Ci vediamo, ciao ciao.......
Uscii di casa, lasciandoli così.
Quando rientrai non trovai nessuno in
casa perciò mi misi un po' a sistemare lo schifo che avevano
lasciato loro e passai così il tempo.
Dopo qualche ora Lorena rincasò. Mi
trovò seduto sul divano dove fino alla sera prima era successo di
tutto. Lei venne vicino a me e si sedette, mi diede un bacetto sulla
guancia e mi disse che avevano salutato Cocimo. Era finita!!!
Lorena – Certo che è stata proprio
una serata assurda ieri sera, vero!!!
IO – Assurda è dire poco....
Lorena – Ma hai visto Adele???
Sembrava impazzita con questa storia della sottomissione!!!!
IO – Non è stato facile fare quello
che ho fatto, Lorena! Lo sai vero?
Lorena – Certo che lo so amore, ma tu
ricorda che è solo un gioco..... chissà cosa ti farà fare Adele
appena ti vede????
IO – Lorena, non mi è sembrato tanto
un gioco!!! E' stato pesante per me. Credimi!! Volevo morire, ma lo
capisci???
Lorena – Vabbe', tanto ormai Cocimo
non lo rivedremo più!!!
IO – Ma perché dici che Adele
continuerà con questa cosa della sottomissione??
Lorena – Penso di si! Non hai visto
quanto le piaceva questo gioco? Io non l'avevo mai vista così
esaltata!!!
IO – E a te va bene che lei mi tratti
in questo modo?
Lorena – Si, perché penso che non ci
sia cattiveria pura o malvagità, credo che sia puro divertimento e,
quindi va bene!!!
IO – Il divertimento però è solo
suo, o vostro! Per me è morire!!!
Lorena – Avanti.....smettila. A me
sta bene, e vedi di fartelo andare bene anche tu. Non ti fare mille
pensieri e lasciala fare quello che vuole, Tanto lo sai che ti vuole
bene.
Io smisi di rispondere perché avevo
capito tutto: i discorsi che mi aveva fatto Cocimo non finivano
quella sera ma si sarebbero ripercossi nella mia vita. Questo
bastardo le aveva convinte a non trattenersi più con me. Secondo
loro mi avevano ormai del tutto in pugno e potevano decidere di farmi
fare ogni cosa.
Come contraddirle, visto quello che già
mi avevano fatto fare???
Ma il mio pensiero più brutto, quella
sera, fu un altro: mi intristì molto che Lorena con tutta la
tranquillità di questo mondo se ne fregasse del mio dolore e della
mia voglia di farla finita con queste cose. A lei non importava e non
importa che io ci stia male; lei pensa solo a se stessa e me lo dice
pure in faccia. Pensavo che ormai non avrei avuto mai più indietro
la mia Lorena.
Infatti, fino ad oggi è stato così,
in un crescendo di umiliazioni e dolori per me.
Comunque sia, per diversi giorni non
rividi Adele. Con Lorena andò come sempre con l'eccezione che ormai
non chiedeva più le cose ma le ordinava e le pretendeva. Una sera,
mentre le mettevo lo smalto ai piedi, mi disse pure di baciarli e
leccarli perché era rilassante per lei.
L'unica pausa dalla mia nuova vita la
ebbi qualche giorno dopo quando partii con il mio capo per lavoro.
Tornato a casa trovai una bella sorpresa.
Mentre ero in viaggio mi Lorena mi
avvisò che a casa nostra c'era un suo collega spagnolo che lei si
era portata a casa ed al quale aveva detto di essere single. Aveva
detto che viveva con me ma gli aveva raccontato che io ero suo
cugino.... Mi disse, perciò, che quando sarei tornato lo avrei
trovato ancora a casa e che per 4 giorni lui avrebbe vissuto li come
il suo fidanzato. Io dovevo fare l'ospite in casa mia.
Ovviamente le chiesi perché tutto
questo e la risposta fu terribile: “L'esperienza con Cocimo è
stata troppo forte e mi ha lasciato troppa eccitazione in corpo.
Avevo voglia di scopare ancora tantissimo e come si deve. Ho trovato
questo ragazzo che mi piaceva e me lo sto facendo. Non gli ho detto
di noi perché volevo che lui si sentisse libero di fare tutto quello
che voleva a casa”.
Meno male che almeno Adele restò fuori
da questa storia... La rividi solo dopo che lo spagnolo se ne era
andato.
Parlerò di questo nel prossimo post.
N.L.
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venerdì 19 settembre 2014
Ancora Cocimo; e io da cornuto a cornuto/schiavo
(Segue...)
Arrivai e trovai la solita scena:
Cocimo sul divano, completamente nudo e con il cazzo dritto; Lorena
alla sua sinistra che lo segava lentamente e Adele alla sua destra
che gli massaggiava le palle.
Cocimo – Vieni qui Nicola!
IO – Si!
Cocimo – Allora Nicola, mi sembra che
tu sia un poco sconvolto da quello che sta succedendo qui stasera, è
vero?
IO – Si, molto.
Cocimo – Invece, è tutto molto
chiaro, anche se tutti e tre mi sembrate scemi a non capire!! E' vero
che siete sceme voi due?
Lorena – Si, siamo sceme!
Adele – Si, siamo sceme?
Cocimo – E tu sei il più coglione di
tutti, vero Nicola?
IO – Si, sono un coglione, su questo
non c'è dubbio!
Cocimo – Bravo! Allora ve lo spiego
io quello che succede qui!
Ti ho già detto che in questo mondo ci
sono deu categorie di maschi: gli uomini veri e i frocetti come te.
Io sono un uomo vero, tanto che mi sono scopato tutte le femmine che
ho voluto nella mia vita e le donne mi hanno sempre cercato per farsi
scopare e godere; lo vedi? Ora mi trovo qui con due puttanelle di
trent'anni che si prendono cura del mio cazzo con amore e si
farebbero fare di tutto da me! Ti sembra strano che tu mi abbia fatto
pisciare, ma devi sapere che ieri sera le ho fatte mettere dentro la
vasca a queste due e le ho lavate con la mia pipì.... Gli ho
pisciato in tutto il corpo, pure in faccia, a tutte e due e loro non
hanno protestato, hanno bevuto e mi hanno pure ringraziato. Poi me le
sono scopate di nuovo a tutte e due. Questo può fare un uomo come
me.
Tu, invece, sei un frocetto; uno nato
per soccombere a tutti. Uno che può solo servire una femmina come un
cane. E' la tua natura Nicola, convincitene. Hai ancora bisogno di
conferme? Già me lo avevano detto loro due che tu sei uno a cui si
può fare fare di tutto e ora che ti ho visto ho capito che non vali
niente. Tu sei una persona di merda. Sei una cosa inutile.
E devi ringraziare gli dei se hai una
fidanzata così bona, bella, ricca e importante come questa. Tu non
te la meriti, ma lei ti vuole e devi essere contento.
IO – Lo sono, infatti.
Cocimo – Ma non basta che tu sia
contento! Vedi i maschi come te, di solito, fanno una vita banale
come tanti; tu invece, hai avuto la sfortuna di trovarti accanto due
troione come queste due.
Devi fare i conti con la realtà!!
Secondo te perché stanno così bene assieme queste due?
IO – Perché sono amiche e si voglio
bene!
Cocimo – Insomma..... Queste due
stanno bene assieme perché sono due vacche! Sono due troie affamate
di cazzo e gli piace divertirsi con cose strane. Non è facile
trovare femmine così disinibite, due poi contemporaneamente è
impossibile. Loro si sono conosciute perché sono uguali. Se non
fossero state tanto porche neanche si sarebbero guardate. A loro le
ha unite la passione per il cazzo, caro mio. Perciò, non ti
scandalizzare se fanno quello che fanno....loro sono così. E tu lo
devi accettare!
Ancora tu non hai visto niente!!!
IO – In che senso?? Che devo vedere
di più?
Cocimo – Ancora queste due non hanno
ben capito quanto gli piace avere uno sguattero da umiliare...Loro si
divertono e si eccitano a trattarti di merda e umiliarti, anche se
non lo dicono. Loro sono così di natura; hanno bisogno di un
coglione come te che gli dia quella sensazione di superiorità e
potere che cercano. Ma non lo vedi? Tua cugina va in estasi quando ti
da ordini, ti insulta o gli pulisci le scarpe con la lingua. Lei ti
vuole sottomettere del tutto. Tu devi essere il suo schiavo tutto
fare. Senza limiti. Lei vorrebbe questo! E' la sua natura!!! E Lorena
pure! Ma cosa credi che tutti i giorni una ragazza fa succhiare il
cazzo di un altro maschio al proprio fidanzato? Cosa credi che
significhi questo? Significa che tu sei il suo schiavo, il suo
cornuto, la sua nullità che si vuole portare appresso per tutta la
vita perché ti vuole bene, ti ama ma che se ne fotte della tua
dignità. A Lorena interessa solo la sua realizzazione, Tu sei come
un cagnolino per lei.
Ti è chiaro?
IO – E che dovrei fare?
Cocimo – Ti devi convincere che sei
questo per loro e farti trattare come vogliono. Ormai o questo o ti
fai i bagagli e te ne vai! Ce li hai le palle per mandare tutti a
cagare e andartene via per rifarti una vita? Ce li hai???????
IO -No. Non ce li ho le palle.
Cocimo – ohooooooo, e allora? Fai
quello che devi fare e lascia che queste due troie esprimano la loro
personalità....
IO – Ma perché dovrebbe succedere
tutto questo?
Cocimo – Ma non vi rompete i coglioni
a litigare e parlare di dignità a fare i cretini ogni giorno che
sembrate tutti scemi???
[ho molto pulito la frase, le parole
che ricordo furono molto peggio, e poi lui parlava un italiano
stentato che facevo pure fatica a capire].
Cocimo – Tu sei un cornuto di merda
senza palle? E allora fai il cornuto ubbidiente e non rompere più i
coglioni a queste due e lasciale vivere serene a fare le puttane con
questo e con quello, tanto sempre ci guadagni, almeno vedi come gira
il mondo....
Comunque, ora basta parlare....ho
voglia di scopare di nuovo! Vatti a chiudere nel cesso; poi ti
chiamiamo noi.
Io me ne andai a testa bassa. Passò
un'altra ora; un'ora pesante perché sentivo tutto. Lorena e Adele
urlavano come delle pazze e lui sembrava un maiale senza freni.
Alla fine mi chiamarono. Scesi in
salotto. Adele si era rivestita, mentre Cocimo e Lorena erano sempre
nudi. Si vedeva che erano stanchissime. Lui fumava e beveva del vino.
Cocimo – Abbiamo pensato una cosa...
Per vedere se hai capito tutto? Lorena diglielo!
Lorena – Il signor Cocimo vuole che
io e Adele ci sentiamo completamente libere di fare tutto quello che
ci passa per la testa. Vuole vedere se tu hai capito come ti devi
comportare con noi...
Cocimo – Adele, spiegalielo meglio tu
che questa cretina vuole fare l'educata con il suo cornuto...
Adele – Allora, cornuto, ora faremo
una cosa: io, Lorena, e il Signor Cocimo ti tratteremo come uno
sguattero. Ognuno di noi può fare quello che vuole. Tutto quello che
vuole! Tu devi solo ubbidire senza fiatare. Devi fare quello che ti
diciamo noi. Hai capito, cornuto!?
