venerdì 29 agosto 2014

La (doppia) scoperta di essere un cornuto - 2° parte.

(Continua... )

Fu così fino a settembre. La vita proseguiva normalmente ed io mi tenevo dentro le paure di perdere Lorena e la frustrazione per il fatto che lei non mi avesse mai chiesto scusa per avermi tradito e er il fatto che lei non ha mai mostrato alcun pentimento.

Anche con mia cugina Adele tutto è continuato normalmente, sebbene lei stessa mi aveva confermato che sapeva tutto e che anzi aveva aiutato Lorena a trovare occasione per stare con questo ragazzo.

La situazione riprecipitò quando andammo, in campeggio in puglia per tre giorni. Lorena insistette per andrci proprio in quei giorni e proprio in quel posto. Io non mi chiesi il perché, e, come ormai ero abituato a fare, acconsentii. Prendemmo le ferie e andammo. Tutto normale finché per sbaglio non lessi un sms di Adele nel cell. di Lorena. Lei si stava facendo la doccia e il telefono squillò prorpio davanti a me. L'sms diceva "Non posso credere a quello che dici. Ma cos'è insaziabile? Che maschio. Bacio". Era ovvio che non parlasse di me.... Io trasalii. Era la sera del secondo giorno, io restai trististe per tutta la sera resistendo alle domande che Lorena mi faceva sul perché fossi abbattuto. Pensai e ripensai, ma non immaginavo quello che poi capii prestissimo.

In sostanza Lorena, sia il giorno prima sia il giorno dell'sms sia il terzo ed ultimo giorno di campeggio usciva tutti i pomeriggi alle 17.00 per la sua corsetta. Stava fuori circa un'ora e mezza e ritornava. Andava a scopare!!! Ecco perché aveva scelto quel campeggio e proprio in quei giorni: perché c'era anche lui!!
La seguii il terzo giorno e vidi che entrava nella tenda che stava lontano dalla nostra circa 200 metri. Mi avvicinai ed ascoltaii. Sentii frasi assurde, ma quella che ricordo meglio è "Non mi basta un'ora per saziarmi, che vacca che sei professoressa". Non credo di essere in grado di descrivere a parole quello che ho provato. Nemmeno ci provo. Dico solo che fu un misto di rabbia feroce, paura, senzo di vuoto, freddo intenso, pianto, angoscia, vergogna e mi sentii il più infimo e piccoli degli uomini su questa terra.

Aspettai a due metri della tenda finché Lorena non uscì. Uscì anche il ragazzo, che con mio enorme dolore capii essere lo stesso della prima volta. Lorena e questo tizio rimasero a parlare per 30 secondi davanti alla tenda; sorridevano divertiti. Lei poi gli mise una mano sul pacco e con sguardo malizioso gli disse "ci vediamo a Milano Signore". Lui rispose "va bene professoressa. quando hai bisogno di farti scopare chiamami". Lei sorrise e iniziò a correre verso la nostra tenda.

In quel momento sono morto. La mia Lorena, con me sempre piena di se e pretenziosa del rispetto più assoluto, trattata da troia da un ragazzone palestrato che quasi le  faceva un favore a scoparla. Lei gli dava del Lei e lui della troia. E lei rideva!!! E' questa la cosa che mi fece morire, forse ancora di più di avere scoperto che la mia fidanzata mi tradiva ancora.

Restai solo per un po', passeggiando nel camping; piangevo, esplodevo di rabbia e gelosia. Avevo paura di perderla, nonostante tutto.
Tornai in tenda e trovai Lorena distesa che giocava con il cellulare. La guardai e le dissi "Ti ho seguita". Lei mi guardò con uno sguardo fra stupore e rabbia. Sbottò, si alzò di scatto e uscì dalla tenda. Io le urlai "dove vai"? Lei mentre si allontanava rispose, "Poi torno".
Rimasi come in uno stato di trans per ore, finché lei non tornò. Mi disse che era meglio chiarire tutto e che se dovevamo lasciarci quello era il momento; si diede disposta a darmi tutte le spiegazioni che volessi.
Iniziammo a parlare.

