In questo post, vorrei raccontare una serata in particolare che si volse una decina di giorni dopo la sera delle chiavi che ho riassunto nel post precedente.
Il motivo è che in quella sera fu compiutò un altro passo in avanti nella nostra vita; quando dico nostra, intendo mia, di Lorena ma anche di Adele e Andrea ovviamente.
Questo perché sto cercando di raccontare i momenti salienti di tutto quello che mi è successo negli ultimi anni, fino ad a mettermi in pari con il presente per poter, poi, raccontare quello che mi succede in tempo reale.
Vi confido anche che ripercorrere nella mia mente tutta la mia storia, ricordare certi particolari e certe sensazioni, mi sta, comunque, dando un certo beneficio in quanto mi aiuta, in un certo senso, a sfogarmi e a tirare fuori tutto lo schifo che ho dentro.
Raccontare, se pure ad anonimi, il mio dolore, le mie paure e le mie vergogne, alla fine, è diventato un modo per sopportare meglio tutto quanto... perciò ringrazio tutti voi che leggete ed, in particolare, quelli che mi hanno scritto in privato dandomi consigli.
Vi chiedo solo, se potete, di rsapondere alla domanda che ho messo in alto a destra che, in fondo, è il motivo per cui ho aperto questo blog.
Fatta questa premessa a cui tenevo tanto, ne faccio un'altra legata a questo post: il motivo per cui racconto questa serata non è solo quello, appunto, di sfogarmi o quello di fa vedere a che livelli può arrivare la perversione delle persone ma anche quello di preparare il successivo post che, invece, rappresenta un punto fermo in tutta la storia, almeno fino ad oggi. Quindi, se alcune cose non appariranno chiare subito o sembrerà che io glissi su certe cose, sappiate che nel prossimo post tutto apparirà pù chiaro....
Ebbene, veniamo alla serata di cui vi dicevo.
Tralascio tutto il preambolo e vi dico solo che era lunedì; Lorena ed Andrea avevano passato il week-end fuori da soli, mentre io ero rimasto a casa. Il lunedì pomeriggio, venne a trovarmi Adele, più sadica che mai.
Passai il pomeriggio a rispondere a sue domande cattive ed impertinenti tipo
"Come hai passato questo fine settimana da cornuto, cuginetto?"
"Ma lo sai quante corna ti stanno mettendo quei due?"
"Ma come ti senti ad avere il pisellino due volte più piccolo di quello dell'amante della tua ragazza?"
"Ma quanto sei patetico cuginetto mio cornutello?", e via dicendo.....
Adele non si accontentava dei miei silenzi o di risposte dette fra i denti, ma pretendeva che io rispondessi come si deve, esprimendo veramente il mio dolore; sembrava divertirsi un mondo nel sentire che io soffrivo, ma soprattutto mostrava felicità nell'umiliarmi da pazzi.
Tutti questi doscorsi furono fatti sotto la minaccia continua che se non avessi soddisfatto i suoi capricci lei lo avrebbe detto a Lorena ed Andrea e che poi avrei dovuto sottomettermi a loro due, con le conseguenze che ben potevo immaginare. Infatti, Andrea, ogni volta che ne aveva motivo, si montava Lorena e voleva che io guradassi per deridermi. Ora Andrea si sarebbe scopato Lorena a prescindere, ma pensare di essere io il motivo scatenante di una scopata che magari non sarebbe altrimenti avvenuta mi faceva impazzire, per cui evitavo da giorni di contrariare sia lei che Andrea.
Adele, ovviamente lo, sapeva e ne approfittava.
Inoltre, tutto il pomeriggio Adele me lo fece passare a limarle le ughie di mani e dei piedi, passarle lo smalto con annessa asciugatura a soffio, dito per dito; mi fece lucidare i suoi stivali con la lingua, compreso la suola. Volle infine, che io stessi a petto nudo, i pantaloncini, sclazo e con il grembiulino.
Non fu facilissimo leccare le sue scarpe, perché erano alte e scamosciate ma lei insistette che io dovevo farlo; le sue scarpe erano tipo queste:
Verso sera, quando ormai io avevo finito di servire Adele, sentimmo nel vialetto di casa il rumore del suv di Andrea.
Entrarono in casa sorridenti e felici, molto euforoci; fu Andrea ad prire il portone con le sue chiavi, come ormai era suo solito fare.
Entrarono in salotto e ci trovarono Adele sul divano ed io, a petto nudo pantaloncini e scalzo ma senza grembiulino, accovacciato ai suoi piedi.
Subito grande risata di Andrea e Lorena che disse: "Ecco, appena mi allontano due secondi, subito ti prendi il mio amore come lustra-scarpe. hahahahahaha Ma almeno amore mio, gliele hai pulite bene le scarpe alla tua cuginetta/padrona?? Mi raccomando amore, lo sai che devi esere bravo a fare certe cose....."
Risata generale di tutti e tre, mentre a me iniziarono a uscire le lacrime. Andrea era particolarmente euforico e mi disse: "Visto che stasera sei in vena di fare lo schiavo, vai a prendere le valigie in macchina, tieni le chiavi". Mi lanciò le chiavi in testa; lui già è alto più di 1.80, io ero pure in ginocchio per cui mi parve una montagna davanti a me....mi sentivo (ed in effetti ero) una nullità al suo cospetto.
Mentre andavo a prendere le valigie, Adele rincarò la dose dicendo"Veramente queste cose le dovrebbe fare in automatico senza aspettare che qualcuno te le ordini....."; Lorena annuì e disse che Adele aveva ragione e che ormai avrei dovuto capire come ci si comporta quando si è in compagnia....
Dopo un po' ci ritrovammo tutti in salotto, loro due sul divano e Adele in poltrona mentre io fui messo a terra in mezzo a loro. Fu Lorena a dirmi "Continua a fare quello che stavi facendo con Adele ma adesso anche con noi due".
Dovetti, perciò, leccare le scarpe di tutti e poi baciare i loro piedi e massaggiarli, con il consueto condimento di insulti ed umiliazioni alle quali, questa volta, Lorena partecipava con molto gusto...
Ecco un'immagine che descrive bene la scena:
Questa scena durò circa un paio d'ore, durante le quali loro tre chiacchieravano divertiti, Lorena e Andrea raccontavano ad Adele il loro fine settimana di passione, delle cose che avevano visto e fatto, Adele raccontava di sé e delle sue cose, insomma erano affiatatissimi e sembrava quasi che i fidanzati fossero Lorena e Andrea.... io relegato al ruolo di poggia-piedi /lecca scarpe.....
Se ci ripenso, ho i brividi e mi chiedo come ho fatto a ridurmi così: mi chiedo come la situazione sia potuta precipatre fino a questo punto.... mi sembra tutto assurdo, surreale, mi sembra quasi che non sia vero... Non mi riesco a spiegare come possano fare delle persone a trattare e umiliare così tanto uno che dicono di amare e volere bene e, ancor, di più, non mi riesco a spiegare come ho fatto io a tradire me stesso fino a questo punto.... ma lasciamo perdere, tanto sono solo discordi inutili di un coglione, quale sono io.....
In ogni caso, la loro conversazione era molto spesso intervallata da comandi di vario genere che mi davano a turno tutti e tre, mi dicevano cosa fare, come farlo, mi rimproveravano perché non avevo anticipato le loro richieste, perché non esaudivo all'istante ed a dovere i loro capricci ecc....
Fu tutta la sera così: ordini e rimproveri per come li eseguivo, non erano mai contenti e sempre mi insultavano perché non avevo l'intelligenza di servirli come si deve.
Ad un certo punto mi dissero di andare a preparare la cena. Quando fu pronto, Lorena mi disse di prepararmi un panino e di andare a mangiare da solo in camera da letto e poi restare li e mettermi a dormire.
Non mi volevano fra i piedi.