IO – Lorena, anche tu sei d'accordo
con questa cosa?
Lorena – Si, voglio che tu lo faccia.
IO – Ho capito!
Adele – Allora intanto, d'ora in poi,
quando siamo soli o in presenza di Lorena e anche quando te lo dico
io, mi devi sempre dare del lei, capito?
IO – Si.
Adele – Dillo meglio!
IO – Si Adele, come vuole lei!
Lorena – Io voglio che dai del lei
anche al signor Cocimo e lo tratti con rispetto, e lo devi pure
ringraziare di scoparmi e farmi provare tutta questa eccitazione.
IO – Grazie Signor Cocimo.
Adele – Allora cuginetto, io voglio
che tu mi consideri come la tua seconda Padrona. La prima è la tua
fidanzata e va bene, ma dopo di lei sono io che comando su di te. Tu
mi devi servire come uno sguattero ubbidiente, hai capito cuginetto
cornutello??
IO – Cosa vuole che faccia?
Adele – Uhm.....vediamo un po'.....Mi
piace quando ti metti in ginocchio e mi lecchi le scarpe. Fallo
subito!
Lorena – Aspetta tu! Adele, scusa un
attimo, fra poco farà quello che vuoi tu, però prima credo sia
giusto fare un'altra cosa!
Adele – E cosa?
(Adele sembrava divertirsi da morire
Lorena – Amore mio, voglio che ti
spogli! Completamente! Adele, a te sta bene o preferiresti che
lasciasse addosso le mutandine? Voglio che tutti siamo a nostro agio,
quindi dimmelo con serenità!
Adele – Devo ammettere che mi
imbarazza vedere il mio cuginetto tutto nudo, ma mi esalta che il mio
schiavo stia in mia presenza nudo come un verme, perciò ok!!
Cuginetto, nudo!!! Forza!!! Spogliati!
Lorena – Spogliati!
Mentre mi spogliavo pensavo che non
avrei avuto il coraggio di togliermi l'intimo ma appena arrivai con
solo le mutandine addosso, ci pensò Cocimo a non farmi esitare!
Cocimo – Forza frocetto, toglile. Fai
contente le tue signore nonché mie puttanelle!
Mi tolsi tutto e rimasi solo con le
mani a coprirmi.
Lorena – Vieni qua, mettiti qui.
Signor Cocimo potrebbe avvicinarsi, solo un attimo.
Cocimo si mise di fronte a me.
Lorena – Leva le mani! Adesso dimmi:
“Noti la differenza”?
IO – Si!
Lorena – E cosa vedi?
IO – Che il suo è più grande del
mio
Lorena – Solo più grande? Non mi
pare!!!
IO – E' il doppio del mio. E' più
grosso ed è più pesante.
Lorena – Bravo. E chi è l'uomo fra
voi due?
IO – Lui!
Lorena – E tu cosa sei?
IO – Non lo so!
Lorena – Pensaci, lo abbiamo ripetuto
tante volte stasera...
IO – Il tuo fidanzato sottomesso e
cornuto.
Lorena – Non mi piace così.....
IO – Ma che devo dire????
Lorena – Ripeti con me: “Io sono
Nicola, il tuo fidanzato cornuto e ubbidiente. Noi ci amiamo e per
questo io ti ubbidisco come uno schiavo. E mia cugina Adele è pure
la mia Padrona”, Ripetilo.
Me lo fecero ripetere tre volte a voce
alta. Lorena sembrava aver raggiunto un traguardo...sembrava
rilassata. Adele era, invece, gasatissima.
Adele – Io penso che tu non puoi dare
del tu al Signor Cocimo!! Lui è un uomo ed è più grande di te. Lui
è un maschio vero e tu un frocetto. Lui è qui per divertirsi con
noi e tu qui per servire. Da ora in poi devi dargli del lei! Cisiamo
capito cornutello??
IO – Si Adele, come vuole lei.
Adele – Bravo che sei cuginetto.
Adesso mettiti in ginocchio e leccami le scarpe. Voglio che li
pulisci con la lingua, muoviti!!!
Adele era in piedi e io mi misi in
ginocchio a leccarle le scarpe. Lei mi guardava dall'alto verso il
basso e mi diceva cosa fare: “lecca la punta.....ora la
suola.....lecca il tacco......dai bacetti.....tira fuori la
lingua.....questo sei tu, un
leccapiedi......frocio......cornuto......”
Mentre accadeva tutto questo, sentii
che Cocimo prese Lorena e cominciò a penetrarla. La sentivo gemere
molto forte e lui più lei urlava più la sfondava. Sentivo i colpi,
sentivo le pacche nel sedere...sentivo che la stava massacrando e che
la chiamava troia di continuo.... Lorena godeva come una matta.
Adele – Lo senti cornuto come il
Signor Cocimo si sta scopando la tua ragazza?? Lo senti che fa i suoi
comodi con Lorena??? Lo senti?? Allora cuginetto, lo senti come scopa
un vero uomo?
IO – Si lo sento!
Adele – Ora però devi anche
guardare! Alzati e guarda.
Mi misi vicino a loro che scopavano sul
divano. Lorena era a pecorina e lui in piedi a terra. Cocimo mi prese
la testa con il braccio e mi costrinse a poggiarla sul culo di
Lorena. Vedevo quel cazzo enorme e nodoso distruggere Lorena. Lei
venne più volte.... Poi Lorena si sedette sul divano e allargò le
gambe...
Lorena – Signor Cocimo, se vuole
ancora sfogarsi io sono al suo servizio.
Cocimo la prese davanti e la penetrò
con forza mostruosa; era violento e volgare ma Lorena lo apprezzava e
godeva come una pazza.
Adele – Cornuto lecca i piedi della
tua ragazza mentre si fa scopare da un vero uomo.
Appena iniziai a leccarle le scarpe e i
piedi, Lorena impazzì!!! Venne ancora e ancora e in maniera
fortissima. Cocimo continuò fino a quando non si tolse il
preservativo... chiamò Adele.
Cocimo – Vieni qua tu [Adele],
prendilo in mano e puntalo contro la sua faccia....voglio riempirla!
Occhio a non farne cadere nemmeno una goccia....
Adele prese in mano il cazzo di Cocimo,
lo segò e quando lui venne, lo puntò sulla faccia di Lorena
riempendola di sborra. Sembrava una puttana di strada la mia
fidanzata....
Cocimo si spostò e mi disse di pulirla
con la tovaglia. Mentre pulivo la faccia di Lorena, trattenendo lo
stimolo del vomito, lui andò da Adele e iniziò a palparla....
Cocimo – Ora è il tuo turno
Adele.....Non sentirti esclusa che ne ho anche per te. Forza fammelo
tornare duro, succhiamelo. Adele si mise in ginocchio e cominciò a
spompinare Cocimo.
Io morivo di rabbia e vergogna a vedere
mia cugina fare questo....
Cocimo si spostò e si sedette sul
divano.
Cocimo – Lorena occupati tu del mio
cazzo, mantenilo bello duro per Adele, mentre lei si spoglia.
Adele – Mi devo spogliare davanti a
lui?
Cocimo – Intanto comincia a
spogliarti.
Adele si spogliò e rimase solo con il
perizoma e il reggiseno. Erano trasparenti e per la prima volta potei
intravedere le nudità di mia cugina. Non mi eccitai: mi vergognai da
morire.
A quel punto mi fu detto di andare in
cucina e finire di pulire tutto. Mi fu ordinato di non guardare.
Lorena mi disse che avrebbe controllato. Io me ne andai in cucina e
Cocimo si scopò mia cugina. Sentivo tutto e stavo morendo di rabbia.
Ad un certo punto smisero di scopare e salirono tutti e tre in camera
da letto.
Cocimo andò per primo. Adele e Lorena
passarono dalla cucina. Lorena era nuda con solo le scarpe; Adele si
era rimessa solo l'intimo e aveva ancora le scarpe.
Si misere dritte davanti a me e mi
guardarono, mentre ero nudo, pulire la cucina. Mi dissero di fare
tutto bene e di non salire per nulla al mondo di sopra. Adele mi
disse di non toccarmi perché solo l'idea le faceva schifo e Lorena
mi disse che dopo avrebbe voluto trovare tutto lucifo e splendente,
compreso il salotto.
Mi dissero di fare tutto con calma e
bene. Appena avrei finito, mi dovevo mettere sul divano, restando
nudo, e aspettare che mi chiamassero o mi dicessero cosa fare.
Dissi di si e loro salirono in camera.
Li vidi camminare da dietro.....vedevo
Lorena tutta nuda con i tacchi che sembrava una statua....la vedevo
camminare vicino a mia cugina in perizoma e morivo di invidia e
rancore. Due super ragazze di quel livello che tutto il mondo
pagherebbe per farsele singolarmente stavano andando da un solo
maschio, un maiale muratore porco,, schifoso bastardo e maledetto a
farsi trattare come due puttane senza ritegno....
Mi girai e ricominciai a pulire. Per un
secondo ebbi voglia di fare i bagagli e andare via. Invece,
rimasi..... piansi e mi disperai. Mentre loro scopavano in tre e
godevano come i pazzi. Finii di pulire e mi misi sul divano. Rimasi
li, in dormiveglia quasi tutta la notte.....
(Continua...)
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giovedì 18 settembre 2014
Le lezioni di Cocimo e il mio annientamento.
(segue...)
Premetto che io e Lorena avevamo passato il pomeriggio a prepararci ed a pulire casa. Lorena mi aveva detto che bisognava sistemare casa per l'arrivo degli ospiti e aveva preteso che tutto fosse sistemato come se a casa nostra stesse arrivando la regina Elisabetta. Casa pulita e in ordine in ogni stanza; tavola apparecchiata di tutto punto con le cose migliori che avevamo; set di tovaglie pulite in bagno comprate un sacco di soldi che non avevamo mai usato; saponi nuovi e profumati sia per le mani sia nella doccia; lenzuola di seta; aperitivo preparato in salotto; posacenere sparsi per la casa con sabbia profumata e via dicendo....
Avevamo tirato fuori il meglio che c'era in casa nostra; molte delle cose uscite vennero usate per la prima volta. Di più non si poteva fare. Lorena aveva ordinato la cena in un posto che nemmeno conoscevo e dico solo che quando arrivò il catering sembrò che stessero predisponendo un banchetto di nozze; costa a persona 40 euro. Mi fece vestire elegante: scelse lei quello che dovevo indossare, vale a dire pantaloni e camicia del vestito buono che avevo comprato da ultimo. Lei si era messa un completo gonna e giacca blu cobalto con inserti bianchi; sotto una camicetta di seta bianca e decoltè altissime con il plateau e spuntate, nere lucide; unghie di mani e piedi laccate di rosso e truccata benissimo; capelli mossi e sciolti.
Io provai a chiedere il perché dovessimo fare tutto questo per un muratore di merda e mi fu risposto di farmi gli affari miei senza fiatare. Poche volte avevo visto Lorena così inspiegabilmente aggressiva nei miei confronti.
Tornado alla sera; andai ad aprire e loro entrarono. Mi apparve una visione a dir poco incredibile!