Io le feci le mie domande: "Voglio sapere perché lo fai. Perché lo vedi ancora dopo quello che è successo? Perché non ti sei mai scusata? Perché non ti sei mai pentita? Perché non mi prometti che lo lasci per sempre e stai solo con me? Ma tu mi ami? Perché mi fai soffrire a questo modo? Perché mi uccidi così? Perché ti fai trattare come una troia da questo ragazzino? Perché? Perch? Perchè?". Urlai forte queste domande, con tutta la mia disperazione. Urlai mentre piangevo disperato. Alla fine dissi: "Lorena, io ti amo e voglio stare tutta la vita con te. Ti prego non farmi più questo. Ti prego resta con me e solo con me. Io ti perdono se mi giuri che non lo vedi più".

Lei restò zitta qualche minuto, seria in viso e poi mi disse:

"Amore mio, io ti amo. Dico davvero. Non ti ho mai detto niente, perché non volevo farti soffrire. Era tutto più facile quando non lo sapevi: tu eri sereno ed io potevo divertirmi in tranquillità. Mi dispiace moltissimo che tu alla fine mi abbia scoperto. Non volevo che accadesse. Ho continuato questa storia con questo ragazzo perché mi diverte, mi piace fare sesso con lui e non ci voglio rinunciare. Non ho smesso perché non mi andava di perdermi questa occasione. Non mi pento perché quello che c'è con questo ragazzo è solo sesso e gioco. Nessun sentimento. Io amo solo e soltanto te e con te vorrei restare per costruire una famiglia. A questo punto, credo di poter essere finalmente sincera con te, e ti dico che Antonio non è il primo. Ho avuto altri maschi, sia quando ci frequentavamo sia per tutto il tempo che siamo stati assieme. Questo mi piace particolarmente perché ci sa fare. E' un toro, non si stanca mai e sa fare tutto quello che piace a me e lo fa prima che io glielo chieda. Mi eccita da morire. Mi fa sentire donna e femmina. Io a questo non ci voglio rinunciare. Prometterti fedeltà eterna sarebbe inutile. Non rispetterei mai una promessa simile. Io al solo pensiero di non poter fare più quello che voglio e con chi voglio mi sento in gabbia. Il nostro fidanzamento o il nostro matrimonio diventerebbero una prigione ed un peso insopportabili. Preferisco restare sola e senza di te che perdere la mia libertà e la mia indipendenza. Ti amo e vorrei stare con te per tutta la vita. Vorrei fare figli con te. Tu sei meraviglioso e sei la migliore persona che conosco, ma io tengo troppo alla mia libertà. Per me è bello, divertente, eccitante andare con maschi che sanno far godere una donna come me, magari, si trattandola un po' da troia. A loro lo lascio fare perché con loro non c'è alcun rapporto se non fisico. Da te non potrei accettarlo. Tu sei il mio compagno e noi ci amiamo. Il nostro rapporto è guidato dall'amore. Il mio con gli altri è guidato dal sesso. Mi dispiace, so che ci stai male e che ci lasceremo dopo questa conversazione. Anche io ne morirò amore mio, ma questa è la realtà. Io non rinuncio alla mia libertà. Non dico che avrò sempre maschi con cui scopare, ma se capiterò io devo essere libera di farlo e non voglio impedimenti. In questo campo come in tutti gli altri della vita. Io non sono disposta a rinunciare a niente della mia personalità e della mia libertà per stare tutta la vita con te, Vorrei che tu mi accettassi così e accettassi la situazione, ma so che non potrà essere e ti capisco. Mi dispiace da morire, ma ti amo troppo per continuare a mentirti. Io non chiuderò la relazione con Antonio finché non mi sarò stufata. E' inutile prometterti il contrario. Perciò mi spiace è così". Smise di parlare e abbassò la testa.