Io lo feci, senza neanche restarci male, visto che non ne potevo più di farmi umiliare in quel modo assurdo e grottesco.
Loro rimasero a mangiare e poi a parlare ancora per molto tempo. Alla fine Andrea ed Adele se ne andaro e Lorena venne in camera. Io ero in dormiveglia e Lorena mi disse solo che l'indomani mattina avrei dovuto sitemare quello che loro avevano lasciato in giro.
La mattina dopo, infatti, dovetti sparecchiare, lavare i piatti, lavare il pavimento, svuotare i posacenere ecc... il tutto, prima di andare a lavoro.
Ecco, questo è quello che successe quella sera ed è fondamentale perché, qualche giorno dopo, Lorena mi disse che Adele doveva parlarmi.
Infatti, Adele mi chiamò poco dopo per dirmi che il venerdì seguente, prima di tornare a casa dal lavoro, sarei dovuto passare da una gioielleria per ritirare alcune cose per lei; mi disse che avrei dovuto anticipare io il pagamento per il quale mi disse di portarmi dietro il bancomat in quanto occorrevano 600 euro circa; al mio ritorno, aggiunse poi, avrei trovato lei, Andrea e Lorena che dovevano dirmi una cosa molto importante.
Passai quei giorni di attesa in uno stato pietoso; Lorena e Adele non vollero minimamente anticiparmi nulla e anzi si arrabbiavano quando chiedevo loro cosa stesse succedendo. Arrivai a pensare che Lorena voleva comunicarmi che voleva rompere con me, ma poi aabbandonai l'idea vista che nel mezzo c'era Adele... mi convinsi, infine, che stavano solo architettando un modo per divertirsi alle mie spalle..... Avevo indovinato, anche se non pensavo proprio quanto sarebbe stato devastante per la mia vita.
Finalmente arrivò il fatidico venerdì ed io feci quello che mi era stato detto di fare. Arrivai a casa e trovai già tutti e tre seduti sul divano del salotto. Andrea era seduto in mezzo, Adele alla sua destra e Lorena alla sua sinistra. Adele mi disse di mettermi davanti a loro, dritto e stare ad ascoltare. Sembrava un tribunale che mi doveva giudicare....
Parlò Lorena e mi disse: "Allora amore mio, è chiaro che servono delle regole! E' evidente che noi abbiamo delle esigenze ben specifiche ed è altrettanto chiaro che tu sei chiamato a soddisfarle tutte. Di base lo fai, ma con modi errati che vanno corretti. Ci pare proprio che tu sia un po' ritardato nel capire i nostri bisogni e soddisfare le nostre voglie o i nostri meri capricci. Questo non è più tollerabile. D'altra parte, anche tu hai bisogno di sapere cosa e come devi fare, visto che da solo non ci arrivi. E' per questi motivi che abbiamo pensato ad una cosa...Adele vuoi dirlo tu?"
Intervenne Adele: "Si certo Lorena. Allora cuginetto, ti abbiamo scritto le regole che d'ora in avanti tu dovrai seguire alla lettera. Quelle che leggerai sono le regole che, d'ora in avanti, dovranno diventare la tua legge. Sappi che non saranno ammessi errori o inadempienze di nessun tipo, ti sia molto chiaro. Le abbiamo scritte di comune accordo tutti e tre e ognuno ha inserito le porpie priorità ed esigenze. Per adesso c'è tutto, ma ovviamente, noi potremo modificarle, anche in senso peggiorativo per te, a nostro piacimento, mentre a te non è concesso alcun diritto di replica: o le accetti in blocco o niente. Se decidi di non accettare ti prendi le conseguenze., non cè è bisogno che ti dica quali. Tu lo sai benissimo. La scelta però è tua e solo tua e devi prenderla in assoluta libertà. Intanto, però, le devi leggere. Ora spogliati; resta solo con le mutandine".
Io ero di ghiaccio. Tremavo e mi veniva da vomitare. Sono sbiancato. Tentennai a spogliarmi, ma tutti e tre mi urlavano di sbrigarmi, dandomi dell'imbranato. Io, davvero, in preda al panico non riuscii più a capire nulla e mi spogliai. Ero l' in piedi davanti a loro che mi guardavano dritto negli occhi.
A quel punto, Lorena prese un foglio arrotolato e chiuso con un nastro verde. Me lo porse e mi ordinò di leggerlo a voce alta, lentamente e scandito.
Mi porse il foglio e io cominciai a leggere.....
Continua...
N.L.
Le corna vere sono pesanti da sopportare....ma si fa anche questo nella vita
mercoledì 31 dicembre 2014
domenica 28 dicembre 2014
Cornuto, lui vuole le chiavi di casa!!
La mattina seguente (saranno state le 05.00, non più tardi), mi sento chiamare; io ero disteso sul divano sprofondato in un sonno profondo ma agitato, quando sentii la voce di Andrea dirmi: "Ehi, vedi di alzarti, la tua ragazza ha fame! Vai a comprare la colazione."
Aprii gli occhi e vidi Andrea in piedi difronte a me, completamente nudo; il suo cazzo moscio (che anche così è due volte il mio) penzolarmi davanti la faccia... era scappellato e puzzava di pipì... sicuramente era andato in bagno prima di scendere da me...
Subito mi ricordai di quello che era successo la sera prima e subito ritornai in quello stesso stato di apatia remissiva che ormai mi contraddistingue...
Andrea si girò e se ne tornò al piano di sopra in camera da letto... camminava nudo e fiero e sembrava molto rilassato e padrone della situazione. Io mi alzai e, dopo essermi lavato la faccia, uscii a comprare la colazione.
Tornai a casa dopo circa 20 minuti. Mi diressi direttamente in camera da letto ma la porta era chiusa.
Giuro che avrei voluto sfondarla a pedate, ma Lorena mi avrebbe masscrato e così bussai...
Lorena - Che vuoi?
IO - Ho portato la colazione...
Lorena - Va bene, resta li, ora ti apriamo...
IO - Sono giù, la colazione la metto in cucina...
Andrea - No! Resta li dietro la porta e aspetta, ora ti apro.
IO - Ma perché devo restare qui?
Andrea - Perché te lo dico io!
Dopo di che il silenzio... Io rimasi li, un po' per cercare di sentire cosa succedeva dentro la camera e un po' perché non avevo il coraggio di disubbidire a Lorena ed ad Andrea.
Dopo circa 5 minuti (che per me sembrarono 5 giorni), Andrea aprì la porta: era sempre nudo e sorridente. Dopo che ebbe aperto, si ributtò a pesce nel letto come se fosse suo. Lorena era nuda a pancia in giù, con il suo culo all'aria, esposto in tutta la sua bellezza. Andrea le diede una fortissima sculacciata che risuonò nella mia testa e nel mio stomaco come un pugno fortissimo; Lui la trattava come un vera troia, come una femmina con cui soddisfarsi e giocare e con la quale sentirsi maschio....era convinto di se e padrone della situazione e io non osavo dire nulla, anche perché Lorena sembrava non desiderare altro...
Andrea si mise comodo, appoggiato con la schiena alla testiera del letto e con le gambe distese e i piedi incrociati; Lorena si girò e si mise perpendicolare a lui e, sempre a pancia in giù e con il culo all'insù, si mise a fargli un pompino. Fu Andrea a decidere questa posizione.
Dopo che il suo cazzone fu dritto tanto da sembrare un palo, mi disse di mettere i cornetti sulla schiena di Lorena, senza vassoio.
Io presi i 4 cornetti che avevo comprato e li appoggiai sulla schiena di Lorena.
In questo modo, lui era seduto, mentre Lorena lo spompinava e aveva la schiena e il culo nudi di Lorena che gli facevano da vassio.
Ne prese uno e cominciò a mangirare mentre Lrena continuava a succhiarlo.