Adele era sistemata al meglio delle sue possibilità: aveva una gonna bianca ed una maglia a fascia sempre bianca di seta; truccata di tutto punto e ingioiellata; tutte le sue forme erano in risalto; i capelli quasi come quelli di Lorena e il volto era un mix di felicità e tensione.
Questo Cocimo si presentò con i jeans, dei mocassini che sembravano di 30 anni prima e una camicia orribile sbottonata; gli usciva il pelo dal petto come i camionisti dei film. Era basso e molto robusto; carnagione scura; pochi capelli bianchi e mal pettinati che mi sembrarono anche sporchi.
Insomma il classico muratore meridionale avanti con gli anni, mani enormi e callose, bruciato dal sole e corpo distrutto dal lavoro: uno schifo; letteralmente uno schifo.
Adele mi disse "Nicola, ti presento il Signor Cocimo" e mi diede i cappotti da posare.
Io ero li e gli tesi la mano per salutare.
Cocimo - Aspetta, prima salutiamo la padrona di casa
Lorena - Eccomi signor Cocimo!
Lorena venne in salotto e lui andò da lei; si salutarono con due bacetti sulla guancia.
Avevo già capito che questo tizio parlava principalmente in dialetto e poco l'italiano e poi con un accento disgustoso tipico delle sue zone. Si vedeva che aveva modi rozzi e che non aveva idea della buona educazione e del galateo.
Dopo che salutò Lorena si girò verso di me.
Cocimo - Allora vieni qua che ti saluto...
IO - Buona sera.
Cocimo - Ciao; finalmente conosciamo questo Nicola!!! Il fidanzato perfetto!
Lo disse divertito e incuriosito dalla mia persona. Mi squadrò come io avevo fatto con lui. Mi strinse la mano che quasi me la rompeva.
C'era un'aria stranissima. Lorena e Adele gli davano del lei, mentre lui dava del tu a tutti; loro due sembravano preoccupate di sbagliare qualcosa....erano in fibrillazione come se aspettassero che lui dicesse loro cosa voleva o cosa loro dovessero fare.
Lorena disse che l'apertivo era pronto in salotto e tutti andammo a sederci.
Cocimo si sedette nel divano, al centro.
Adele e Lorena rimasero in piedi!!!!!!!!! Davanti a lui in attesa. Io restai come uno scemo non sapendo che fare...
Cocimo - Mi piace come vi siete sistemate! Era proprio così che vi volevo: due belle fichette giovani ricche e di buona famiglia, vestite firmate come se dovessero andare ad un matrimonio....Belle, siete belle..... due signorine dell'alta società in tiro..... ma che bella cosa!!!! Mi piacete assai vestite così.... Allora questo aperitivo!?
Lui le guardava sbracato sul divano e con sguardo compiaciuto; loro lo ringraziarono per i "complimenti" e gli servirono l'aperitivo: una le diede da bere l'altra gli porse gli stuzzichini. Poi presero da bere anche loro.
Io mi servii da solo per ultimo. Adele si sedette nella poltrona e Lorena sul bracciolo della poltrona entrambe rivolte verso di lui che era solo nel divano. Io restai in piedi.
Cocimo - Ahaaaaaaa, lo vedi Nicola quanta è bella la vita? Seduto comodo in un divano a mangiare e bere cose di classe, in una bella casa con due puttanelle pronte a tua disposizione.... cosa puoi volere di più?
Io guardai le ragazze che non dissero niente e si presero l'appellativo di "puttanelle" come se niente fosse; capii che lui se le scopava entrambi e pure contemporaneamente. Capii che le sere prima avevano fatto sesso a tre e mi mancò l'aria. Provai rabbia fortissima e invidia verso questo schifoso bastardo di merda. Avrei voluto ammazzarlo.
IO - Non lo so cosa si prova! Io non ho mai avuto il piacere di vivere questa fortuna, come dice lei.!!!
Dissi con molta acidità
Cocimo - Questo perché tu non hai i coglioni!
IO - Come scusi?
Cocimo - Questo perché non hai i coglioni!!! Tu sei un bravo ragazzo di città; sei uno di questi frocetti di oggi tutti educati che sono buoni solo per andare a fare la spesa alle mogli e portare i soldi a casa.... Tu non sei un maschio vero, sei una minchia morta...... Per carità, ci vogliono i bravi ragazzi come te ma ci vogliono anche gli uomini veri, altrimenti putttanelle come queste due si ritroverebbero con il frigorifero pieno e la figa vuota ahahahahhahahaha
IO - La mia fidanzata ha tutto quello che le serve....
Cocimo - E infatti cerca la minchia di un altro! Dai, finiamola, non ti risentire....
Mentre mi diceva queste belle cose, si toccava in modo osceno i pantaloni quasi a volermi mostrare quello che aveva in mezzo alle gambe... Io ero completamente ammutolito. Lorena e Adele lo guardavano in silenzio.
Poi lui disse che voleva mangiare; Lorena e Adele si alzarono e lui le prese a braccetto a tutte e due e andarono in cucina.
Cocimo si sedette e anche Adele; io e Lorena servimmo le portate iniziali. Durante la cena Lorena si alzò poche volte e fui io, su ordine a volte suo e a volte di Adele a prendere le altre cose.
Durante la cena Lorena e Adele si rilassarono un poco anche se si vedeva che facevano di tutto per rendere le cose perfette per il loro ospite.
I discorsi che fecero furono vari; Lorena e Adele raccontarono particolari delle loro giornate e delle loro vite, mentre Cocimo parlava della sua vita e di tutte le femmine che si era fatto. Raccontava volgarità continuamente e non si curava del linguaggio; parlava di questa e di quella, di come aveva fatto godere mogli di amici ecc....
Lorena e Adele sembravano divertite a sentire i racconti di questo animale e annuivano dicendo che capivano le donne che erano state con lui.....
A Cocimo cadde una posata a terra e Adele mi disse con tono autoritario di raccoglierla. Mi chinai e la presi e feci per darla a Cocimo. Lui mi mise una mano sulla spalla e mi disse: "Vedi, io non so se ti devo sputare in faccia o ti devo ringraziare"
IO - In che senso?
Cocimo - Sputare perché offendi la categoria degli uomini visto che sei una cosa inutile che si abbassa per prendere la forchetta all'uomo che sborra in faccia alla ragazza e alla cugina; ringraziare perché se non ci fossero uominicchi come te, quelli come me non avrebbero carne fresca per farsi belle scopate ahahahhahahahahahahah
Adele - Allora prima gli sputi in faccia e poi lo ringrazi hahahahhahahahahha
Cocimo - Avanti..... non ti preoccupare giovanotto!!! Non ti sputo. Ora andiamo di la troie che vi offro il gelato!
Lorena e Adele lo seguirono in salotto scodinzolando.....
Io rimasi in cucina a sistemare. Nemmeno ci fu bisogno di dirmelo, fui io a rimanere di mia iniziativa per tenermi lontano da quello spettacolo immondo.
Passarono 5 minuti ma non resistetti all'idea di vedere cosa stessero facendo e andai pure io in salotto...
Li trovai sul divano. Lui al centro e loro due ai suoi fianchi. Si baciavano tutti e tre contemporaneamente e lui teneva le mani sui loro sederi. Appena mi sentirono Lorena e Adele mi guardarono fastidiate mentre lui, sempre tenendo le mani sui loro sederi mi disse "Hai finito in cucina? Qua stiamo facendo cose serie, non vorrai che domani la tua ragazza si deve mettere a pulire? Domani sarà stanca di tutti i colpi di minchia che gli do stasera! Perciò o sistemi ora o sistemi domani, ma sempre tu lo devi fare! Capito?"
IO - Questi sono fatti nostri e a lei non interessano.....Lorena è un problema se me ne vado???
Volevo andare via perché questo animale era insopportabile e sapevo benissimo che non avrei mai e poi mai convinto Lorena a buttarlo fuori di casa quindi la fuga mi sembrava l'unica cosa da fare. Lorena guardò Cocimo e gli chiese "Lo mandiamo"? Lo chiese come se volesse la sua autorizzazione ma lui disse che non c'era motivo che io me ne andassi e anzi che era meglio che restavo perché "potevo servire" e poi se stavo attento potevo "imparare qualcosa"
Lorena sembrava mezza dispiaciuta e mi disse con tono compassionevole di tornare in cucina; evidentemente uccidermi dentro era meno importante che ubbidire ad uno sconosciuto animale, bastardo, porco, lurido di merda come quel tipo. Ma ormai non mi scandalizzavo; stavo imparando la realtà, con mia grande amarezza....
Cocimo – No, resta qua per adesso, che ti spiego due cose. Amore mio, tirami fuori il cazzo che lo facciamo vedere a questo cornuto, così comincia a rendersi conto delle cose.
Lorena gli sbottonò i pantaloni, aprì la cintura e gli abbassò con fatica i pantaloni e le mutande. Prese in mano il cazzo moscio di Cocimo e lo agitò come a sbandierarlo ai miei occhi.
Cocimo aveva il cazzo più lungo e molto più grosso di Manuel. Era superdotato come non avevo mai visto. Spaventoso. Era scuro e nodoso, con molte vene in evidenza e anche moscio era tre volte il mio.
Mentre Lorena me lo mostrava lui mi disse "Lo vedi come è fatta una vera minchia? Vediamo il tuo! Tirati giù i pantaloni"
IO - Ma sta scherzando? NO!
Cocimo - Hai visto che sei frocio? Io mai mi sono tirato indietro a far vedere il mio cazzo a due femmine ahahahhahaah Forza fammelo vedere!
IO - Lorena.....
Lorena - Ti vergogni?
Lorena non sapeva cosa dire, si vedeva benissimo che era imbarazzatissima e sperduta.
IO - Adele.... non mi voglio spogliare davanti a te.....
Anche Adele era imbarazzata e non sapeva cosa dire....
Cocimo - Non ti preoccupare, la tua ragazza lo sa come sei fatto e tua cugina non si scandalizza, tranquillo. Forza e non mi fare arrabbiare!
Adele - Lo puoi fare se Lorena è d'accordo......
Lorena - Si va bene spogliati
Parlavano con voce bassa. Era chiaro che ne avrebbero fatto volentieri a meno di questa cosa ma evidentemente non volevano dire di no a Cocimo per nessun motivo.
Io esitavo a spogliarmi....
Cocimo - Lorena, o lo aiuti tu o questo cornuto frocio non trova nemmeno i bottoni. Veloce!!!
La fece alzare tirandola per un braccio e forse le fece male ma lei non disse niente e venne verso di me. Subito Adele mise una mano sul membro di Cocimo.
Cocimo - Lo vedi frocio come sono le femmine bene addestrate??? Tua cugina ha visto che La tua ragazza mi ha lasciato il cazzo e subito lo ha preso in mano!!! Lo sanno bene che il cazzo non va mai lasciato solo e va sempre curato ahahahahahhaha
Adele era rossa come un peperone ma non disse nulla.
Lorena venne vicino a me e con dolcezza mi disse di spogliarmi. Io lo feci.
Tutti mi guardarono. Io stavo per morire di vergogna.
Adele . Dai cugino, sei messo bene. Certo in confronto al signor Cocimo scompari, ma in generale sei ok....
