In questo post, vorrei raccontare una serata in particolare che si volse una decina di giorni dopo la sera delle chiavi che ho riassunto nel post precedente.
Il motivo è che in quella sera fu compiutò un altro passo in avanti nella nostra vita; quando dico nostra, intendo mia, di Lorena ma anche di Adele e Andrea ovviamente.
Questo perché sto cercando di raccontare i momenti salienti di tutto quello che mi è successo negli ultimi anni, fino ad a mettermi in pari con il presente per poter, poi, raccontare quello che mi succede in tempo reale.
Vi confido anche che ripercorrere nella mia mente tutta la mia storia, ricordare certi particolari e certe sensazioni, mi sta, comunque, dando un certo beneficio in quanto mi aiuta, in un certo senso, a sfogarmi e a tirare fuori tutto lo schifo che ho dentro.
Raccontare, se pure ad anonimi, il mio dolore, le mie paure e le mie vergogne, alla fine, è diventato un modo per sopportare meglio tutto quanto... perciò ringrazio tutti voi che leggete ed, in particolare, quelli che mi hanno scritto in privato dandomi consigli.
Vi chiedo solo, se potete, di rsapondere alla domanda che ho messo in alto a destra che, in fondo, è il motivo per cui ho aperto questo blog.
Fatta questa premessa a cui tenevo tanto, ne faccio un'altra legata a questo post: il motivo per cui racconto questa serata non è solo quello, appunto, di sfogarmi o quello di fa vedere a che livelli può arrivare la perversione delle persone ma anche quello di preparare il successivo post che, invece, rappresenta un punto fermo in tutta la storia, almeno fino ad oggi. Quindi, se alcune cose non appariranno chiare subito o sembrerà che io glissi su certe cose, sappiate che nel prossimo post tutto apparirà pù chiaro....
Ebbene, veniamo alla serata di cui vi dicevo.
Tralascio tutto il preambolo e vi dico solo che era lunedì; Lorena ed Andrea avevano passato il week-end fuori da soli, mentre io ero rimasto a casa. Il lunedì pomeriggio, venne a trovarmi Adele, più sadica che mai.
Passai il pomeriggio a rispondere a sue domande cattive ed impertinenti tipo
"Come hai passato questo fine settimana da cornuto, cuginetto?"
"Ma lo sai quante corna ti stanno mettendo quei due?"
"Ma come ti senti ad avere il pisellino due volte più piccolo di quello dell'amante della tua ragazza?"
"Ma quanto sei patetico cuginetto mio cornutello?", e via dicendo.....
Adele non si accontentava dei miei silenzi o di risposte dette fra i denti, ma pretendeva che io rispondessi come si deve, esprimendo veramente il mio dolore; sembrava divertirsi un mondo nel sentire che io soffrivo, ma soprattutto mostrava felicità nell'umiliarmi da pazzi.
Tutti questi doscorsi furono fatti sotto la minaccia continua che se non avessi soddisfatto i suoi capricci lei lo avrebbe detto a Lorena ed Andrea e che poi avrei dovuto sottomettermi a loro due, con le conseguenze che ben potevo immaginare. Infatti, Andrea, ogni volta che ne aveva motivo, si montava Lorena e voleva che io guradassi per deridermi. Ora Andrea si sarebbe scopato Lorena a prescindere, ma pensare di essere io il motivo scatenante di una scopata che magari non sarebbe altrimenti avvenuta mi faceva impazzire, per cui evitavo da giorni di contrariare sia lei che Andrea.
Adele, ovviamente lo, sapeva e ne approfittava.
Inoltre, tutto il pomeriggio Adele me lo fece passare a limarle le ughie di mani e dei piedi, passarle lo smalto con annessa asciugatura a soffio, dito per dito; mi fece lucidare i suoi stivali con la lingua, compreso la suola. Volle infine, che io stessi a petto nudo, i pantaloncini, sclazo e con il grembiulino.
Non fu facilissimo leccare le sue scarpe, perché erano alte e scamosciate ma lei insistette che io dovevo farlo; le sue scarpe erano tipo queste:
Verso sera, quando ormai io avevo finito di servire Adele, sentimmo nel vialetto di casa il rumore del suv di Andrea.