Lui mangiva, Lorena gli faceva un pompino e io guardavo, tutti e tre in silenzio. Ad un certo punto, lui disse che stava per venire ed esplose con una sborrata pazzesca che inondò la bocca e la faccia di Lorena e sporcò moltissimo il letto. Andrea le prese la testa e gliela schiacciò contro il suo pisello; Lorena non reagì.
Alla fine Lorena aveva la faccia completamente imbrattata di sborra di Andrea e i capelli pieni di cioccolata e zucchero a velo, perché Andrea l'aveva afferrata con la mano sporca del cornetto. Alla fine Andrea le fece mangiare un cornetto mentre era ancora così e lei mangio crema al cioccolato e sborra...
A me venna da vomitare e scappai di sotto.
Tralascio i dettagli di quello che successe dopo (compreso il fatto che fui io a pulire il letto), e dico solo che poi uscimmo separatamente e io e Lorena ci rivedemmo solo la sera.
Fu una sera molto silenziosa e triste, almeno per me, perché Lorena era molto autoritaria e scontrosa.
Ma quello di cui volevo parlare, succuesse il pomeriggio seguente.
Io ero già a casa quando rientrò Lorena. Parlavamo tranquillamente, quando lei se ne uscì con questa cosa:
Lorena - Ah, avevo dimenticato di dirti che domani devi fare un duplicato delle chiavi di casa perché Andrea le vuole.
IO - Cosa? E che ci deve fare con le chiavi di casa nostra?
Lorena - Così può entrare e uscire quando gli pare, senza dover chiedere.
IO - E ti pare normale che io gli devo dare le chiavi di casa mia?
Lorena - Normale o meno, glieli devi dare perché le vuole.
IO - Ma tu sei d'accordo con questa cosa?
Lorena - Non vedo perché no...
Io rimasi zitto e confuso. Non capivo come mai Lorena si piegasse così passivamente alla volontà di questo ragazzo tanto da arrivare a dargli ragione su una cosa, francamente, assurda.
In fondo, questo era un altro segno di come le cose si stavano mettendo, vale a dire di come Andrea stesse prendendo il sopravvento su tutti noi.
Ad ogni modo, l'argomento non fu ripreso per alcuni giorni, fino a quando un pomeriggio, Lorena tornò a casa furiosa. Sbattè la porta d'ingresso e mi chiamò urlando.
Lorena - Nicolaaaaaaaaaaaaaaa!
IO - Che succede Lorena?
Lorena - Succede che sei un coglione! Questo succede, imbecille!
IO - Ma che ho fatto?
Lorena - Ti avevo detto di fare un duplicato delle chiavi per Andrea, lo hai fatto???
IO - No, ma che c'entra? Cosa è successo???
Lorena - Guarda! Leggi questo sms che ho ricevuto oggi...
*****
La conversazione su wattsup era questa:
[Lorena - Allora, ci vediamo al solito posto ed alla solita ora per la monta? Ho tnt voglia di te...
Andrea - Anche io ho una voglia infinita di scoparti.... ma hai le chiavi?
Lorena - No, il cretino del mio fodanzato non le ha ancora fatte :(
Andrea - Ancora???? Lorena, io voglio le chiavi di casa tua! Facciamo così, fino a quando non mi porti le chiavi, io non ti scopo... Dillo pure al quel cornuto del tuo fidanzato!!! Ciao... Richiamami qnd le avrai...]
*****
IO - Ma questo non è normale Lorena!!!!!!! Insomma, ma ti fai trattare in questo modo? E io non devo dire niente?????
Lorena - Ma cosa vorresti dire, scemo; cosa vorresti dire, che sei un cornuto, imbecille, smidollato, schiavo leccapiedi????!!!!! Che devi dire?????
IO - Basta ti prego....
Lorena - Basta un cazzo, Nicola. Adesso ti dico io cosa devi fare, e lo fai subito, ci siamo intesi?
IO - Che devo fare?
Lorena - Manda un sms ad Andrea con il tuo cellulare dove gli scrivi che ti scusi per non aver eseguito un suo comando, che ti dispiace, che non è colpa mia ma solo tua, che lo preghi per favore di non prendersela con me e che glieli farai avere domani stesso.
Io scrissi il messaggio che Lorena volle controllare prima dell'invio. Addirittura lo modificò per renderlo, a suo dire, più servizievole. Alla fine il testo era questo:
[Andrea, sono Nicola. Ti volevo chiedere scusa per aver disubbidito e non aver fatto subito la copia delle chiavi di casa per te. Mi prendo tutta la colpa. Lorena non c'entra nulla, è solo colpa mia. Mi dispiace tanto averti fatto arrabbiare e non aver fatto subito qll che volevi tu. Domani avrai le chiavi di casa nostra e potrai farne quello che vuoi. Ancora scusa e ti chiedo, per favore, di non prendertela con Lorena. Grazie e scusa ancora].
*****
Poco dopo che inviai questo messaggio, Lorena e Andrea si sentirono al telefono; non so chi chiamò chi, ma parlarono molto a lungo, quasi un'ora.... Alla fine Lorena sembrava più tranquilla, infatti, si rivolse a me, con più calma, ricordandomi che l'indomani avrei dovuto provvedere assolutamente.
Dopodiché, mentre io preparavo la cena, Lorena telefonò ad Adele e le raccontò, per filo e per segno, tutto quello che era successo. Mentre parlavano la sentii ridere molto...ma non capivo il perché....
Poi cenammo normalmente e prima di dormire Lorena volle che la massaggiassi tutta e volle che le leccassi il suo fiore fino a farla venire.
Non so spiegare bene la sensazione, ma a modo suo, fu come mettere una pietra sopra al litigio e riportare le cose alla normalità.
In ogni caso, per me fu una cosa bellissima che mi calmò dal male che avevo provato nel prostrarmi ad Andrea.
L'indomani, nella pausa pranzo, andai a fare il duplicato delle chiavi di casa, come mi aveva detto Lorena, mettendo sull'anello porta chiavi un nastro rosso che lei mi aveva dato.
La sera, mentre tornavo a casa, mi arrivò un messaggio di Lorena che mi diceva di ritardare un'ora perché c'era Andrea a casa. Passai il tempo a girare con la macchina e, infine, arrivai a casa, un'ora dopo il normale.
Entrai e sentii Lorena ed Andrea che ridere e gemere.... stavano scopando.
Lorena mi sentì e mi disse di avvicinarmi; loro erano in salotto, i vestiti sparsi per tutta casa.
Erano completamente nudi, Andrea seduto sul divano e Lorena lo cavalcava.
Appena entrato nel salotto, Lorena mi disse di restare li in silenzio a guardare. Mentre scopavano, Lorena spesso gli parlava nell'orecchio, fintanto che non ebbe un orgasmo.
A quel punto scese dal pisello in tiro di Andrea e venne verso di me, mettendosi al mio fianco, nuda e bellissima come è.
Lui restò sul divano, con le ganbe larghe e il pisello duro, poderoso e dritto... si segava lentamente, con un sorriso beffardo tipico di colui che non sa quello che sta per accadere ma sa che sarà bello per lui...
Lorena - Allora, Nicola, hai fatto la copia delle chiavi per Andrea?
IO - Si, l'ho fatta.
Lorena - Bravo il mio amore! E non vuoi dargliele?
IO - Si.
Feci per prenderle dalla tasca ma Lorena mi fermò.
Lorena - E no, caro mio! Visto che lo hai fatto aspettare, adesso glieli devi dare come si deve... Andrea avvicinati per favore....
Andrea si alzò e venne davanti a noi, sempre con il cazzo duro che sembrava un palo....
Lorena glielo accarezzò dolcemente....
Lorena - Mettiti in ginocchio davanti a lui!
Io mi misi in ginocchio davanti ad Andrea; avevo il suo uccello duro davanti la bocca e sentivo l'odore fortissimo del suo sesso.... avevo paura e mi batteva forte il cuore....