Sembrava che volesse tranquillizzarmi.... aveva un tono di voce che sconoscevo in Adele.... Veramente ho creduto che lei volesse farmi un complimento per non farmi stare male...
Cocimo - vieni qua Lorena succhiamelo, fammelo diventare duro.
Lorena torna da lui e si siede sul divano e comincia s succhiarlo lentamente. Adele lo teneva sempre in mano e lo muoveva su e giù dentro la bocca di Lorena.
Cocimo - Lo vedi quante sono brave? Così si comportano due puttanelle ..... Lorena dillo che sei la mia puttanella!!1
Lorena - Sono la sua puttanella.
Cocimo - Adele anche tu
Adele - Anche io sono la sua puttanella
Cocimo - Brave troie.....bravissime......... forza, prendetevi cura del mio cazzo maiale!!!
Loro continuavano, Lorena succhiava e Adele lo massaggiava anche sui testicoli e gli dava bacetti sulla guancia e sul collo. Il cazzo gli diventava sempre più duro e diventava sempre più enorme. Io guardavo in piedi mezzo nudo e impietrito.
Cocimo - Adele spogliami.
Adele si alzò e iniziò a spogliarlo. Lorena smise di succhiarlo.
Cocimo - Chi ti ha detto di fermarti a te, puttana? Continua a sucare, professoressa vacca che non sei altro!!! Suca troia....
E con la mano prese la testa di Lorena e la schiacciò contro il suo cazzo.
Intanto Adele gli tolse la camicia, le scarpe, i calzini, poi i pantaloni e le mutande. Li poggiò sul tavolinetto.
Cocimo - Troia di' al tuo ragazzo di posare bene i miei vestiti!
Lorena - Nicola piegali e mettili sulla sedia.
IO - Pure? NO!
A questo punto Cocimo, allontanò bruscamente Lorena e si alzò e venne verso di me; nudo e con il cazzo in tiro. Mi fece paura. Lorena provò a fermarlo ma lui la respinse.
Cocimo - Allora, io non li capisco questi cazzo di capricci che fai che sembri una checca stronza! Che cazzo protesti che ormai sei una merda davanti a loro due? Che cazzo dici no che ormai hai fatto cose neanche nei film si fanno, Ah???? Ancora non hai capito che tu sei un giocattolo di queste due? Ancora non lo hai capito che devi fare quello che ti dicono di fare senza parlare? Ancora non lo hai capito che se IO ti dico di fare una cosa tu la devi fare?? E la devi fare pure veloce altrimenti ti piscio in bocca a te, alla tua ragazza e pure a tua cugina. E tranquillo che loro due sarebbero felici di bersi il mio piscio tanto sono troie e innamorate del mio cazzo! Hai capito? Ormai queste resistenze che fai sono inutili e non servono. Mi hanno spiegato loro due che tu sei libero di andartene quando ti pare, perciò se resti è perchè vuoi restare, frocio di merda e cornuto del cazzo. Non puoi dire questo si e questo no..... Devi ubbidire e basta, altrimenti quella è la porta pezzo di merda. Lo vedi come si comportano queste due troie di merda??? Loro hanno capito che se voglio che io le scopi non mi devono rompere il cazzo e devono fare quello che gli dico di fare..... Lo sanno che devono ubbidire altrimenti me ne vado, tanto puttane come loro due ne trovo quante ne voglio. Loro sanno che sono solo due fichette di prima classe che se vogliono il cazzo mio devono fare quello che voglio. Allora??? Tu devi fare lo stesso! Se vuoi restare devi fare quello che ti viene detto, tanto ti piace che sei pure mezzo frocio.
Se non fosse così già te ne saresti andato coglione. Lo vuoi vedere come ci si comporta con chi comanda??? Ora te lo faccio vedere io! Venite qua voi due. Leccatemi il buco del culo!!!!!
Adele e Lorena si misero in ginocchio e gli leccarono a turno il buco del culo. Lui con una mano pressava le le loro facce contro il suo culo e loro non dicevano niente.
Cocimo - Lo vedi come si fa? Loro lo sanno. O fanno tutto quello che voglio o me ne vado. Hanno scelto liberamente e ora non protestano. E si divertono pure. Tu devi fare lo stesso. Tu sei un minorato un mezzo uomo che ha scelto di farsi fare le corna davanti alla faccia e farsi trattare da cameriere da sua cugina. Ormai hai deciso di essere sotto di loro e non ti puoi ribellare coglione. Ci pensavi prima se volevi evitare, ora stai zitto e ubbidisci., altrimenti se vuoi recuperare un poco di dignità te ne vai!!!!! te ne vai!!!! te ne vai!!!!!!
Ti è chiara la spiegazione???
Io guardai Lorena e lessi nel suo sguardo la preghiera che restassi li e non la lasciassi da sola.... Non so se me lo sono inventato io questo pensiero, ma ne sono profondamente convinto ancora oggi. Restammo in silenzio tutti quanti per qualche secondo. Cocimo si ributtò sul divano e si sdraiò. Io ero fermo immobile.
Pensai che quell'uomo aveva distrutto ogni mia speranza e tolto ogni briciola di speranza che ancora avevo. Mi sentivo ad un bivio ma incapace di muovermi....
Lorena si avvicinò a me e mi diede una carezza sulla guancia e poi andò a sedersi in punta al divano vicino ai piedi di Cocimo. Adele pure tornò da lui.
Io come un automa presi i vestiti di Cocimo ed iniziai a sistemarli. Lorena sorrise.
Le chiesi il giorno dopo cosa avesse pensato in quel momento e lei mi disse "Niente. Sono stata felice che sei rimasto con me". Mi sembrò dolcissima e indifesa quando disse questo tanto che arrossì......
Comunque, mentre sistemavo i vestiti loro tre mi guardavano. Intanto mi ero rivestito.
Quando ebbi finito di sistemare anche le sue mutande mi disse: "Ohoooooo, lo vede che sei bravo? Ci voleva tanto? Vieni qui! Mi hanno detto che un po' di volte ti sei occupato dei piedi di queste due, è vero?"
IO - Si le ho messo lo smalto.
Cocimo - Bene, allora vieni qui e mettiti in ginocchio-
Lo feci. Lui si sistemo e si mise seduto al centro del divano, Adele ala sua destra e Lorena alla sua sinistra. Io in ginocchio davanti a loro.
Cocimo - Ora lecca le scarpe di tua cugina!
Questa cosa di leccare scarpe e piedi
era una sua fissazione come scoprii poi. Iniziai a baciare e leccare
le scarpe di mia cugina Adele. Mentre lo facevo mi chiedevo perché
non mi facesse schifo...
Non provai niente in quel momento. Il
nulla più assoluto, ma continuai a leccare.
Lorena aveva degli stivali con tacco
molto alto di pelle nera che arrivavano fin sotto il ginocchio.
Mentre leccavo le scarpe, tutti e tre
mi guardavano. All'inizio Adele restò immobile ma poi si rilassò e
iniziò a muovere la scarpa facendomi leccare ora questa o
quell'altra parte. Mi fece leccare la punte, il tacco e il laterale.
Non parlava, muoveva solo la scarpa. Ad un certo punto, cambiò gamba
e mi porse l'altro stivale.
Dopo qualche minuto l'aria pesante si
dissolse in loro tre e cominciarono a sorridere. Io di tanto in tanto
alzavo lo sguardo e li vedevo tutti e tre a fissarmi compiaciuti.
Lorena sembrava entusiasta e aveva il suo classico sguardo di quando
cominciava ad eccitarsi sul serio.
Cocimo – Lo sai che quello è il tuo
posto, vero? Dillo davanti a tutti!
IO – Cosa devo dire?
Cocimo – Devi dire: questo è il mio
posto. Io sono il vostro lecca piedi.
IO - Questo è il mio posto. Io sono il
vostro lecca piedi.
Cocimo – Leccale la suola e puliscila
e poi passa a leccare le scarpe della tua ragazza.
Leccai le suole di Adele che ormai
sembrava felicissima della cosa e poi mi spostai, restando in
ginocchio davanti a Lorena, iniziando a leccare anche le sue scarpe.
Lorena sembrò subito a suo agio; muoveva la scarpa facendomi leccare
la suola e il tacco. Mi disse di lucidarla bene con la lingua. Si
vedeva benissimo che era eccitata.
Io non avevo mai fatto una cosa simile,
ma la feci lo stesso senza parlare. Non pensavo più. Mi sentivo
senza sentimenti. Solo ubbidivo e basta.
Mentre leccavo le scarpe di Lorena,
Cocimo iniziò a baciarla e palparla. Lei lo lasciò fare iniziando a
mugolare incurante di me.
Ad un certo punto Adele disse: “Perché
non lecchi anche i piedi al Signor Cocimo? Mi sembra doveroso,
giusto”?
Lorena – Si leccagli i piedi.
Cocimo – Hai sentito cosa ti hanno
detto di fare?
Io mi spostai senza parlare e, con
molta fatica, schifo e vergogna, presi in mano i piedi di Cocimo e li
baciai. Lorena sembrò impazzire; si muoveva freneticamente e iniziò
a baciarlo con la lingua e con grande foga. Adele guardava la scena.
Io avevo voglia di vomitare ma ho continuato a baciale e leccare i
piedi di Cocimo.
Cocimo – Voi due troie, succhiatemi
il cazzo.
Adele – Io non voglio che lui mi veda
fare un pompino!
Cocimo – E qual è il problema? Per
adesso te lo concedo. Tu, cornuto, mettiti a quattro zampe e fammi da
poggiapiedi. Tieni la testa bassa e non guardare.
Lo feci e mi girai con la testa verso
Lorena di modo che non potevo vedere Adele fare il pompino a quel
bastardo.
Non vedevo niente, ma sentivo. Sentivo
Cocimo dire cose del tipo “Brave ragazze....
così.....ancora.....baciatemi la cappella contemporaneamente......
tu leccami le palle e tu la testa..... scorrete con le vostre lingue
lungo l'asta......ah si.......brave..... siete due troie.......belle
puttane.....troie di merda...... avete i soldi ma è il cazzo che
volete.....succhiatemi i coglioni......”. Sentivo che a volte si
strozzavano. Lui sicuramente prendeva le loro teste a turno e le
premeva contro il suo cazzone....
Stavo morendo, il cuore sembrava
esplodermi nel petto. Invidiavo quell'uomo che aveva due bellissime
ragazze che lo spompinavano; invidiavo la sua forza; invidiavo il suo
carattere e la sua persona. Provavi una rabbia infinita e una voglia
di alzarmi e farmi succhiare il mio pene; avevo tristezza se pensavo
che erano mia cugina e la mia fidanzata.... tutto questo si trasformò
in lacrime e silenzio. Rimasi fermo immobile e nessuno capì che
stavo piangendo. Rimasi come una pietra a fare da poggiapiedi a quel
maiale mentre si faceva succhiare il cazzo gigante che aveva da mia
cugina e dalla mia fidanzata.
Cocimo – Voglio vedervi nude. Lorena,
alzati e fammi lo spogliarello. Adele, tu menami il cazzo mentre
guardo Lorena spogliarsi per me e ogni tanto baciami la testa e
leccami le palle.
