sabato 11 ottobre 2014

Vero SCHIAVO E vero CORNUTO

In questo post cercherò di riassumere tutto il periodo che va dalla partenza dello spagnolo all'arrivo del nuovo maschio di Lorena.



Questo per due motivi: il primo perché con l'arrivo del nuovo amante è iniziata un altra fase del rapporto con Lorena e con la mia famiglia e, in generale, della mia vita; il secondo perché nelle settimane di cui sto per raccontare si sono assestati molti meccanismi che costituiscono la base ferma della mia attuale situazione.



Per la verità, tutte le cose che ho sin'ora raccontato sono successe in un arco temporale tutto sommato ristretto e sono accadute in un modo violento ed imprevisto. Non solo io, ma anche Lorena, Adele e mia zia (pur nel suo ruolo marginale) abbiamo fatto molta fatica a adattarci a questo modo di vivere. Ovviamente per motivi ben diversi: io perché tutto questo mi fa schifo e mi fa star male da cani, loro perché, pur desiderose di vivere queste loro fantasie malate, non avevano ben chiaro fin dove spingersi e come controllare gli avvenimenti.



Nelle settimane precedenti l'arrivo dell'ultimo maschio di Lorena (ultimo nel senso che ancora oggi c'è lui) le cose hanno preso, invece, una piega ben definita. Posso anche dire che, in quei giorni, ho smesso di credere in qualunque cosa e mi sono spento definitivamente. Ho avuto, infatti, tempo per riflettere e metabolizzare tutto quello che mi stava succedendo.



La consapevolezza che ne è derivata è stata che sono un fallito, un uomo senza schina dorsale, senza palle, uno scemo senza dignità: uno che non vale niente. Questo io penso di me stesso. E la prova che ho ragione è data dal fatto che non riesco a trovare la forza ed il coraggio di cambiare le cose....



Per Lorena e Adele, d'altra parte, quei giorni furono importanti perché si tolsero definitivamente il peso, ammesso che lo avessero mai avvertito, di quello che mi facevano passare. Da quei giorni, loro fanno tutto quello che vogliono e come vogliono e non mostrano nessun pentimento, nessun senso di colpa; niente, come se tutto quello che combinano fosse la cosa più normale e giusta del mondo!!!



Mi sa che aveva ragione quel porco muratore pugliese, che possa morire oggi stesso, quando mi disse che Lorena e Adele sono unite proprio dal loro essere stronze e profondamente troie. Si sono trovate.
E la loro fortuna è che hanno trovato anche me, un uomo che ha il difetto di essere uno smidollato senza limiti e completamente innamorato della "propria" fidanzata.



Comunque sia, finito lo sfogo, veniamo ai fatti.



E' complicato riassumere giorno per giorno, anche perché non posso ricordare ogni dettaglio della mia schifosissima vita, ma ci sono episodi che ricordo bene e che danno il senso di quello che voglio dire.



Riguardo Lorena, posso dire che dopo che lo spagnolo andò via, tornò ad essere come prima. Solo che ormai, non si faceva scrupoli a messaggiare in mia presenza con lo spagnolo stesso, non si curavav minimamente di chiedere la mia opinione su qualunque cosa, insomma aveva preso consapevolezza del suo ruolo e della sua superiorità. Da quei giorni decide sempre tutto lei e a me a stento mi informa. Per lei è normale dirmi "fammi trovare la cena pronta" o "domani pulisci il bagno" o cose simili. E' lei che decide se uscire, cosa fare, dove andare, con chi vederci e tutto il resto. Non mi chiede se puà uscire, se può fare tardi se può vestirsi in modo sexy e se mi vanno bene le compagnie che frequenta. Al massimo mi manda un sms per informarmi se fa tardi o se non torna.



Facciamo l'amore solo quando lei ne ha voglia e solo nel modo che dice lei: vale a dire in modo tradizionale e senza sussulti vari; non mi è concesso nulla di nulla se non il minimo sindacale.
Pretende sempre il massimo rispetto e, invece, lei si comporta con prepotenza. Continua a dirmi che mi ama e che non vuole lasciarmi; mi dice che mi vuole sposare ma che se voglio stare con lei questa è la vita che mi aspetta.



Ci sono anche momenti belli, teneri e apparentemente normali. Ma non del tutto. Capita, ad esempio, che restiamo a sera a casa a guardare la TV e ci abbracciamo, ci coccoliamo e parliamo di noi e del nostro futuro. Ma succede anche che, durante questi momenti, Lorena mi dica "Amore mettiti per terra e massaggiami i piedi che mi rilassa". Io lo faccio perché piace anche a me farlo, ma la cosa strana è che non viene fatto con normalità ma c'è sempre una forma di volontà di sottomettermi in ogni cosa che fa.