Lorena - prendi le chiavi adesso, e poggiale delicatamente sulla punta del suo membro!
Io tirai fuori le chiavi dalla tasca e le appoggiai sulla cappella di Andrea....
Lorena - Adesso piegati e baciagli i piedi e chiedi scusa per il ritardo!!!
Feci quello che mi era stato ordinato. Baciai i piedi di Andrea per la prima volta e chiesi scusa.
Dopo questo, Lorena mi disse di andare a preparare la cena, mentre loro ripresero a scopare.
Mangiammo tutti e tre, loro nudi ed io vestito. Andrea dormì con Lorena ed io in salotto.
Da quella sera, Andrea entra ed esce a suo piacimento da casa mia; fa quello che vuole, sporca, lascia cose in giro e non si preoccupa di nulla, si comporta come un nobile, viziato e prepotente. Lorena mi ha detto che io devo sempre sistemare le cose che lui lascia in giro e pulire quello che lui lascia sporco, in silenzio e senza perdere tempo. A volte capita anche che lui sporchi di pipì la tavoletta ed io devo subito andare a pulire.
Ormai Andrea è padrone a casa mia.
Qualche giorno dopo venni a sapere che l'idea di poggiare le chiavi sul pisello di Andrea era stata di Adele. Praticamente, Lorena le aveva chiesto in che modo potesse umiliarmi e farmi vergognare ed allo stesso tempo fare sentire Andrea superiore a me ed Adele, ovviamente, se ne uscì con questa bellissima trovata. Lorena mi spiegò che si diverte un mondo con Adele perché dice che ha molta fantasia nell'inventarsi cose che la fanno sorridere ed eccitare....
Il male è che queste cose, di contro, comportano la mia sofferenza e il mio dolore..... ma a loro non interessa nulla.
N.L.
Aprii gli occhi e vidi Andrea in piedi difronte a me, completamente nudo; il suo cazzo moscio (che anche così è due volte il mio) penzolarmi davanti la faccia... era scappellato e puzzava di pipì... sicuramente era andato in bagno prima di scendere da me...
Subito mi ricordai di quello che era successo la sera prima e subito ritornai in quello stesso stato di apatia remissiva che ormai mi contraddistingue...
Andrea si girò e se ne tornò al piano di sopra in camera da letto... camminava nudo e fiero e sembrava molto rilassato e padrone della situazione. Io mi alzai e, dopo essermi lavato la faccia, uscii a comprare la colazione.
Tornai a casa dopo circa 20 minuti. Mi diressi direttamente in camera da letto ma la porta era chiusa.
Giuro che avrei voluto sfondarla a pedate, ma Lorena mi avrebbe masscrato e così bussai...
Lorena - Che vuoi?
IO - Ho portato la colazione...
Lorena - Va bene, resta li, ora ti apriamo...
IO - Sono giù, la colazione la metto in cucina...
Andrea - No! Resta li dietro la porta e aspetta, ora ti apro.
IO - Ma perché devo restare qui?
Andrea - Perché te lo dico io!
Dopo di che il silenzio... Io rimasi li, un po' per cercare di sentire cosa succedeva dentro la camera e un po' perché non avevo il coraggio di disubbidire a Lorena ed ad Andrea.
Dopo circa 5 minuti (che per me sembrarono 5 giorni), Andrea aprì la porta: era sempre nudo e sorridente. Dopo che ebbe aperto, si ributtò a pesce nel letto come se fosse suo. Lorena era nuda a pancia in giù, con il suo culo all'aria, esposto in tutta la sua bellezza. Andrea le diede una fortissima sculacciata che risuonò nella mia testa e nel mio stomaco come un pugno fortissimo; Lui la trattava come un vera troia, come una femmina con cui soddisfarsi e giocare e con la quale sentirsi maschio....era convinto di se e padrone della situazione e io non osavo dire nulla, anche perché Lorena sembrava non desiderare altro...
Andrea si mise comodo, appoggiato con la schiena alla testiera del letto e con le gambe distese e i piedi incrociati; Lorena si girò e si mise perpendicolare a lui e, sempre a pancia in giù e con il culo all'insù, si mise a fargli un pompino. Fu Andrea a decidere questa posizione.
Dopo che il suo cazzone fu dritto tanto da sembrare un palo, mi disse di mettere i cornetti sulla schiena di Lorena, senza vassoio.
Io presi i 4 cornetti che avevo comprato e li appoggiai sulla schiena di Lorena.
In questo modo, lui era seduto, mentre Lorena lo spompinava e aveva la schiena e il culo nudi di Lorena che gli facevano da vassio.
Ne prese uno e cominciò a mangirare mentre Lrena continuava a succhiarlo.
Lui mangiva, Lorena gli faceva un pompino e io guardavo, tutti e tre in silenzio. Ad un certo punto, lui disse che stava per venire ed esplose con una sborrata pazzesca che inondò la bocca e la faccia di Lorena e sporcò moltissimo il letto. Andrea le prese la testa e gliela schiacciò contro il suo pisello; Lorena non reagì.
Alla fine Lorena aveva la faccia completamente imbrattata di sborra di Andrea e i capelli pieni di cioccolata e zucchero a velo, perché Andrea l'aveva afferrata con la mano sporca del cornetto. Alla fine Andrea le fece mangiare un cornetto mentre era ancora così e lei mangio crema al cioccolato e sborra...
A me venna da vomitare e scappai di sotto.
Tralascio i dettagli di quello che successe dopo (compreso il fatto che fui io a pulire il letto), e dico solo che poi uscimmo separatamente e io e Lorena ci rivedemmo solo la sera.
Fu una sera molto silenziosa e triste, almeno per me, perché Lorena era molto autoritaria e scontrosa.
Ma quello di cui volevo parlare, succuesse il pomeriggio seguente.
Io ero già a casa quando rientrò Lorena. Parlavamo tranquillamente, quando lei se ne uscì con questa cosa:
Lorena - Ah, avevo dimenticato di dirti che domani devi fare un duplicato delle chiavi di casa perché Andrea le vuole.
IO - Cosa? E che ci deve fare con le chiavi di casa nostra?
Lorena - Così può entrare e uscire quando gli pare, senza dover chiedere.
IO - E ti pare normale che io gli devo dare le chiavi di casa mia?
Lorena - Normale o meno, glieli devi dare perché le vuole.
IO - Ma tu sei d'accordo con questa cosa?
Lorena - Non vedo perché no...
Io rimasi zitto e confuso. Non capivo come mai Lorena si piegasse così passivamente alla volontà di questo ragazzo tanto da arrivare a dargli ragione su una cosa, francamente, assurda.
In fondo, questo era un altro segno di come le cose si stavano mettendo, vale a dire di come Andrea stesse prendendo il sopravvento su tutti noi.
Ad ogni modo, l'argomento non fu ripreso per alcuni giorni, fino a quando un pomeriggio, Lorena tornò a casa furiosa. Sbattè la porta d'ingresso e mi chiamò urlando.
Lorena - Nicolaaaaaaaaaaaaaaa!
IO - Che succede Lorena?
Lorena - Succede che sei un coglione! Questo succede, imbecille!
IO - Ma che ho fatto?
Lorena - Ti avevo detto di fare un duplicato delle chiavi per Andrea, lo hai fatto???
IO - No, ma che c'entra? Cosa è successo???
Lorena - Guarda! Leggi questo sms che ho ricevuto oggi...
*****
La conversazione su wattsup era questa:
[Lorena - Allora, ci vediamo al solito posto ed alla solita ora per la monta? Ho tnt voglia di te...
Andrea - Anche io ho una voglia infinita di scoparti.... ma hai le chiavi?
Lorena - No, il cretino del mio fodanzato non le ha ancora fatte :(
Andrea - Ancora???? Lorena, io voglio le chiavi di casa tua! Facciamo così, fino a quando non mi porti le chiavi, io non ti scopo... Dillo pure al quel cornuto del tuo fidanzato!!! Ciao... Richiamami qnd le avrai...]