Lorena si alzò e si mise davanti a
lui. Io in ginocchio, girando la testa, potevo vedere cosa facesse.
Si mise con le gambe leggermente
divaricate.
A me, dal basso, sembrava una statua.
Iniziò a sbottonarsi la giacca con
movimenti molto sensuali, ondeggiando leggermente e guardando il suo
maschio con uno sguardo provocante. In realtà sembrava che lei
godesse più di lui. Aveva una voglia che si poteva palpare con le
mani; era eccitatisssima e io lo capivo. Lui era seduto e rilassato,
con una bella ragazza che gli menava il cazzo mentre lui ne guardava
un'altra spogliarsi per lui e fremere dalla voglia di farsi prendere
e per di più aveva i piedi comodamente poggiati sulla schiena del
fidanzato di una delle sue due troie. Lorena era bellissima e lui era
un Re.
Si sbottonò la camicetta e se la tolse
lasciandola cadere a terra; si sbottonò completamente la camicetta
ma la lasciò addosso. Si tolse il reggiseno sganciando le bretelle e
rimase con la gonna e la camicetta aperta che lasciava vedere i suoi
grandi e meravigliosi seni che ballavano assieme a lei.
Si legò i capelli, raggruppandoli in
modo disordinato.... con i suoi occhiali sembrava una di quelle
professoresse sexy dei fil erotici... si girò di spalle e si tolse
la gonna mostrando a Cocimo il suo culo coperto solo dal sottile filo
del perizoma; si rigirò frontalmente a lui e si abbassò il
perizoma.
Fece un passo avanti, arrivandomi
vicino tanto che il suo piede era proprio sotto la mia faccia, e si
mise davanti a lui fritta, nuda e in tutto il suo splendore.
Lorena – Sono sua Signor Cocimo. Mi
prenda come vuole per favore.
Cocimo – NO! Resta ferma li puttana,
per adesso la tua amica mi deve succhiare il pisello. Tu resta ferma
e non ti toccare, hai capito vacca?
Lorena – Si Signor Cocimo!
Cocimo – Brava cagna e tu cornuto
vedi come è docile la tua fidanzata? Farebbe di tutto per me! Siete
proprio una bella coppia: lei una puttana troia di prima classe e tu
un cornuto frocio buono solo per farmi da poggiapiedi!! E' vero?
Lorena – Si Signor Cocimo!
Cocimo – E tu non rispondi, cornuto?
IO – Si.
Cocimo – Troia insegna al tuo
fidanzato come si deve rivolgere a me!
Lorena – Nicola, devi semre dare del
lei e parlare con rispetto.
Cocimo – Hai sentito?
IO – Si Signor Cocimo.
Cocimo – Tu Adele, adesso sponpinami
per bene e fammelo diventare bello duro....e lubrificalo tutto.
Restammo così: io carponi con i piedi
di Cocimo sulla schiena, Lorena in piedi con le braccia lungo i
fianchi completamente nuda in attesa che il suo uomo le dicesse che
era arrivato il momento di farsi scopare e Adele seduta accanto a
lui, protesa verso il suo cazzo che succhiava velocemente per
prepararlo alle scopate.
Per 5 minuti si fece spompinare da
Adele. Io sentivo i rumori della saliva e immaginavo la scena non
potendola vedere in quella posizione in cui ero. Dopo che il cazzo di
Cocimo fu totalmente duro (sembrava un pilastro) disse ad Adele di
smettere e a Lorena di salirgli sopra. Mi scansò con un calcetto.
Lorena hli salì sopra e, senza preservativo, iniziò a cavalcarlo.
IO rimasi per terra a guardare. Adele mi guardò ma subito volse lo
sguardo a Cocimo che si scopava Lorena.
Cocimo – Adele, leccami le palle!
Adele si chinò a leccargli le palle
mentre lui infilava il suo cazzo nella figa di Lorena. Lorena godeva,
lo si vedeva benissimo. Lui era tranquillo e rilassato. Continuò
così per un po', dopo disse: “”Adele, spogliati”!
Adele – non voglio farmi vedere nuda
da mio cugino!
Cocimo – Frocio vatti a chiudere nel
cesso!
Lorena non si curava di niente e
continuava a saltellare su quella mazza enorme, io me ne andai in
bagno.
Fui chiamato dopo quasi 40 minuti.
Arrivai e vidi Lorena nuda distesa sul divano stremata. Adele si era
rivestita, ma si vedeva benissimo che era tutta scompigliata, e si
vedeva che era stanca anche lei.
Lorena aveva la faccia completamente
piena di sperma. Sembrava che tre uomini le fossero venuti in faccia.
Cocimo – Cornuto, prendi qualcosa e
pulisci per bene la mia sborra dalla faccia della tua ragazza. Poi
pulisci anche il divano che ce n'è anche li.
Lo feci con disgusto, ma lo feci. Lui
era in piedi che dirigeva tutto.
Cocimo – Cornuto vieni con me in
bagno. Voi due seguiteci che vi faccio vedere una cosa.
Arrivammo in bagno. Cocimo si mise
davanti la tazza e fece mettere Lorena e Adele una alla sua destra e
una alla sua sinistra; mise le sue braccia sulle spalle di tutte e
due e divaricò le gambe.
Cocimo – Cornuto, vieni qui e fammi
pisciare!
IO – Cosa devo fare?
Cocimo – Vieni qui, gira, prendimi in
mano il cazzo, scappellamelo e puntalo verso la tazza del cesso.
Fammi pisciare. Sgrullamelo e asciugamelo con la carta.
Io ero spaventato e tremavo...mi
vergognai da morire ma non seppi protestare.... volevo stare lontano
da Lorena, volevo che lei non mi vedesse fare questa cosa ma
l'alternativa era stare vicino ad Adele e non potevo: troppa
vergogna. Mi misi accanto a Lorena e allungai il braccio fino a
toccare il cazzo di Cocimo; lo presi con una mano e lo direzionai
verso la tazza. Lui pisciò in abbondanza mentre io glielo tenevo in
mano. Adele e Lorena mi guardavano fare questa cosa...Lorena era
seria mentre Adele sembrava estasiata...Cocimo, sempre abbracciandole
tutte e due, si godette la pisciata. Quando fìnì mi disse di
sgrullarlo; lo feci e qualche goccia sporcò il copri tazza. Poi mi
disse di pulirlo. Presi la carta igienica e loro tre si girarono; mi
si mise davanti e io con una mano gli tenevo il pisello e con
l'altra l'ho pulito.
Poi mi disse: “Pulisci al la tazza,
non vorrai mica che questa puttana della tua ragazza debba pulire il
cesso quando ha te che sei uno sguattero perfetto. Vero che non vuoi,
cornuto?”
IO – No, non voglio.
Cocimo – E allora, da bravo, pulisci
il mio piscio per bene e tira lo sciacquone; poi raggiungici in
camera da letto.
Cocimo se le tirò dietro, fece
scendere le sua mani lungo le loro schiene e camminarono così: lui
nel mezzo e loro due ai lati con le mani del loro maschio che le
stringeva e palpava i culi.
Io rimasi a pulire e poi mi sedetti per
qualche minuto nel bordo della vasca e mi lasciai andare...
Non sentivo in me alcuna forza di
reagire... non ne avevo voglia, mi sentivo svuotato. Mi misi a
piangere e l'unico pensiero che avevo in testa era “Ma non può
essere vero!!!!!”. Mi sentivo finito, ero finito. Ma la
consapevolezza che le parole di Cocimo fossero vere mi toglieva il
respiro.
Come contestare una persona che si fa
tenere il cazzo in mano mentre piscia e per di più in presenza della
fidanzata e della cugina dello sguattero? Come contestare uno che era
capaca a 60 di sfondare due trentenni lasciandole senza fiato? Lui mi
aveva dimostrato con i fatti che aveva ragione: lui era un superuomo,
io una nullità! Il suo discorso filava: sei un cornuto senza
dignità? Bene allora fai il cornuto e non preoccuparti della tua
persona ma solo del divertimento della tua ragazza!!!
Lorena poi, sembrava che capisse la mia
morte, ma non ha fatto praticamente nulla per rimediare, anzi.... E
allora? Che dovevo fare? La mia ragazza dice di amarmi e di voler
stare tutta la vita con me, ma le va bene che maschi di merda come
questo 60enne calabrese mi umilino....Lasciarla o assecondarla, tanto
lei non cambierà....
Avrei dovuto lasciarla.....ma questo
significava perderla e io mi sentivo ancora più legato a lei. Da
quando so che va con altri la mia paura di perderla non mi fa
respirare....E' la verità! Accetto ogni cosa ormai perché ho paura.
Ormai il mio bisogno di lei è morboso. E poi, dopo quello che ho
fatto, dopo le umiliazioni subite, sarebbe inutile mandarla via.
Soffrirei di più.....Ho paura....Ho paura....Ho paura.....
Pensavo queste cose, solo nel bagno
quando mi sentii chiamare.
Lorena – Nicola, scendi subito!
Adele – Cornuto ti stiamo
aspettando!!
IO – Arrivo!
N.L.
(continua...)
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lunedì 15 settembre 2014
Il terzo maschio: Cocimo il muratore calabrese.
E arrivammo nel periodo di carnevale...
In quei giorni mi è stata spiegata, nel modo più brutale possibile, la differenza fra "i bravi ragazzi" e "maschi veri". Questo tizio dal nome assurdo mi ha del tutto annientato. Non scherzo se dico che baciare il pisello di un altro uomo è stato meno umiliante che sentire i sermoni di questo maledetto bastardo!
Io lo odio con tutto me stesso!!!!!!!!!!! Lui ha, inoltre, rotto ogni tabù; ha fatto in modo che Lorena e Adele prendessero completamente il sopravvento su di me e mi ha reso consapevole di tutti i miei sbagli e della mia pochezza. Mi ha massacrato.
Tutto è iniziato una domenica mattina quando sentii parlare Adele e Lorena. Eravamo in campagna da amici di Adele, quando loro due si appartarono per parlare. Io dopo un po' le raggiunsi per dire loro che era pronto non ricordo cosa e le sentii parlare. Parlavano di questo "fantastico perosnaggio"...
Ascoltai un poco e pensai che Lorena si era trovata un altro maschio. Mi sbagliavo.
Chiesi a Lorena una volta tornati a casa e lei mi rispose che il tizio di cui avevo sentito parlare non era il suo nuovo maschio ma una persona con la quale Adele aveva una relazione. Mi disse che era un uomo più grande e "particolare" ma che, comunque, non dovevo preoccuparmi perché era una cosa destinata a durare poco.
Io le chiesi perché mai avrei dovuto preoccuparmi visto che era una cosa che riguardava Adele e non la mia fidanzata ma lei, tanto per non farmi mancare umiliazioni, mi disse che lei sperava che presto la cosa riguardasse anche lei!!!
IO - Lorena ma che vuoi dire?
Lorena - Voglio dire che sto pregando Adele di farmelo conoscere!!!
IO - Cioè le vuoi fregare il ragazzo??
Lorena - Ma ci sei o ci fai?? Non è il suo ragazzo; è una persona che se la sta scopando per qualche giorno e le ho detto che io mi voglio fare scopare pure da un tipo così!