Succede spesso che torniamo a casa la sera, stanchi di una giornata di lavoro e lei si mette sul divano a messaggiare e io devo mettermi a preparare la cena per poi sparecchiare e lavare i piatti. Lo fa anche lei a volte, ma la maggior parte delle volte lo faccio io.



Succede che, nei giorni che non c'è il rientro, io sono a casa di pomeriggio e devo, quindi, pulire casa, fare la spesa e il bucato. E mentre io faccio il casalingo lei va in palestra con Adele o esce a comprare vestiti.



Lei guadagna più di me e me lo rinfaccia sempre quando dobbiamo comprare qualcosa. Ma poi anche nei modi di fare è sempre votata al comando: se andiamo in un negozio, è lei che mi dice se una cosa la devo comprare o meno; è lei che paga alla cassa. Praticamente sembra lei il maschio. Anche i commessi, quando mi provo un vestito, chiedono a lei se va bene o no. Si vede subito che comanda lei e che io non conto nulla.



Mi parla, poi, tranquillamente, di altri uomini. Capita, a volte, di sentirle fare discorsi su quanto la incuriosisce questo o quello o sentirla fantasticare su "cosa ci farei con quello", "ti piacerebbe se quel ragazzo ti facesse ancora più cornuto?" ... e cose così.
Se poi io protesto per questi discorsi, la risposta è bella e pronta "Lo sai che hai le corna sulla testa e mi pare che li porti abbastanza bene, quindi se devi fare il cornuto, amore mio, fallo bene"!!!



Tutte queste cose, in fondo, sono sempre stati presenti nel nostro rapporto; voglio dire, lei è sempre stata snob e autoritaria ma dopo tutto quello che era successo, la sua natura è venuta fuori del tutto e sono venuti a mancare i freni inibitori.
Prima, lei si imponeva con i ragionamenti, adesso se vuole una cosa mi dice "Ho deciso, fallo e basta" o "non rompere, ubbidisci". Ormai è così che mi parla.



Non credo sia sadismo o perversione la sua. Sono profondamente convinto che sia solo carattere. Lei è autoritaria, presuntuosa ed esigente. Il discorso è che lo è sempre stata così, solo che ora si sente libera di esserlo completamente ed in modo esasperato con me.



Diverso è il discorso per Adele. Per lei credo sia perversione. Nel senso che mia cugina Adele, io credo, si diverta e viva come un gioco perverso il trattarmi da sguattero. E' come se lei recitasse una parte che la diverte ma che non è la sua vera natura.



E' questa la differenza fra Adele e Lorena: Lorena è, nell'animo, profondamente autoritaria e così si comporta nella vita di tutti i giorni; Adele è, cattiva e perversa e si diverte a umiliarmi per gioco, lei non è autoritaria, lei lo fa per divertirsi.



A Lorena, ovviamente, sta bene che Adele mi umili in continuazione ed anche in sua presenza. Lorema mi ha detto che "Non devo fare piagnistei su questa storia e che non vuole lamentele". Mi ha detto di ubbidire ai capricci di Adele perché lei mi ha sempre aiutato e difeso all'esterno e che, solo per questo, le devo gratitudine e rispetto. Mi ha detto di sopportare le sue voglie e i suoi eccessi. Mi ha detto di starmene zitto e non contrariarla. Mi ha detto anche che mi devo comportare nello stesso identico modo con mia zia e mostrare devozione ad una donna che mi ha trattato come un figlio.



Dicevo di Adele; su di lei posso raccontare alcuni episodi che rendono bene l'idea del rapporto che si è istaurato.



La sera che la rividi, dopo un po' di tempo, tanto per fare un esempio, lei riprese da dove aveva lasciato, togliendomi ogni speranza.



Arrivò nel pomeriggio tardi, andai ad aprire e lei entrò senza salutarmi, dirigendosi subito da Lorena e abbracciandola con felicità. Si salutarono con molto calore, dato che non si vedevano da un po' e si misero sedute in divano. Adele mi chiamò e mi disse, con tono di comando, di avvicinarmi.