*****
IO - Ma questo non è normale Lorena!!!!!!! Insomma, ma ti fai trattare in questo modo? E io non devo dire niente?????
Lorena - Ma cosa vorresti dire, scemo; cosa vorresti dire, che sei un cornuto, imbecille, smidollato, schiavo leccapiedi????!!!!! Che devi dire?????
IO - Basta ti prego....
Lorena - Basta un cazzo, Nicola. Adesso ti dico io cosa devi fare, e lo fai subito, ci siamo intesi?
IO - Che devo fare?
Lorena - Manda un sms ad Andrea con il tuo cellulare dove gli scrivi che ti scusi per non aver eseguito un suo comando, che ti dispiace, che non è colpa mia ma solo tua, che lo preghi per favore di non prendersela con me e che glieli farai avere domani stesso.
Io scrissi il messaggio che Lorena volle controllare prima dell'invio. Addirittura lo modificò per renderlo, a suo dire, più servizievole. Alla fine il testo era questo:
[Andrea, sono Nicola. Ti volevo chiedere scusa per aver disubbidito e non aver fatto subito la copia delle chiavi di casa per te. Mi prendo tutta la colpa. Lorena non c'entra nulla, è solo colpa mia. Mi dispiace tanto averti fatto arrabbiare e non aver fatto subito qll che volevi tu. Domani avrai le chiavi di casa nostra e potrai farne quello che vuoi. Ancora scusa e ti chiedo, per favore, di non prendertela con Lorena. Grazie e scusa ancora].
*****
Poco dopo che inviai questo messaggio, Lorena e Andrea si sentirono al telefono; non so chi chiamò chi, ma parlarono molto a lungo, quasi un'ora.... Alla fine Lorena sembrava più tranquilla, infatti, si rivolse a me, con più calma, ricordandomi che l'indomani avrei dovuto provvedere assolutamente.
Dopodiché, mentre io preparavo la cena, Lorena telefonò ad Adele e le raccontò, per filo e per segno, tutto quello che era successo. Mentre parlavano la sentii ridere molto...ma non capivo il perché....
Poi cenammo normalmente e prima di dormire Lorena volle che la massaggiassi tutta e volle che le leccassi il suo fiore fino a farla venire.
Non so spiegare bene la sensazione, ma a modo suo, fu come mettere una pietra sopra al litigio e riportare le cose alla normalità.
In ogni caso, per me fu una cosa bellissima che mi calmò dal male che avevo provato nel prostrarmi ad Andrea.
L'indomani, nella pausa pranzo, andai a fare il duplicato delle chiavi di casa, come mi aveva detto Lorena, mettendo sull'anello porta chiavi un nastro rosso che lei mi aveva dato.
La sera, mentre tornavo a casa, mi arrivò un messaggio di Lorena che mi diceva di ritardare un'ora perché c'era Andrea a casa. Passai il tempo a girare con la macchina e, infine, arrivai a casa, un'ora dopo il normale.
Entrai e sentii Lorena ed Andrea che ridere e gemere.... stavano scopando.
Lorena mi sentì e mi disse di avvicinarmi; loro erano in salotto, i vestiti sparsi per tutta casa.
Erano completamente nudi, Andrea seduto sul divano e Lorena lo cavalcava.
Appena entrato nel salotto, Lorena mi disse di restare li in silenzio a guardare. Mentre scopavano, Lorena spesso gli parlava nell'orecchio, fintanto che non ebbe un orgasmo.
A quel punto scese dal pisello in tiro di Andrea e venne verso di me, mettendosi al mio fianco, nuda e bellissima come è.
Lui restò sul divano, con le ganbe larghe e il pisello duro, poderoso e dritto... si segava lentamente, con un sorriso beffardo tipico di colui che non sa quello che sta per accadere ma sa che sarà bello per lui...
Lorena - Allora, Nicola, hai fatto la copia delle chiavi per Andrea?
IO - Si, l'ho fatta.
Lorena - Bravo il mio amore! E non vuoi dargliele?
IO - Si.
Feci per prenderle dalla tasca ma Lorena mi fermò.
Lorena - E no, caro mio! Visto che lo hai fatto aspettare, adesso glieli devi dare come si deve... Andrea avvicinati per favore....
Andrea si alzò e venne davanti a noi, sempre con il cazzo duro che sembrava un palo....
Lorena glielo accarezzò dolcemente....
Lorena - Mettiti in ginocchio davanti a lui!
Io mi misi in ginocchio davanti ad Andrea; avevo il suo uccello duro davanti la bocca e sentivo l'odore fortissimo del suo sesso.... avevo paura e mi batteva forte il cuore....
Lorena - prendi le chiavi adesso, e poggiale delicatamente sulla punta del suo membro!
Io tirai fuori le chiavi dalla tasca e le appoggiai sulla cappella di Andrea....
Lorena - Adesso piegati e baciagli i piedi e chiedi scusa per il ritardo!!!
Feci quello che mi era stato ordinato. Baciai i piedi di Andrea per la prima volta e chiesi scusa.
Dopo questo, Lorena mi disse di andare a preparare la cena, mentre loro ripresero a scopare.
Mangiammo tutti e tre, loro nudi ed io vestito. Andrea dormì con Lorena ed io in salotto.
Da quella sera, Andrea entra ed esce a suo piacimento da casa mia; fa quello che vuole, sporca, lascia cose in giro e non si preoccupa di nulla, si comporta come un nobile, viziato e prepotente. Lorena mi ha detto che io devo sempre sistemare le cose che lui lascia in giro e pulire quello che lui lascia sporco, in silenzio e senza perdere tempo. A volte capita anche che lui sporchi di pipì la tavoletta ed io devo subito andare a pulire.
Ormai Andrea è padrone a casa mia.
Qualche giorno dopo venni a sapere che l'idea di poggiare le chiavi sul pisello di Andrea era stata di Adele. Praticamente, Lorena le aveva chiesto in che modo potesse umiliarmi e farmi vergognare ed allo stesso tempo fare sentire Andrea superiore a me ed Adele, ovviamente, se ne uscì con questa bellissima trovata. Lorena mi spiegò che si diverte un mondo con Adele perché dice che ha molta fantasia nell'inventarsi cose che la fanno sorridere ed eccitare....
Il male è che queste cose, di contro, comportano la mia sofferenza e il mio dolore..... ma a loro non interessa nulla.
N.L.
Etichette:
bull,
corna,
cornuto,
cuckold,
Padrona,
schiavetto,
schiavo,
sottomesso,
umiliazioni
domenica 7 dicembre 2014
Cornuto, ti piace il mio cazzo?
Dopo quella sera, capitava, sempre più spesso, che Lorena mi facesse incontrare Andrea. Ci furono un paio di volte in cui lui venne a casa a scoparsi la mia fidanzata, rigorosamente nel mio letto e rigorosamente io dovevo restare giù in salotto ad aspettare. Ci furono, poi, un paio di uscite a cena con annessi riaccompagnamenti a casa per me: Andrea e Lorena mi portavano a casa dopo il ristorante, Lorena mi diceva "tu vai a letto che noi ancora dobbiamo fare altro..." e se ne andavano. Lorena ritornava a casa molte ore dopo.
A proposito del verbo "scopare", una volta Andrea disse (per farvi capire come lui stesse prendendo confidenza con la situazione e con il suo ruolo di maschio dominante): "Sa, Non mi piace, Lorena, che tu dica andiamo a scopare... "
Lorena - E come ti piace che lo dica?
Andrea - Il termine più giusto, secondo me, è montare! Tu devi dire che "vai alla monta". In fondo, mi pare che è questo che succede ogni volta... o no?