Ormai non mi stupivo visto quello che avevo già vissuto, ma assicuro che fa male. Fa molto male.
IO - Quindi Adele dovrebbe convincere se stessa a prestarti il ragazzo e poi dovrebbe convincere lui a venire a letto con te?
Lorena - Non è proprio così..... Adele non ha tanta scelta e per quanto riguarda l'altro è stato proprio lui a chiedere di questa famosa cugina che tradisce il fidanzato in sua presenza dicendo che si vorrebbe scopare anche lei....
IO - Aspetta!!! Gli avete detto di me?????????????????????
Lorena - Tanquillo non è di queste parti e se ne andrà fra qualche giorno. Stai sereno gioia mia!
Io non stavo sereno. Stavo male. Sto male.
Lorena - E poi lui è così..... è un tipo particolare.....lui vuole di più....
IO - In che senso?
Lorena - Senti, lasciamo stare. Ancora non è deciso niente. Non ne voglio parlare. Stop.
Io ero allucinato da questa conversazione ma lo schifo che mi aveva provocato era tale che fui d'accordo ad interrompere il discorso, tanto ancora Lorena non si era vista con questo tipo. In cuor mio speravo che la cosa fallisse e che Lorena e questo misterioso personaggio non si incontrassero mai.
Le cose andarono diversamente. Io lo seppi la sera dopo. Adele venne insolitamente a casa nostra di lunedì; cenò con noi e subito dopo si appartò con Lorena in salotto. Io sparecchiai e lavai i piatti e dopo le raggiunsi. Appena entrai Adele si bloccò dal parlare ma Lorena le disse che mi aveva accenntao alcune cose e lei riprese il discorso.
Adele - Allora visto che lo sai puoi restare, ma vedi di stare muto e non dire mai a nessuno quello che sai! Mi sono spiegata bene????? Ti è chiaro!!!!
IO - Si.
Adele . Non mi basta si!
IO - E che devo dire?
Adele - Giuralo bestia!!!
IO - Ma perché fai così? Perché mi insulti? Non direi mai niente a nessuno, ma che discorsi fai?
Adele - Faccio i discorsi che devo fare deficiente! Giuralo!
IO - Lo giuro, ma non hai motivo di arrabbiarti....
Adele - va bene, va bene......ora siediti se vuoi restare e non fiatare, hai capito? Non voglio sentirti stasera!
IO - mah.....
Mi sedetti e ascoltai.
Lorena- Ade, spiegagli la situazione....
Adele - Allora, ho conosciuto questo tizio una decina di giorni fa e da tre giorni abbiamo una relazione di sesso. E' uno dei muratori che stanno restaurando il mio palazzo.Ha 60 anni ed calabrese. Lo vedevo da mesi lavorare sul ponteggio ma me ne sono sempre fregata. Dieci giorni fa ho sentito gemiti provenire dal seminterrato e per curiosità mi sono avvicinata. Erano dietro la cabina dell'ascensore.... C'era lui che si sbatteva come un animale la mamma di Daniela!!!!!!!!!!!11
IO - Chi è Daniela?
Adele - La ragazza studentessa che abita nell'altra scala....l'avrai vista di sicuro....comunque non importa. C'era su mamma che si divertiva con questo tizio.... Lui mi ha visto ma ha continuato tranquillamente. Io sono andata via velocemente.
Lo stesso pomeriggio, quando sono tornata a casa, lui mi ha vosto e mi è venuto incontro e mi ha chiesto se mi ero scandalizzata.... Io gli ho detto che questa cose non mi scandalizzano e che di mogli che fanno le corna al marito ne conosco parecchie...... Lui ha detto che non si riferiva a questo ma a come lui si stava scopando la signora....
IO - Perché, come se la stava scopando?
Adele - Inpiedi; lui l'aveva messa di spalle e gli teneva la testa premuta contro la cabina dell'ascensore mentre la prendeva da dietro con molta violenza. Le aveva fatto abbassare i pantaloni e le mutandine e fatto alzare la maglia. Con l'altra mano le strizzava la tetta. Lei sembrava che la stessero aprendo in due, ma si faceva fare tutto. Lui era vestito da lavoro, ovviamente, e dire che era sporco è poco. La cosa più gentile che ho sentito è stata "maiala di merda prendilo in culo che ti piace"!
IO - Bene!! Un lord inglese!!! Come non voler stare con lui!!!! Ovvio!!!!!!!
Adele - Modera i commenti coglione e non ti permettere!!!!!!!!!!
IO - Non ce l'ho con te Adele!!!
Adele - Si che ce l'hai con me, visto che io ci vado a letto!!!
IO - No, mi è scappato credimi, scusa.....
Adele - Va bene, comunque, dopo questo incontro, ogni volta che mi vedeva si avvicinava e faceva commenti e battute pesantissime nei miei confronti. Io non rispondevo e me ne andavo. Facevo la schifata, ma in fondo, quel tizio mi aveva preso il cervello.
Tre giorni fa mi ha detto: "Sai cosa mi dispiace quando ti vedo? Mi dispiace che pezzi di sticchio fresco come a te ormai assaggiano solo il cazzetto di questi frocetti giovani d'oggi che non sanno fare godere una femmina....Questo mi dispiace. Lo sai bella zoccoletta che se ti scopassi io ti fare godere come neanche pensi che si può fare? Invece, sei una bella fighetta destinata ad assaggiare solo cazzetti di oggi....non sai che ti perdi"!!!!
Io a sentire queste cose, normalmente avrei chiamato i carabinieri, lo sai che non permetto a nessuno di rivolgersi a me in questo modo, ma per non so bene quale motivo non ho saputo resistere a quell'eccitazione e gli ho detto se me lo faceva vedere cosa mi perdevo...
Siamo scesi sotto e abbiamo fatto sesso. E poi altre volte lo stesso giorno. Abbiamo smesso solo perché l'ha chiamato il suo capo.....
IO - Ma come è possibile??? Tu con uno così????????????
Adele - Lo so è assurdo!!!!!!!! Lo so, ma non posso farci niente, mi è presa la smania con questo muratore.... ha toccato i tasti giusti per farmi incuriosire....forse perché lo avevo visto farsi la mamma di di Daniela, non lo so..... Oh che vuoi che ti dica è successo e basta!!!!!! Sarà stata la tua fidanzatina a farmi venire la voglia di uomini rozzi, che ne so.....ahahahhahaha
Lorena - Visto quello che mi hai raccontato, dovresti ringraziarmi ahahahahhahaha
IO - Ma lui.....cioè......chi è? Cioè voglio dire........
Balbettavo e non sapevo cosa dire....
Lorena - Ti ho detto che è uno dei muratori che lavora al restauro del mio palazzo; ha 60 e dè calabrese, si chiama Cocimo. E' alto quanto te, un po' grasso ed un maiale! Lo so che fa schifo.....ma mi ha fatto perdere la ragione.....fortuna che fra 4 giorni se ne torna a casa......
IO - Lorena ma tu cosa c'entri in tutto questo?
Adele - Te lo dico io. Gli ho raccontato di voi due e lui mi ha detto che si vorrebbe scopare anche questa famosa Lorena. Io gli ho detto che glielo avrei proposto.
IO - Ma perché gli hai detto così?
Adele - Perché non gli so dire di no!
IO - Ma.......
Adele - Non voglio commenti!!!!!!!!!!!!!!
Lorena - Si ma quello che devi sapre Nicola è che domani sera Adele lo porta qua a cena e tu non ci devi essere, hai capito. Trovati una cosa da fare ed esci. Ti mando un messaggio quando puoi tornare.
IO - Ma.......
Adele - E ancora parli??????????? Muto! Non devi dire niente. Basta, è deciso.
Io me ne andai in camera a letto perché ne avevo fin sopra i capelli di queste assurdità. Era tutto surreale; mi sembrava di essere in un film porno di terza categoria. So benissimo ormai che mia cugina Adele e Lorena sono due troie e forse è per questo che stanno così bene assieme ma a tutto c'è un limite pensavo. Non credevo davvero che tutto questo racconto fosse vero. Dormii quasi convinto che niente fosse vero.
La realtà tornò prepotente a galla l'indomani sera quando Lorena mi chiese dove avrei passato la serata. Era il modo che scelse per ricordarmi che dovevo andarmene. Io uscii e passai la notte nella macchia posteggiato vicino casa. Alle tre di notte mi arrivò un messaggio con scritto "Puoi tornare". Tornai e la trovai nuda nel letto Mi accorsi che aveva cambiato le lenzuola. Lei dormiva o faceva finta, non lo so.
Questa cosa si è ripetuta per i due giorni appresso. Per tre sere e tre notti ho lasciato casa libera a Lorena e non avevo idea di quello che fosse accaduto. Lorena usciva la mattina per andare a lavoro e io pure. Ci reincontravamo il pomeriggio a casa. Io mi lavavo e venivo invitato ad andarmmene.
Il quarto giorno fu diverso. Lorena mi disse "Stasera non c'è bisogno che te ne vai. Cocimo ti vuole conoscere".
Rimasi a casa controvoglia ma anche curioso di vedere questo schifo di essere umano. Alle 20.00 ariivarono lui ed Adele.....
Avrei preferito essere sbranato da un cane che vivere una sera come quella.
(continua....)
N.L.
In quei giorni mi è stata spiegata, nel modo più brutale possibile, la differenza fra "i bravi ragazzi" e "maschi veri". Questo tizio dal nome assurdo mi ha del tutto annientato. Non scherzo se dico che baciare il pisello di un altro uomo è stato meno umiliante che sentire i sermoni di questo maledetto bastardo!
Io lo odio con tutto me stesso!!!!!!!!!!! Lui ha, inoltre, rotto ogni tabù; ha fatto in modo che Lorena e Adele prendessero completamente il sopravvento su di me e mi ha reso consapevole di tutti i miei sbagli e della mia pochezza. Mi ha massacrato.
Tutto è iniziato una domenica mattina quando sentii parlare Adele e Lorena. Eravamo in campagna da amici di Adele, quando loro due si appartarono per parlare. Io dopo un po' le raggiunsi per dire loro che era pronto non ricordo cosa e le sentii parlare. Parlavano di questo "fantastico perosnaggio"...
Ascoltai un poco e pensai che Lorena si era trovata un altro maschio. Mi sbagliavo.
Chiesi a Lorena una volta tornati a casa e lei mi rispose che il tizio di cui avevo sentito parlare non era il suo nuovo maschio ma una persona con la quale Adele aveva una relazione. Mi disse che era un uomo più grande e "particolare" ma che, comunque, non dovevo preoccuparmi perché era una cosa destinata a durare poco.
Io le chiesi perché mai avrei dovuto preoccuparmi visto che era una cosa che riguardava Adele e non la mia fidanzata ma lei, tanto per non farmi mancare umiliazioni, mi disse che lei sperava che presto la cosa riguardasse anche lei!!!
IO - Lorena ma che vuoi dire?
Lorena - Voglio dire che sto pregando Adele di farmelo conoscere!!!
IO - Cioè le vuoi fregare il ragazzo??
Lorena - Ma ci sei o ci fai?? Non è il suo ragazzo; è una persona che se la sta scopando per qualche giorno e le ho detto che io mi voglio fare scopare pure da un tipo così!