Entrarono in casa sorridenti e felici, molto euforoci; fu Andrea ad prire il portone con le sue chiavi, come ormai era suo solito fare.
Entrarono in salotto e ci trovarono Adele sul divano ed io, a petto nudo pantaloncini e scalzo ma senza grembiulino, accovacciato ai suoi piedi.
Subito grande risata di Andrea e Lorena che disse: "Ecco, appena mi allontano due secondi, subito ti prendi il mio amore come lustra-scarpe. hahahahahaha Ma almeno amore mio, gliele hai pulite bene le scarpe alla tua cuginetta/padrona?? Mi raccomando amore, lo sai che devi esere bravo a fare certe cose....."
Risata generale di tutti e tre, mentre a me iniziarono a uscire le lacrime. Andrea era particolarmente euforico e mi disse: "Visto che stasera sei in vena di fare lo schiavo, vai a prendere le valigie in macchina, tieni le chiavi". Mi lanciò le chiavi in testa; lui già è alto più di 1.80, io ero pure in ginocchio per cui mi parve una montagna davanti a me....mi sentivo (ed in effetti ero) una nullità al suo cospetto.
Mentre andavo a prendere le valigie, Adele rincarò la dose dicendo"Veramente queste cose le dovrebbe fare in automatico senza aspettare che qualcuno te le ordini....."; Lorena annuì e disse che Adele aveva ragione e che ormai avrei dovuto capire come ci si comporta quando si è in compagnia....
Dopo un po' ci ritrovammo tutti in salotto, loro due sul divano e Adele in poltrona mentre io fui messo a terra in mezzo a loro. Fu Lorena a dirmi "Continua a fare quello che stavi facendo con Adele ma adesso anche con noi due".
Dovetti, perciò, leccare le scarpe di tutti e poi baciare i loro piedi e massaggiarli, con il consueto condimento di insulti ed umiliazioni alle quali, questa volta, Lorena partecipava con molto gusto...
Ecco un'immagine che descrive bene la scena:
Questa scena durò circa un paio d'ore, durante le quali loro tre chiacchieravano divertiti, Lorena e Andrea raccontavano ad Adele il loro fine settimana di passione, delle cose che avevano visto e fatto, Adele raccontava di sé e delle sue cose, insomma erano affiatatissimi e sembrava quasi che i fidanzati fossero Lorena e Andrea.... io relegato al ruolo di poggia-piedi /lecca scarpe.....
Se ci ripenso, ho i brividi e mi chiedo come ho fatto a ridurmi così: mi chiedo come la situazione sia potuta precipatre fino a questo punto.... mi sembra tutto assurdo, surreale, mi sembra quasi che non sia vero... Non mi riesco a spiegare come possano fare delle persone a trattare e umiliare così tanto uno che dicono di amare e volere bene e, ancor, di più, non mi riesco a spiegare come ho fatto io a tradire me stesso fino a questo punto.... ma lasciamo perdere, tanto sono solo discordi inutili di un coglione, quale sono io.....
In ogni caso, la loro conversazione era molto spesso intervallata da comandi di vario genere che mi davano a turno tutti e tre, mi dicevano cosa fare, come farlo, mi rimproveravano perché non avevo anticipato le loro richieste, perché non esaudivo all'istante ed a dovere i loro capricci ecc....
Fu tutta la sera così: ordini e rimproveri per come li eseguivo, non erano mai contenti e sempre mi insultavano perché non avevo l'intelligenza di servirli come si deve.
Ad un certo punto mi dissero di andare a preparare la cena. Quando fu pronto, Lorena mi disse di prepararmi un panino e di andare a mangiare da solo in camera da letto e poi restare li e mettermi a dormire.
Non mi volevano fra i piedi.
Io lo feci, senza neanche restarci male, visto che non ne potevo più di farmi umiliare in quel modo assurdo e grottesco.
Loro rimasero a mangiare e poi a parlare ancora per molto tempo. Alla fine Andrea ed Adele se ne andaro e Lorena venne in camera. Io ero in dormiveglia e Lorena mi disse solo che l'indomani mattina avrei dovuto sitemare quello che loro avevano lasciato in giro.