Tutto questo bel parlare accadde in mia presenza, con molta naturalezza. Non vi dico iil fuoco che mi ardeva dentro, ma, come al solito, non dissi nulla: Lorena mi avrebbe ucciso.
Anche perché lei, a sentire Andrea dire queste cose, si eccitò come una forsennata, tanto che da quella sera sento solo dire "Nicola, vado a prepararmi per la monta"; "Stasera mi faccio montare da Andrea"; "sono alla monta"; "Domani viene Andrea per montarmi"....
Praticamente, la mia fidanzata, il mio amore, la mia padrona è (e si fa trattare come) la sua vacca in calore.
In questo clima così "entusiasmante", una sera Lorena se ne uscì con questa cosa: "Amore, comincia a scocciarmi il fatto che Andrea non può montarmi dove vuole in casa o che tu debba andartene... Credo che ormai ci sia la confidenza giusta perché tu possa restare a guardare"...
Mi disse questa cosa perché capiva la mia insofferenza e, credo, volesse punirmi per il fatto che io non ero sereno nell'accettare la situazione. Sono convinto che Lorena mi volesse fare capire che lei se ne frega delle mie paure e del mio starci male perché ciò che conta di più è la sua soddisfazione... Ho anche immaginato che fosse stato Andrea a spronarla in questa cosa, come se volesse umiliarmi o non so che, fatto sta che non dissi nulla e mi guardai bene dal chiedere alcunché.
La cosa non mi andava giù, in ogni caso, credo perché sapevo capivo che questa sua relazione era ben diversa dalle veloci avventure che aveva avuto prima, in quanto questa era destinata a durare... Infatti, più passavano le settimane, più Lorena era contente ed eccitata: sembrava avesse voglia ogni giorno di più!!!
Avvenne una sera, dopo una pizza al ristorante: eravamo io, Lorena, Andrea, Adele e un suo ragazzo occasionale. Finito di cenare, salimmo tutti nella mia macchina e andammo via. Adele mi disse di accompagnare lei e il suo ragazzo a casa di questo tizio. Una volta rimasti soli, io, Lorena e Andrea, mi fu detto di andare a casa, ma una volta arrivti, non mi fu ordinato di andare via. Immaginai, quindi, che loro sarebbero andati in camera da letto e che io avrei dovuto aspettare, come al solito, in salotto che Andrea montasse Lorena. Invece loro si sedettero nel divano del salotto e, così, io chiesi: "che devo fare? Dove devo andare?".
Lorena - Fai come ti pare, non mi interessa, per me puoi anche guardare....
Andrea - Anche per me puoi stare se vuoi guardare, l'importante è che non dici nemmeno una parola: non devi fiatare, ci siamo capiti?
Lorena, vide che avevo gli occhi lucidi, ma se ne fregò e cominciò a baciarsi con Andrea. Si baciarono come due amanti appassionati, vedevo Lorena dolce come una gattina, baciarlo, leccargli il collo, pizzicargli i lobi delle orecchie.... la sentivo mugolare di piacere, la vedevo muoversi sinuosamente su di lui: sembrava in estasi abbracciata a quel tizio.... Lui seduto come un papa, con le gambe larghe, si prendeva tutte le coccole e i baci.... vedevo le loro lingue intrecciarsi.... Lui, con autorità, la palpava nel culo e nelle tette....
Lorena cominciò a spogliarlo: gli slacciò la cintura, gli abbassò i pantaloni e gli tirò fuori il pisello. Era già duro e dritto....
Lo baciò sulla cappella e poi, tenendolo in mano, si rivolse a me e mi disse: "Te lo ricordavi così grande? Ne hai mai visto uno più bello?"
IO - No.
Lorena - No cosa?
IO - Non me lo ricordavo così grande...
Lorena - Sai cos'è questo?
IO - Un pisello.
Lorena - No! Questo è il pisello meraviglioso che ti fa cornuto amore mio....
Andrea - CORNUTO, TI PIACE IL MIO CAZZO??
Lorena - Rispondi amore, Andrea ti ha fatto una domanda!!!
IO - Non lo so....
Lorena - Si che lo sai, amore mio cornuto. Rispondi!
Andrea, voglio sapere se ti piace o non ti piace il mio cazzo!!!
IO - E' grande.
Lorena - Devi dire che ti piace!!!!
IO - Lorena perché??????
Lorena - Voglio sentirti dire se ti piace il suo cazzo....DILLO!
IO - Il tuo cazzo è bello.
Andrea - Chi ha il cazzo più grande fra noi due?
IO - Tu hai il cazzo più grande.
Andrea - Chi ha il cazzo più grosso?
IO - Tu Andrea.
Andrea - Chi ha il cazzo più bello?
IO - Tu Andrea.
Andrea - Quale cazzo preferisce la tua fidanzata?
IO - Il tuo Andrea.
Andrea - Lo sai che la tua fidanzata è la mia troia, vero?
IO - Si Lo so.
Andrea - Dillo!
IO - No.
Lorena - Fai quello che ti viene detto di fare!
IO - La mia fidanzata è la tua troia.....
A quel punto Lorena non resistette più e cominciò a spompinarlo velocemente mentre lo segava.... per un po' non parlammo più: loro facevano petting e io gurdavo impietrito. Ero in piedi voglioso di scappare ma con i muscoli pietrificati.... Cercavo di capire quanto si potessero spingere oltre e, in relatà, avevo molta malsana curiosità di capire quanto Lorena godesse a fare sesso con Andrea... speravo, in cuor mio, che il loro sesso non fosse magnifico come mi veniva raccontato, ma fui deluso nelle mie aspettative. Andrea era veramente un toro e Lorena era completamente in suo potere. Non l'ho mai vista godere tanto come con Andrea.
[Ho cercato un po' su internet qualche immagine che rendesse l'idea di quello che vedevo... ho trovato questa che mi ha colpito, perché rispecchia moltissimo le proprozioni]
(foto presa da internet. NON sono Lorena e Andrea)
Un'altra foto che rende l'idea è questa:
(foto presa da internet. NON sono Lorena e Andrea)
Dopo che lo ebbe spompinato a dovere, Lorena si alzò e si mise davanti a lu, dandomi le spalle.
Intanto devo dire che non la avevo mai vista occuparsi di un pisello in quel modo... sembrava deliziarsi come mangiando e leccando un gelato prelibato.... Mentre la vedevo succhiare e leccare la grossa cappella di Andrea, Lorena sembrava non desiderare altro dalla vita che continuare a venerare quel cazzo enorme.
Si, perché sembrava che lo venerasse: lo leccava piano, lo baciava spesso, poi tornava a leccarlo in tutta la sua lunghezza, certe volte indugiava come se pomiciasse con la cappella... A questa dolcezza e premura Andrea non sempre rispondeva con altrettanta attenzione.... sentivo dirgli cose del tipo "Ora succhiami le palle", "ingoialo tutto", "lucidami la punta", e "succhiamelo per bene troia".
Lorena non si arrabbiava e continuare a fare il suo meraviglioso (per lui) lavoro, cercando di eseguire sempre i desideri del suo amante.... era davvero una gattina che fa le fusa..... in calore e desiderosa solo di dare tutto al suo maschio.... Di me credo si fosse dimenticata anche solo che esistevo in quel momento.
Comunque, quando si mise davanti a lui, iniziò a spogliarsi. Man mano che si toglieva la roba me la porgeva senza neanche guardarmi. Io la piegavo e la sistemavo sulla sedia. Rimase completamente nuda, solo con le autoreggenti e i tacchi. Si legò i capelli a coda e iniziò a spogliare lui.
Gli tolse le scarpe e le calze. Poi la maglietta e i pantaloni. Alla fine anche i boxer. Ogni capo che gli toglieva me lo passava affinché io lo piegassi e lo sistemassi. Mi passò anche le scarpe, le calze e le mutande...