Ormai non mi stupivo visto quello che avevo già vissuto, ma assicuro che fa male. Fa molto male.
IO - Quindi Adele dovrebbe convincere se stessa a prestarti il ragazzo e poi dovrebbe convincere lui a venire a letto con te?
Lorena - Non è proprio così..... Adele non ha tanta scelta e per quanto riguarda l'altro è stato proprio lui a chiedere di questa famosa cugina che tradisce il fidanzato in sua presenza dicendo che si vorrebbe scopare anche lei....
IO - Aspetta!!! Gli avete detto di me?????????????????????
Lorena - Tanquillo non è di queste parti e se ne andrà fra qualche giorno. Stai sereno gioia mia!
Io non stavo sereno. Stavo male. Sto male.
Lorena - E poi lui è così..... è un tipo particolare.....lui vuole di più....
IO - In che senso?
Lorena - Senti, lasciamo stare. Ancora non è deciso niente. Non ne voglio parlare. Stop.
Io ero allucinato da questa conversazione ma lo schifo che mi aveva provocato era tale che fui d'accordo ad interrompere il discorso, tanto ancora Lorena non si era vista con questo tipo. In cuor mio speravo che la cosa fallisse e che Lorena e questo misterioso personaggio non si incontrassero mai.
Le cose andarono diversamente. Io lo seppi la sera dopo. Adele venne insolitamente a casa nostra di lunedì; cenò con noi e subito dopo si appartò con Lorena in salotto. Io sparecchiai e lavai i piatti e dopo le raggiunsi. Appena entrai Adele si bloccò dal parlare ma Lorena le disse che mi aveva accenntao alcune cose e lei riprese il discorso.
Adele - Allora visto che lo sai puoi restare, ma vedi di stare muto e non dire mai a nessuno quello che sai! Mi sono spiegata bene????? Ti è chiaro!!!!
IO - Si.
Adele . Non mi basta si!
IO - E che devo dire?
Adele - Giuralo bestia!!!
IO - Ma perché fai così? Perché mi insulti? Non direi mai niente a nessuno, ma che discorsi fai?
Adele - Faccio i discorsi che devo fare deficiente! Giuralo!
IO - Lo giuro, ma non hai motivo di arrabbiarti....
Adele - va bene, va bene......ora siediti se vuoi restare e non fiatare, hai capito? Non voglio sentirti stasera!
IO - mah.....
Mi sedetti e ascoltai.
Lorena- Ade, spiegagli la situazione....
Adele - Allora, ho conosciuto questo tizio una decina di giorni fa e da tre giorni abbiamo una relazione di sesso. E' uno dei muratori che stanno restaurando il mio palazzo.Ha 60 anni ed calabrese. Lo vedevo da mesi lavorare sul ponteggio ma me ne sono sempre fregata. Dieci giorni fa ho sentito gemiti provenire dal seminterrato e per curiosità mi sono avvicinata. Erano dietro la cabina dell'ascensore.... C'era lui che si sbatteva come un animale la mamma di Daniela!!!!!!!!!!!11
IO - Chi è Daniela?
Adele - La ragazza studentessa che abita nell'altra scala....l'avrai vista di sicuro....comunque non importa. C'era su mamma che si divertiva con questo tizio.... Lui mi ha visto ma ha continuato tranquillamente. Io sono andata via velocemente.
Lo stesso pomeriggio, quando sono tornata a casa, lui mi ha vosto e mi è venuto incontro e mi ha chiesto se mi ero scandalizzata.... Io gli ho detto che questa cose non mi scandalizzano e che di mogli che fanno le corna al marito ne conosco parecchie...... Lui ha detto che non si riferiva a questo ma a come lui si stava scopando la signora....
IO - Perché, come se la stava scopando?
Adele - Inpiedi; lui l'aveva messa di spalle e gli teneva la testa premuta contro la cabina dell'ascensore mentre la prendeva da dietro con molta violenza. Le aveva fatto abbassare i pantaloni e le mutandine e fatto alzare la maglia. Con l'altra mano le strizzava la tetta. Lei sembrava che la stessero aprendo in due, ma si faceva fare tutto. Lui era vestito da lavoro, ovviamente, e dire che era sporco è poco. La cosa più gentile che ho sentito è stata "maiala di merda prendilo in culo che ti piace"!
IO - Bene!! Un lord inglese!!! Come non voler stare con lui!!!! Ovvio!!!!!!!
Adele - Modera i commenti coglione e non ti permettere!!!!!!!!!!
IO - Non ce l'ho con te Adele!!!
Adele - Si che ce l'hai con me, visto che io ci vado a letto!!!
IO - No, mi è scappato credimi, scusa.....
Adele - Va bene, comunque, dopo questo incontro, ogni volta che mi vedeva si avvicinava e faceva commenti e battute pesantissime nei miei confronti. Io non rispondevo e me ne andavo. Facevo la schifata, ma in fondo, quel tizio mi aveva preso il cervello.
Tre giorni fa mi ha detto: "Sai cosa mi dispiace quando ti vedo? Mi dispiace che pezzi di sticchio fresco come a te ormai assaggiano solo il cazzetto di questi frocetti giovani d'oggi che non sanno fare godere una femmina....Questo mi dispiace. Lo sai bella zoccoletta che se ti scopassi io ti fare godere come neanche pensi che si può fare? Invece, sei una bella fighetta destinata ad assaggiare solo cazzetti di oggi....non sai che ti perdi"!!!!
Io a sentire queste cose, normalmente avrei chiamato i carabinieri, lo sai che non permetto a nessuno di rivolgersi a me in questo modo, ma per non so bene quale motivo non ho saputo resistere a quell'eccitazione e gli ho detto se me lo faceva vedere cosa mi perdevo...
Siamo scesi sotto e abbiamo fatto sesso. E poi altre volte lo stesso giorno. Abbiamo smesso solo perché l'ha chiamato il suo capo.....
IO - Ma come è possibile??? Tu con uno così????????????
Adele - Lo so è assurdo!!!!!!!! Lo so, ma non posso farci niente, mi è presa la smania con questo muratore.... ha toccato i tasti giusti per farmi incuriosire....forse perché lo avevo visto farsi la mamma di di Daniela, non lo so..... Oh che vuoi che ti dica è successo e basta!!!!!! Sarà stata la tua fidanzatina a farmi venire la voglia di uomini rozzi, che ne so.....ahahahhahaha
Lorena - Visto quello che mi hai raccontato, dovresti ringraziarmi ahahahahhahaha
IO - Ma lui.....cioè......chi è? Cioè voglio dire........
Balbettavo e non sapevo cosa dire....
Lorena - Ti ho detto che è uno dei muratori che lavora al restauro del mio palazzo; ha 60 e dè calabrese, si chiama Cocimo. E' alto quanto te, un po' grasso ed un maiale! Lo so che fa schifo.....ma mi ha fatto perdere la ragione.....fortuna che fra 4 giorni se ne torna a casa......
IO - Lorena ma tu cosa c'entri in tutto questo?
Adele - Te lo dico io. Gli ho raccontato di voi due e lui mi ha detto che si vorrebbe scopare anche questa famosa Lorena. Io gli ho detto che glielo avrei proposto.
IO - Ma perché gli hai detto così?
Adele - Perché non gli so dire di no!
IO - Ma.......
Adele - Non voglio commenti!!!!!!!!!!!!!!
Lorena - Si ma quello che devi sapre Nicola è che domani sera Adele lo porta qua a cena e tu non ci devi essere, hai capito. Trovati una cosa da fare ed esci. Ti mando un messaggio quando puoi tornare.
IO - Ma.......
Adele - E ancora parli??????????? Muto! Non devi dire niente. Basta, è deciso.
Io me ne andai in camera a letto perché ne avevo fin sopra i capelli di queste assurdità. Era tutto surreale; mi sembrava di essere in un film porno di terza categoria. So benissimo ormai che mia cugina Adele e Lorena sono due troie e forse è per questo che stanno così bene assieme ma a tutto c'è un limite pensavo. Non credevo davvero che tutto questo racconto fosse vero. Dormii quasi convinto che niente fosse vero.
La realtà tornò prepotente a galla l'indomani sera quando Lorena mi chiese dove avrei passato la serata. Era il modo che scelse per ricordarmi che dovevo andarmene. Io uscii e passai la notte nella macchia posteggiato vicino casa. Alle tre di notte mi arrivò un messaggio con scritto "Puoi tornare". Tornai e la trovai nuda nel letto Mi accorsi che aveva cambiato le lenzuola. Lei dormiva o faceva finta, non lo so.
Questa cosa si è ripetuta per i due giorni appresso. Per tre sere e tre notti ho lasciato casa libera a Lorena e non avevo idea di quello che fosse accaduto. Lorena usciva la mattina per andare a lavoro e io pure. Ci reincontravamo il pomeriggio a casa. Io mi lavavo e venivo invitato ad andarmmene.
Il quarto giorno fu diverso. Lorena mi disse "Stasera non c'è bisogno che te ne vai. Cocimo ti vuole conoscere".
Rimasi a casa controvoglia ma anche curioso di vedere questo schifo di essere umano. Alle 20.00 ariivarono lui ed Adele.....
Avrei preferito essere sbranato da un cane che vivere una sera come quella.
(continua....)
N.L.
giovedì 11 settembre 2014
Il rientro in Italia. Un po’ di (quasi) normalità.
Quando tornammo da Parigi, la vita riprese esattamente come
era prima che partissimo, anzi, per certi aspetti, fu meglio.
Lorena si dimostrava, in quei giorni, molto affettuosa con
me; uscimmo spesso assieme e abbiamo trascorso una fase serena abbastanza
lunga. Mi confidò poi, che tutte le attenzioni in più che mi dedicava (una sera
mi portò a cena fuori in ristorante di lusso qui a Milano e volle pagare lei)
erano per tranquillizzarmi e farmi capire che quello di Parigi era stato solo
un gioco eccitante di coppia.
Io nella mia testa pensai “Troia, mi hai fatto succhiare il
cazzo di un nero” ma, da perfetto coglione quale, ormai, mi sento, dissi solo
“Lo so Lorena, è stato un gioco”….
Comunque, tralasciando questo discorso, ripeto, le cose
andarono bene per molti giorni, complice anche il fatto che Lorena non aveva in
corso nessuna relazione con altri maschi.
La mia, anzi la nostra quiete fu interrotta, per qualche
giorno, solo da un fortissimo litigio che io ebbi con mia cugina Adele che poi
si è ripercosso seriamente nella mia vita.
Eravamo una sera a casa mia, io Lorena e, come spesso
capitava, anche Adele. Io sapevo benissimo che Lorena aveva raccontato tutto
quello che era successo ad Adele, ma, onestamente, fino a quella sera, della
cosa non si era mai parlato con mia cugina.
Quella sera uscì il discorso e Adele mi rivolse parole molto
pesanti che io non riuscii a sopportare.
Si parlava di quanto fosse bella Parigi perché Adele diceva
che voleva andarci, quando ad un certo punto, mia cugina mi disse: “Cuginetto,
allora, erano belle le torri di Parigi, vero”.
Lei mi fece questa domanda con un tono molto sarcastico,
ridendo e con atteggiamento estremamente irriverente.
IO – Ma quali torri, io ne ho vista una sola. Quale dici tu?