La mattina dopo, infatti, dovetti sparecchiare, lavare i piatti, lavare il pavimento, svuotare i posacenere ecc... il tutto, prima di andare a lavoro.
Ecco, questo è quello che successe quella sera ed è fondamentale perché, qualche giorno dopo, Lorena mi disse che Adele doveva parlarmi.
Infatti, Adele mi chiamò poco dopo per dirmi che il venerdì seguente, prima di tornare a casa dal lavoro, sarei dovuto passare da una gioielleria per ritirare alcune cose per lei; mi disse che avrei dovuto anticipare io il pagamento per il quale mi disse di portarmi dietro il bancomat in quanto occorrevano 600 euro circa; al mio ritorno, aggiunse poi, avrei trovato lei, Andrea e Lorena che dovevano dirmi una cosa molto importante.
Passai quei giorni di attesa in uno stato pietoso; Lorena e Adele non vollero minimamente anticiparmi nulla e anzi si arrabbiavano quando chiedevo loro cosa stesse succedendo. Arrivai a pensare che Lorena voleva comunicarmi che voleva rompere con me, ma poi aabbandonai l'idea vista che nel mezzo c'era Adele... mi convinsi, infine, che stavano solo architettando un modo per divertirsi alle mie spalle..... Avevo indovinato, anche se non pensavo proprio quanto sarebbe stato devastante per la mia vita.
Finalmente arrivò il fatidico venerdì ed io feci quello che mi era stato detto di fare. Arrivai a casa e trovai già tutti e tre seduti sul divano del salotto. Andrea era seduto in mezzo, Adele alla sua destra e Lorena alla sua sinistra. Adele mi disse di mettermi davanti a loro, dritto e stare ad ascoltare. Sembrava un tribunale che mi doveva giudicare....
Parlò Lorena e mi disse: "Allora amore mio, è chiaro che servono delle regole! E' evidente che noi abbiamo delle esigenze ben specifiche ed è altrettanto chiaro che tu sei chiamato a soddisfarle tutte. Di base lo fai, ma con modi errati che vanno corretti. Ci pare proprio che tu sia un po' ritardato nel capire i nostri bisogni e soddisfare le nostre voglie o i nostri meri capricci. Questo non è più tollerabile. D'altra parte, anche tu hai bisogno di sapere cosa e come devi fare, visto che da solo non ci arrivi. E' per questi motivi che abbiamo pensato ad una cosa...Adele vuoi dirlo tu?"
Intervenne Adele: "Si certo Lorena. Allora cuginetto, ti abbiamo scritto le regole che d'ora in avanti tu dovrai seguire alla lettera. Quelle che leggerai sono le regole che, d'ora in avanti, dovranno diventare la tua legge. Sappi che non saranno ammessi errori o inadempienze di nessun tipo, ti sia molto chiaro. Le abbiamo scritte di comune accordo tutti e tre e ognuno ha inserito le porpie priorità ed esigenze. Per adesso c'è tutto, ma ovviamente, noi potremo modificarle, anche in senso peggiorativo per te, a nostro piacimento, mentre a te non è concesso alcun diritto di replica: o le accetti in blocco o niente. Se decidi di non accettare ti prendi le conseguenze., non cè è bisogno che ti dica quali. Tu lo sai benissimo. La scelta però è tua e solo tua e devi prenderla in assoluta libertà. Intanto, però, le devi leggere. Ora spogliati; resta solo con le mutandine".
Io ero di ghiaccio. Tremavo e mi veniva da vomitare. Sono sbiancato. Tentennai a spogliarmi, ma tutti e tre mi urlavano di sbrigarmi, dandomi dell'imbranato. Io, davvero, in preda al panico non riuscii più a capire nulla e mi spogliai. Ero l' in piedi davanti a loro che mi guardavano dritto negli occhi.
A quel punto, Lorena prese un foglio arrotolato e chiuso con un nastro verde. Me lo porse e mi ordinò di leggerlo a voce alta, lentamente e scandito.
Mi porse il foglio e io cominciai a leggere.....
Continua...
N.L.
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