Fatto questo gli salì di sopra e cominciò a cavalcarlo. Lui la lasciò fare per un po', mentre le baciava le tette e le palpava il culo... Spesso la baciava sul collo e in bocca con la lingua.... Fecero del sesso molto passionale e profondo, fino a quando lui la prese, cingendola con le braccia, si sollevò dal divano e la mise di forza a quattro zampe. Si mise dietro e gli infilò il cazzo dentro in un solo, violentissimo, colpo.... Lorena urlò, io rimasi di ghiaccio.....
Dopodiché, iniziò a stantuffarla che sembrava un animale... la scopò con tutta la forza che aveva, afferrandola per i capelli e dandole fortissime pacche sul culo... La insultò in tutti i modi possibili: "Tria, puttana, vacca, puttana, rottainculo".... Per dieci minuti la massacrò di colpi. Io piangevo ormai senza ritegno e avrei voluto ammazzarlo e la sola cosa che mi fermava era sentire Lorena urlare di piacere!!! Lei godeva da pazzi, urlava e si faceva fare tutto non protestando mai e ricevendo tutto il suo enorme pisello e le sue pacche.... ERA TUTTA SUA....
Dopo questo Andrea smise di sfondarla e Lorena si sdraiò; lui si mise sopra di lei e fecero una 69 lunghissima....
Lorena non so quante volte fosse venuta, almeno 4 sicuro ma ancora Andrea non era sazio, così la fece alzare. Lui si mise seduto e lorena si sedette ancora su di lui, stavolta però rivolta verso di me. mentre saltava sul suo cazzo io potevo vedere le sue tette ballare al ritmo dei colpi di Andrea; sentivo le forti pacche che lui le dava sul culo, ma la cosa più forte era incrociare lo sguardo di Lorena di tanto in tanto. Lei mi guardava fisso, come sfidandomi. Io la guardavo piangendo ma lei continuava a farsi scopare.... sembrava che godesse anche della mia sofferenza.
Ad un certo punto Andrea disse "Lorena fammi vedere come il cornuto del tuo ragazzo ti fa da schiavo".
Lorena subito mi disse di avvicinarmi e mettermi in ginocchio davanti a lei. Lo feci. Mi disse di leccarle le scarpe mentre lei scopava con il suo maschio. Io dovetti pulirle le scarpe mentre lei si faceva impalare dal quel ragazzo..... era difficile perché lei si muoveva sotto i colpi di andrea e non sempre riuscivo a tenere la lingua sulle sue scarpe ma lei mi rimproverava dandomi del cornuto incapace.... Andrea sembrava impazzito dal piacere, uscì il suo cazzo e si tolse il preservativo e venne sulla pancia di Lorena, riempendola di sborra.
Lorena si alzò e andò a pulirsi... io rimasi li come un coglione. Andrea si buttò sul divano e sospirò..... "Allora ti è piaciuta la scopata? Hai visto come me la sbatto la tua fidanzata? Te la soddisfo o no?" Io rimasi insilenzio.
Quando Lorena tornò, Andrea si alzò, la afferrò per la coda e la tirò come un cane al guinzaglio.... mi disse : "vattene a farti un giro, coglione, io non me ne voglio andare. Questa notte la tua ragazza è mia". Dicendo questo si tirò Lorena per i capelli e se la portò di sopra. Lorena si fece trattare in quel modo senza dire nulla, anzi sembrava felice che lui avesse deciso di non andarsene.
Io mi girai presi le chiavi della macchina e andai via. Tornai un'ora dopo e li trovai ancora a casa. Erano in camera; mi sentirono ma mi ignorarono. Dormii sul divano. Il risveglio fu anche peggio della serata.....
N.L.
A proposito del verbo "scopare", una volta Andrea disse (per farvi capire come lui stesse prendendo confidenza con la situazione e con il suo ruolo di maschio dominante): "Sa, Non mi piace, Lorena, che tu dica andiamo a scopare... "
Lorena - E come ti piace che lo dica?
Andrea - Il termine più giusto, secondo me, è montare! Tu devi dire che "vai alla monta". In fondo, mi pare che è questo che succede ogni volta... o no?
Tutto questo bel parlare accadde in mia presenza, con molta naturalezza. Non vi dico iil fuoco che mi ardeva dentro, ma, come al solito, non dissi nulla: Lorena mi avrebbe ucciso.
Anche perché lei, a sentire Andrea dire queste cose, si eccitò come una forsennata, tanto che da quella sera sento solo dire "Nicola, vado a prepararmi per la monta"; "Stasera mi faccio montare da Andrea"; "sono alla monta"; "Domani viene Andrea per montarmi"....
Praticamente, la mia fidanzata, il mio amore, la mia padrona è (e si fa trattare come) la sua vacca in calore.
In questo clima così "entusiasmante", una sera Lorena se ne uscì con questa cosa: "Amore, comincia a scocciarmi il fatto che Andrea non può montarmi dove vuole in casa o che tu debba andartene... Credo che ormai ci sia la confidenza giusta perché tu possa restare a guardare"...
Mi disse questa cosa perché capiva la mia insofferenza e, credo, volesse punirmi per il fatto che io non ero sereno nell'accettare la situazione. Sono convinto che Lorena mi volesse fare capire che lei se ne frega delle mie paure e del mio starci male perché ciò che conta di più è la sua soddisfazione... Ho anche immaginato che fosse stato Andrea a spronarla in questa cosa, come se volesse umiliarmi o non so che, fatto sta che non dissi nulla e mi guardai bene dal chiedere alcunché.
La cosa non mi andava giù, in ogni caso, credo perché sapevo capivo che questa sua relazione era ben diversa dalle veloci avventure che aveva avuto prima, in quanto questa era destinata a durare... Infatti, più passavano le settimane, più Lorena era contente ed eccitata: sembrava avesse voglia ogni giorno di più!!!
Avvenne una sera, dopo una pizza al ristorante: eravamo io, Lorena, Andrea, Adele e un suo ragazzo occasionale. Finito di cenare, salimmo tutti nella mia macchina e andammo via. Adele mi disse di accompagnare lei e il suo ragazzo a casa di questo tizio. Una volta rimasti soli, io, Lorena e Andrea, mi fu detto di andare a casa, ma una volta arrivti, non mi fu ordinato di andare via. Immaginai, quindi, che loro sarebbero andati in camera da letto e che io avrei dovuto aspettare, come al solito, in salotto che Andrea montasse Lorena. Invece loro si sedettero nel divano del salotto e, così, io chiesi: "che devo fare? Dove devo andare?".
Lorena - Fai come ti pare, non mi interessa, per me puoi anche guardare....
Andrea - Anche per me puoi stare se vuoi guardare, l'importante è che non dici nemmeno una parola: non devi fiatare, ci siamo capiti?
Lorena, vide che avevo gli occhi lucidi, ma se ne fregò e cominciò a baciarsi con Andrea. Si baciarono come due amanti appassionati, vedevo Lorena dolce come una gattina, baciarlo, leccargli il collo, pizzicargli i lobi delle orecchie.... la sentivo mugolare di piacere, la vedevo muoversi sinuosamente su di lui: sembrava in estasi abbracciata a quel tizio.... Lui seduto come un papa, con le gambe larghe, si prendeva tutte le coccole e i baci.... vedevo le loro lingue intrecciarsi.... Lui, con autorità, la palpava nel culo e nelle tette....
Lorena cominciò a spogliarlo: gli slacciò la cintura, gli abbassò i pantaloni e gli tirò fuori il pisello. Era già duro e dritto....
Lo baciò sulla cappella e poi, tenendolo in mano, si rivolse a me e mi disse: "Te lo ricordavi così grande? Ne hai mai visto uno più bello?"
IO - No.
Lorena - No cosa?
IO - Non me lo ricordavo così grande...
Lorena - Sai cos'è questo?
IO - Un pisello.
Lorena - No! Questo è il pisello meraviglioso che ti fa cornuto amore mio....