Adele – Non fare finta di non capire, cuginetto, io so che
ne hai viste due…..
IO – E quali avrei viste??
Adele – La Tour Eiffel e quell’altra nera… grossa….,,
ricordi??? Quella che era talmente bella che hai pure baciato…? Dai cuginetto
che te lo ricordi….!!!
IO – Adele, finiscila!!!
Adele – Ecco, che si arrabbia!!!! Io non capisco di cosa ti
arrabbi ogni volta che parliamo di queste cose!!!
IO – Ti ho detto di finirla, Adele!!!
Adele – Ma perché la devo finire?? Mi pare che certi
discorsi li possiamo affrontare in serenità fra noi! Non c’è nulla di male. Io
non mi scandalizzo a sapere che hai provato l’emozione di fare un pompino ad un
altro maschio assieme alla tua fidanzata… Anzi, ti volevo chiedere che
sensazione hai avuto, visto che io non ho mai avuto rapporti con uomini di
colore. Ti è piaciuto il sapore?? Che effetto ti faceva averlo in bocca??
IO – Non credo di doverne parlare con te! Ti ho detto tre
volte di finirla!!!
Adele – Intanto cominciati a calmare, deficiente!!!! Non ti
permettere mai di usare questo tono con me e ricordati che io sono tua cugina,
quindi non puoi offenderti se scherzo con te, hai capito???!!! Mi pare che
abbiamo già condiviso un bel po’ di cose, quindi questo tuo finto riserbo con
me non c’entra proprio!!! Sei un coglione!!!
IO – Tu non mi rispetti e mi parli in un modo che non
intendo più tollerare, hai capito???????????
Adele – Io non ti rispetto?? Ma senti questo cornuto che
dice!!!!!!!!!!!!!!1 Io non ti rispetto??? Io?? Ricordati, caro il mio cuginetto
cornuto, che io ti potrei sputtanare con tutti e invece mantengo il segreto
fuori dalla famiglia perché ti voglio bene e non voglio umiliarti in pubblico,
quindi, semmai, mi devi ringraziare, demente!!! E poi, ricordati che sono stata
io a farvi fare pace la prima volta che vi siete lasciati con Lorena, e se non
ti avessi reputato un ragazzo fantastico, non avrei convinto Lorena a stare con
te! Quindi sappi che ,se la ragazza che ami sta ancora con te, è perché io l’ho
convinta, specie di imbecille che non sei altro. Sono io che devo essere
arrabbiata e offesa con te perché mi tratti da estranea escludendomi dalla tua
vita, cretino!!!!
IO – Stai dicendo solo e soltanto cazzate Adele, mi hai
rotto adesso!!!
Lorena stava in disparte quasi noncurante della discussione
e dei toni accesi; continuava a sfogliare la sua rivista e ogni tanto
interveniva disinteressata con frasi del tipo “non urlate” o “ragionate
civilmente” ecc. Non si schierava e questo mi faceva male.
Noi continuammo a litigare.
Adele – Forse tu non capisci che così a me non devi parlare
mongoloide! Ti sei permesso e mi hai fatto incazzare e me la pagherai Nicola.
Io non tollero questo atteggiamento da uno come te, mi hai capito?? Hai
capito???????
IO – Allora chiudiamola qua e vattene!
Adele – Me ne vado quando voglio; questa è anche casa di
Lorena e resto finché mi pare!
Io, urtato dal fatto che Lorena non dicesse nulla in mia
difesa, girai i tacchi ed andai in camera da letto.
Ero molto nervoso ed arrabbiato e anche, lo ammetto, deluso
da Lorena per il fatto che lei non mi avesse difeso.
Lorena e Adele restarono quasi un’ora in salotto, poi Adele
andò via.
Lorena salì in camera da letto, si preparò per la notte e si
coricò. Mi disse che ero stato pesante e cattivo con Adele; mi disse che avevo
sbagliato e che non era bello quello che era successo. Io rimasi molto male e
le feci notare quanto cattiva fosse stata lei con me.
IO – Ma ti rendi conto?? Lei ti aiutava a tradirmi e farmi
le corna alle spalle! Lei mi umilia e mi dice “cornuto” ogni due parole; usa
toni sfottenti….
Lorena – Aspetta…..calmati amore….. calmati….. Non ti diceva
niente dei miei tradimenti perché non voleva farti soffrire. Ed è vero che se
per fortuna stiamo ancora assieme è anche un po’ merito suo… Lei è così, un po’
stronza, ma la conosci benissimo, siete cresciuti assieme: ti vuole bene e le
piace giocare….non farne un dramma per favore!!!
IO – Mi viene difficile accettare il modo in cui mi
parla!!!!!!!1
Lorena – Lo so, ma tu provaci. Io non sono arrabbiata con te
Amore mio, stai sereno. Solo mi dispiace tutto questo. Se riesci a conviverci
bene, altrimenti pazienza.
Mi diede un bacio e si strinse accanto a me. Dormimmo così e
io mi calmai.
I giorni ripresero a passare tranquilli, con la differenza
che Adele veniva a casa quando io non c’ero o si vedeva con Lorena in palestra
o nel dopo-lavoro.
Lorena, dopo più di una settimana mi disse che le dispiaceva
molto questa freddezza fra me e Adele e che la cosa la rendeva triste. Anche a
me dava tristezza l’aver perso il rapporto con mia cugina. In fondo ci ero
cresciuto e eravamo stati sempre come fratello maggiore e sorella. Non dissi
nulla però, perché Adele da tempo ormai aveva preso il sopravvento nei miei
confronti e mi sentivo trattato da scemo, da persona inferiore.
Fatto sta che una sera chiesi a Lorena: “Secondo te che
dovrei fare per sistemare le cose con Adele?? Mi dispiace allontanarvi, so che
ne soffri e neanche a me piace essere freddo con lei. Cosa pensi che dovrei
fare”???
Lorena mi rispose esattamente come mi aspettavo ma anche
come temevo. Ero pronto ad una simile risposta, anche se, in cuor mio, speravo
non arrivasse.
Lorena – Vai da lei e scusati.
IO – Quindi mi devo umiliare di nuovo davanti a lei, anche
se ho ragione io, giusto?
Lorena – A parte che non hai tutta la ragione tu, perché non
capisci che lei è fatta così e che non è cattiveria la sua; poi non è una
umiliazione ma solo un modo per accettarla! Lei è così: è viziata e un po’
stronzetta… se le vuoi essere amico devi accettare queste cose, altrimenti
lascia tutto così com’è e basta!!!
IO – ma tu cosa penseresti di me se io facessi una cosa
simile?? Intendo andare a chiedere scusa per aver reagito ai suoi insulti?? Non
penseresti che sono una persona senza dignità??
Lorena – Infatti, con un estraneo ti direi di non farlo, ci
mancherebbe altro!!!!! Ma con Adele no; lei è tua cugina…. Dai siete come
fratello e sorella…. Sono io che ti dico che dovresti scusarti con lei!!! Come
potrei pensare male, scusa.
IO – Ho capito, ora vediamo.
Per un paio di giorni non feci nulla. Una sera Lorena mi
telefonò e mi chiese se poteva venire a casa con Adele. Capii subito che quella
domanda voleva significare “Se la porto a casa tu ti scuserai con lei?”
Le dissi che per me andava bene.
Arrivarono a casa e dopo qualche minuto di imbarazzo
restammo soli in salotto io e Adele; lei era seduta in poltrona.
IO – Ti posso parlare?
Adele – Dimmi!
IO – Volevo fare pace…
Adele – Ah…. E cosa si dice?
Mentre diceva questo ho visto nei suoi occhi molta
contentezza; già era tutto sistemato, anche se lei continuava. Lo faceva però
sorridendo e mi sembrava volesse giocare.
IO – Si, scusa Adele per come ho reagito l’altra sera.
Adele – Non basta!
IO – avevi ragione tu…
Adele – Su cosa avevo ragione?
IO – Su ogni cosa!
Arrivò Lorena.
Adele – Lorena, il mio cuginetto mi ha chiesto di
perdonarlo, che dovrei fare, secondo te???
IO – Lo chiedi pure?? Ma che devo fare, mettermi in
ginocchio e baciarti i piedi???
Adele – Si, ecco cosa puoi fare!! Fallo!
Mentre lo diceva rideva, ma sembrava che lo volesse davvero.
Lorena era divertita.
Io mi misi in ginocchio e dissi “Perdonami Adele! va bene
così?”
Adele fece cenno di no con la testa e allungò la gamba verso
la mia faccia….
Adele – Baciami la scarpa!
Io – Daiiiiiiiiiiiiiiiiii
Adele - Se vuoi che
ti perdono, baciami la scarpa!
Lorena era in piedi accanto a me che mi guardava dall’alto e
rideva divertita.
Io mi abbassai e baciai la scarpa di Adele.
Adele – Continua a dare bacetti. Allora se vuoi che ti
perdono domani mi fai lavare la macchina e vai a comprarmi quello che ti dirò.
E mi devi giurare che qualunque cosa io ti dica d’ora in avanti, tu non ti
arrabbierai, chiaro??
IO – va bene.
Adele – Adesso bacia anche l’altra scarpa e poi abbracciami.
Io baciai anche l’altra scarpa e mi alzai per abbracciarla.
Ci abbracciamo e sorridemmo; Lorena era felice.
Risolto il litigio con Adele, finì anche questo problema e,
come dicevo all’inizio, i giorni tornarono ad essere come sereni.
Pochi giorni dopo Adele volle la conferma che io avevo
capito come comportarmi con lei. E fu quella sera che capii che forse quello
del baciarle le scarpe non era solo un gioco ma una cosa che Adele voleva
veramente perché di natura è autoritaria e adora sottomettere gli altri e sentirsi
superiore.
Adele – Allora, ora me lo dici, com’è succhiare un pisello
nero?
IO – Fa schifo, Adele!
Adele – Forse perché era la prima volta… Ma che sapore
aveva???
IO – Un sapore molto forte, acre, disgustoso!
Adele – Tu la pensi pure così Lorena? Ahahhahaha
Lorena – Che aveva un sapore forte è vero, ma era una
goduria succhiarlo!!!
Adele – Era grande vero?
IO – Si
Lorena – IL più grande che abbia mai visto… A dire il vero
il più lungo…. Non era poi grossissimo ahahahhahaha Però bello….. se ci ripenso
mi viene voglia!!! Hahahaha
Loro ridevano e io stavo zitto.
*****
La cosa finì in questo modo e l’unica cosa che ne restò è
stata il fatto che Adele, ogni giorno di più, se ne usciva con commissioni e
cose che mi diceva di fare.
Ma non fu questo a farmi ripiombare nel baratro. Fu invece
quello che accadde a carnevale. Durante quei giorni, ho vissuto un’esperienza a
dir poco incredibile. E fu colpa, se così possiamo dire, proprio di Adele.
Ovviamente Lorena la assecondò e fece di tutto e di più, lasciandomi del tutto
sconfortato.
Quello che accadde in qui giorni mi aprì ancora di più gli
occhi e mi segnò profondamente, così come segnò le personalità di Lorena e,
credo anche di Adele.
E’ stato in quei giorni che i ruoli furono segnati…
N.L.
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