Io dissi: "ma perché è così importante? cosa ti fanno, cosa ti da Antonio che io non posso darti"?

Lei rispose: "Ti ho detto che non è solo quello che mi fa Antonio. E' l'idea di poterlo fare a cui non rinuncerò mai. E' il sapere che se voglio posso farlo che è una cosa alla quale io non posso e non voglio rinunciare. Non c'entra Antonio o chi per lui. Il mio discorso è in generale. Se poi vuoi sapere nello specifico perché questo ragazzo te lo dico". Dissi che volevo saperlo. Lei rispose "Mi eccita perché è più giovane di me. Ha 18 anni. Mi eccita perché è palestrato. Mi eccita il suo corpo e le sue misure. Mi eccita perché mi considera solo un trofeo da scoparsi. Mi eccita perché può avere tutte le donne che vuole e invece ha scelto me. Mi eccita perché non si placa mai e ha sempre voglia. Mi eccita perché ragiona come un adolescente in calore e non ha rispetto per la mia superiorità sociale e culturale. Mi eccita perché ci sa fare. Mi fa godere. Mi fa divertire. Non lo vorrei mai nella mia vita, ma per certe cose è il massimo".

Rimasi zitto e poi chiesi: "E se mi comportassi io come si comporta lui, tu che faresti"?
Lei mi rispose: "Ti lascerei subito. Una cosa è sentirsi trattata così da uno che fra un po' non rivedrò mai più e di cui non mi importa un bel niente, una cosa è essere trattata così dal tuo compagno o da tuo marito. La prima cosa è un gioco la seconda sarebbe una mancanza di rispetto che non sarei mai disposta a tollerare".

Poi chiesi: "E se io mi comportassi come ti comporti tu, tu che faresti? lo accetteresti"?
Lei rispose: "Non lo so. Tu sei libero di fare quello che vuoi, giustamente. Ma io sono libera di accettarlo o meno. Il mio modo di vivere non significa che deve essere anche il tuo. So quello che sto dicendo, e so che non è giusto o equo. Ma è così. E so che ci stiamo lasciando, per questo ti sto dicendo tutto senza pormi limiti".

"Ma io ti faccio mancare qualcosa"?, chiesi. "NO. come fidanzato mi dai tutto e non chiedo altro o di meglio. Quello che mi danno gli altri maschi però tu non puoi darmelo. Primo perché io non lo vorrei da te e secondo perché, comunque, non ne saresti capace". Questa risposta, fu la mia morte. La mia umiliazione. La mia fine. Per quella sera non parlammo più.

Tornammo a Milano a casa nostra e per un giorno non ci furono parole. Andammo entrambi a lavoro e ci ritrovammo la sera a casa.

Prima di cenare lei mi disse che era il caso di dormire separati, che lei avrebbe dormito sul divano e che si stava organizzando per andarsene di casa così da lasciarmi libero. Mentre lo diceva qualche lacrima le scorreva giù per il volto. Io scoppiai a piangere; piansi a dirotto come non avevo fatto mai. Non ho mai provato tanta paura e tristezza e senso di vuoto come quella sera. Provai a parlare dicendo "Lorena ti prego non voglio perderti. Ti prego non mi lasciare. Ti prego. Ti prego Ti prego", ma Lorena mi bloccò dicendomi che era meglio stare zitti per non dire cose di cui ci si sarebbe pentiti. Mi chiese di rinviare la discussione a quando ci saremmo un po' calmati. Andammo a letto.

La mattina successiva venne in camera da letto e mi trovò seduto nel letto a piangere. Si sedette accanto a me con fare protettivo e mi disse: "Amore nemmeno io voglio perderti, ma come possiamo stare assieme ormai? Non lo sopporteresti e ti farei troppo male. Ti lascio per il tuo bene. Ma facciamo così se ti va, io resterò qui finché vorrai tu e mi comporterò normalmente. Cercherò di essere più discreta possibile nel fare "le mie cose. Quando tu vorrai, dimmelo ed io andrò via, ti va"?