Andrea - CORNUTO, TI PIACE IL MIO CAZZO??
Lorena - Rispondi amore, Andrea ti ha fatto una domanda!!!
IO - Non lo so....
Lorena - Si che lo sai, amore mio cornuto. Rispondi!
Andrea, voglio sapere se ti piace o non ti piace il mio cazzo!!!
IO - E' grande.
Lorena - Devi dire che ti piace!!!!
IO - Lorena perché??????
Lorena - Voglio sentirti dire se ti piace il suo cazzo....DILLO!
IO - Il tuo cazzo è bello.
Andrea - Chi ha il cazzo più grande fra noi due?
IO - Tu hai il cazzo più grande.
Andrea - Chi ha il cazzo più grosso?
IO - Tu Andrea.
Andrea - Chi ha il cazzo più bello?
IO - Tu Andrea.
Andrea - Quale cazzo preferisce la tua fidanzata?
IO - Il tuo Andrea.
Andrea - Lo sai che la tua fidanzata è la mia troia, vero?
IO - Si Lo so.
Andrea - Dillo!
IO - No.
Lorena - Fai quello che ti viene detto di fare!
IO - La mia fidanzata è la tua troia.....
A quel punto Lorena non resistette più e cominciò a spompinarlo velocemente mentre lo segava.... per un po' non parlammo più: loro facevano petting e io gurdavo impietrito. Ero in piedi voglioso di scappare ma con i muscoli pietrificati.... Cercavo di capire quanto si potessero spingere oltre e, in relatà, avevo molta malsana curiosità di capire quanto Lorena godesse a fare sesso con Andrea... speravo, in cuor mio, che il loro sesso non fosse magnifico come mi veniva raccontato, ma fui deluso nelle mie aspettative. Andrea era veramente un toro e Lorena era completamente in suo potere. Non l'ho mai vista godere tanto come con Andrea.
[Ho cercato un po' su internet qualche immagine che rendesse l'idea di quello che vedevo... ho trovato questa che mi ha colpito, perché rispecchia moltissimo le proprozioni]
(foto presa da internet. NON sono Lorena e Andrea)
Un'altra foto che rende l'idea è questa:
(foto presa da internet. NON sono Lorena e Andrea)
Dopo che lo ebbe spompinato a dovere, Lorena si alzò e si mise davanti a lu, dandomi le spalle.
Intanto devo dire che non la avevo mai vista occuparsi di un pisello in quel modo... sembrava deliziarsi come mangiando e leccando un gelato prelibato.... Mentre la vedevo succhiare e leccare la grossa cappella di Andrea, Lorena sembrava non desiderare altro dalla vita che continuare a venerare quel cazzo enorme.
Si, perché sembrava che lo venerasse: lo leccava piano, lo baciava spesso, poi tornava a leccarlo in tutta la sua lunghezza, certe volte indugiava come se pomiciasse con la cappella... A questa dolcezza e premura Andrea non sempre rispondeva con altrettanta attenzione.... sentivo dirgli cose del tipo "Ora succhiami le palle", "ingoialo tutto", "lucidami la punta", e "succhiamelo per bene troia".
Lorena non si arrabbiava e continuare a fare il suo meraviglioso (per lui) lavoro, cercando di eseguire sempre i desideri del suo amante.... era davvero una gattina che fa le fusa..... in calore e desiderosa solo di dare tutto al suo maschio.... Di me credo si fosse dimenticata anche solo che esistevo in quel momento.
Comunque, quando si mise davanti a lui, iniziò a spogliarsi. Man mano che si toglieva la roba me la porgeva senza neanche guardarmi. Io la piegavo e la sistemavo sulla sedia. Rimase completamente nuda, solo con le autoreggenti e i tacchi. Si legò i capelli a coda e iniziò a spogliare lui.
Gli tolse le scarpe e le calze. Poi la maglietta e i pantaloni. Alla fine anche i boxer. Ogni capo che gli toglieva me lo passava affinché io lo piegassi e lo sistemassi. Mi passò anche le scarpe, le calze e le mutande...
Fatto questo gli salì di sopra e cominciò a cavalcarlo. Lui la lasciò fare per un po', mentre le baciava le tette e le palpava il culo... Spesso la baciava sul collo e in bocca con la lingua.... Fecero del sesso molto passionale e profondo, fino a quando lui la prese, cingendola con le braccia, si sollevò dal divano e la mise di forza a quattro zampe. Si mise dietro e gli infilò il cazzo dentro in un solo, violentissimo, colpo.... Lorena urlò, io rimasi di ghiaccio.....
Dopodiché, iniziò a stantuffarla che sembrava un animale... la scopò con tutta la forza che aveva, afferrandola per i capelli e dandole fortissime pacche sul culo... La insultò in tutti i modi possibili: "Tria, puttana, vacca, puttana, rottainculo".... Per dieci minuti la massacrò di colpi. Io piangevo ormai senza ritegno e avrei voluto ammazzarlo e la sola cosa che mi fermava era sentire Lorena urlare di piacere!!! Lei godeva da pazzi, urlava e si faceva fare tutto non protestando mai e ricevendo tutto il suo enorme pisello e le sue pacche.... ERA TUTTA SUA....
Dopo questo Andrea smise di sfondarla e Lorena si sdraiò; lui si mise sopra di lei e fecero una 69 lunghissima....
Lorena non so quante volte fosse venuta, almeno 4 sicuro ma ancora Andrea non era sazio, così la fece alzare. Lui si mise seduto e lorena si sedette ancora su di lui, stavolta però rivolta verso di me. mentre saltava sul suo cazzo io potevo vedere le sue tette ballare al ritmo dei colpi di Andrea; sentivo le forti pacche che lui le dava sul culo, ma la cosa più forte era incrociare lo sguardo di Lorena di tanto in tanto. Lei mi guardava fisso, come sfidandomi. Io la guardavo piangendo ma lei continuava a farsi scopare.... sembrava che godesse anche della mia sofferenza.
Ad un certo punto Andrea disse "Lorena fammi vedere come il cornuto del tuo ragazzo ti fa da schiavo".
Lorena subito mi disse di avvicinarmi e mettermi in ginocchio davanti a lei. Lo feci. Mi disse di leccarle le scarpe mentre lei scopava con il suo maschio. Io dovetti pulirle le scarpe mentre lei si faceva impalare dal quel ragazzo..... era difficile perché lei si muoveva sotto i colpi di andrea e non sempre riuscivo a tenere la lingua sulle sue scarpe ma lei mi rimproverava dandomi del cornuto incapace.... Andrea sembrava impazzito dal piacere, uscì il suo cazzo e si tolse il preservativo e venne sulla pancia di Lorena, riempendola di sborra.
Lorena si alzò e andò a pulirsi... io rimasi li come un coglione. Andrea si buttò sul divano e sospirò..... "Allora ti è piaciuta la scopata? Hai visto come me la sbatto la tua fidanzata? Te la soddisfo o no?" Io rimasi insilenzio.
Quando Lorena tornò, Andrea si alzò, la afferrò per la coda e la tirò come un cane al guinzaglio.... mi disse : "vattene a farti un giro, coglione, io non me ne voglio andare. Questa notte la tua ragazza è mia". Dicendo questo si tirò Lorena per i capelli e se la portò di sopra. Lorena si fece trattare in quel modo senza dire nulla, anzi sembrava felice che lui avesse deciso di non andarsene.
Io mi girai presi le chiavi della macchina e andai via. Tornai un'ora dopo e li trovai ancora a casa. Erano in camera; mi sentirono ma mi ignorarono. Dormii sul divano. Il risveglio fu anche peggio della serata.....
N.L.
Etichette:
bull,
corna,
cornuto,
cuckold,
schiavetto,
schiavo,
sottomesso,
umiliazioni
Iscriviti a:
Post (Atom)