Potrà sembrare assurdo a tutti, e forse lo è, ma io fui quasi sollevato di sentire quelle parole. Riuscii solo a balbettare un "si ti prego". Lei mi abbracciò forte e mi baciò sulla guancia, fu quasi maternna.
Io, nei giorni a seguire, ero convinto che l'avrei mandata via subito. Poi mi convinsi, poiché la vedevo comportarsi come sempre, che lei avrebbe smesso presto di tradirmi e tutto sarebbe andato a finire bene. Cambiavo pensiero ogni tre minuti.

Quello che è accaduto è, invece, ben diverso.

Io non ho mai avuto il coraggio di mandarla via. Lorena non se ne è andata e continua a tradirmi. Mia cugina Adele ha saputo subito ogni dettaglio. Mia zia poco dopo.
Tutto fra me e Lorena è rimasto uguale come prima della scoperta se non in determinati aspetti.
Adesso so con chi va e quante volte. Vivo ogni giorno umiliazioni sempre più assurde; siamo arrivate a cose veramente estreme.

La cosa più anormale, assurda e pazzesca del mondo ormai per me Lorena e Adele sembra essere normale. E' normale che io sia un cornuto, che lei faccia quello che vuole e con chi vuole; è normale che mia zia lo sappia e che mia cugina Adele lo sappia e partecipi. E' normale che io sopporti umiliazioni e vergogna. Sembra che sia tutto normale.

Io non so come sia possibile tutto questo. Ma ormai questa è la mia vita, dal settembre del 2013. Ormai praticamente da un anno.

N.L.

P.S.
Dopo questo post, dedicherò uno o due post ad ognuno dei quattro ragazzi che Lorena ha avuto in questo Anno. Fatto questo, parlerò dell'ultimo, il quinto ed attuale ragazzo.




2 commenti:

  1. Vuoi sapere cosa penso sinceramente da persona esterna?
    Penso che lei ti ami veramente e che tu non hai nessun problema, non hai niente che non vada bene per lei...
    E' solo che lei è la persona sbagliata per te.
    Perché avete dei modi di vedere i rapporti uomo/donna troppo differenti.
    Lei è molto libertina, godereccia, dissoluta... non è colpa tua se desidera farsi scopare da altri uomini e avere un rapporto diverso con loro da quello che lei ha con te. Si comporterebbe allo stesso modo se il suo fidanzato non fossi tu ma un altro!
    Lei probabilmente mastica qualcosa di bdsm (soft, psicologico, cerebrale, non corporale, fisico, con l'utilizzo di fruste e strumenti che provocano dolore fisico), tu invece no!
    Tant'è vero che il 18enne da cui si faceva scopare lo chiamava "Signore" e gli dava del "Lei"!
    Non ti fa pensare ad un rapporto bdsm?
    Lei è così. Ha questi gusti. Le piace trasgredire e le piace essere sottomessa da uomini che la scopano e basta. Però dall'altra parte gode sadicamente ad assumere un ruolo di dominatrice col suo fidanzato, che dev'essere spettatore di tutto questo e suo schiavo.
    Cos'hai sbagliato tu? Niente. Ti è solo capitata una donna con una visione differente dalla tua e con dei gusti diversi dai tuoi.
    Cos'ha sbagliato lei? Niente. Sono suoi gusti e ci sono un sacco di uomini che vorrebbero essere al posto tuo.

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  2. Due persone così diverse non sono certo sbagliate ma è sbagliato che stiano insieme. Sto leggendo questo blog e ci sono capitato per caso... ho mentalità aperta e pratico BDSM da anni. Però sento veramente dolore e sofferenza e non accettazione della cosa. E' un Amore malato questo che non fa bene. Lorena ha dichiarato quel che è per lei la Vita. Tu sei di altra visione: il consiglio leggendo fino ad ora il blog è.... lasciatevi... non riuscirai mai a capirla fino in fondo.

    Proseguo nella lettura...

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