Adele - Cuginetto del mio cuore, come stai? E' tanto che non ci vediamo!!! Allora, non si saluta la cuginetta??
IO - ciao Adele!
Adele - Oh oh......ma come? hai già dimenticato le buone maniere??? Forza, mettiti in ginocchio e puliscimi le scarpe! Sbrigati!
Lorena - Si, dai, puliscile le scarpe e poi massaggiaci i piedi!
Adele - Ma che fai? Cominci senza dire niente?
Adele - Allora cuginetto, hai la memoria corta o sei solo scemo? Come ti devi rivolgere a me?
IO - Mi scusi Adele.
Adele - Bravo, ora puliscimi le scarpe con la lingua. E senti una cosa, così ci chiariamo. Quando siamo da solo, o c'è Lorena, tu ti devi sempre comportare come uno sguattero, hai capito? Non c'è bisogno che ti dica niente, tu devi sempre fare il mio servo. Caso mai io volessi che tu ti comporti normalmente te lo dico io, altrimenti, tu devi essere sguattero ogni momento? Ci siamo capiti vero??
IO - Si Adele. Posso fare una domanda?
Adele - Parla.
IO - Sarà così anche in presenza di altre persone?
Adele - NO, solo quando siamo noi.
Lorena - Non vorrai mica che ci prendano per deviate? Sei proprio stupido tesoro mio!!! Non fare più domande come questa, rifletti prima di parlare.



Pulli le scarpe di Adele; poi massaggiai e baciai i piedi di entrambe e, per tutta la sera, feci il loro cameriere. Prendevo questo, prendevo quello, tornavo a baciare i loro piedi, ho preparato la cena, ho apparecchiato, sparecchiato e lavato i piatti. Loro intanto parlavano tranquille e si rilassavano mentre io mi facevo in quattro per accontentare ogni loro capriccio e desiderio.



Da quella sera è stato sempre così: ogni volta che Adele viene a casa nostra, io la devo salutare mettendomi in ginocchio davanti a lei e dandole due bacini sulla punta delle sue scarpe; vado quasi sempre io a fare le commissioni per lei; la accompagno a fare shopping e la aspetto sempre in macchina; mi devo rivolgere dandole sempre del lei e non devo farla arrabbiare mai, altrimenti mi insulta e mi fa pulire con la lingua le suole delle sue scarpe.  Adele adora umiliarmi e trattarmi in questo modo e si diverte da morire a farmi sentire una merda. Molto spesso mi usa come poggia piedi o come poggia scarpe e, mentre lo fa, con molta tranquillità dice a Lorena che è stata fortunata a trovarsi un fidanzato tannto ubbidiente e cornuto. Lorena annuisce e le risponde che mi ama per questo e che senza di me non potrebbe stare......



Quando le sento parlare in questo modo mi sembrano due pazze, troie e stronze. In realtà loro sono soltanto due ragazze che hanno trovato un giocattolo con cui divertirsi: la vera merda sono solo io.



Comunque, il fatto vero è che ormai sono lo schiavo di mia cugina e il cornuto di Lorena, e questo a tempo pieno; senza più interruzioni.
Ecco perché dico e ripeto che la mia vita, quella che anche io con il mio essere smidollato ho contribuito a creare, fa completamente schifo.



C'è dell'altro e riguarda mia zia. A quel tempo non sapevo di preciso cosa le avessero raccontato e quanto lei sapesse di tutto ciò che succedeva a casa mia con Lorena e sua figlia. Il fatto è che anche davanti a lei Lorena e Adele, pur contenendosi, mi trattavano con assoluta superiorità, dandomi ordini invece di chiedere le cose. A casa di mia zia era tutto un "Fai questo", "Fai quello", "Portaci da bere e sbrigati", "esci a comprare il pane" e cose simili. Mancanza assoluta di rispetto e tatto: mi trattavano anche in sua presenza da sguattero.
Molto presto anche mia zia iniziò a fare lo stesso. Certo per lei era assolutamente facile e naturale, visto che nella vita è proprio così, vale a dire una superba, stronza, convinta signora che crede di essere la donna migliore del mondo.
Devo precisare che, fortunatamente, si sono sempre astenute di comportarsi così in quelle rare volte che mio zio era presente.



La situazione, di base, era quelle che ho fin qui descritto se non per il fatto che più passavano i giorni e più vedevo che Lorena era nervosa tanto così una sera mi decisi a chiederle cosa non andasse.
Lei mi rispose che era tutto ok fra noi e che non aveva nulla con me e anche che, adesso che le cose erano finalmente ben chiare, lei si sentiva libera ed era serena di vivere la sua personalità senza dovessi limitare e poter comandare come è giusto che sia.
Mi disse che, da questo punto di vista era soddisfatta come era anche felice del rapporto con me, ma mi confidò che solo sentiva la mancanza di quella sensazione di brivido e adrenalina che le deriva dall'avere, nella sua vita, un “vero maschio”.
Mi disse che avrebbe voluto un uomo che le facesse sentire una vera femmina ed una donna che le desse quella scarica che tanto la faceva sentire allegra e stare bene.
Mi disse di non preoccuparmi e che lei non lo stava cercando poiché lei non è una tipa che si da al primo che capita e che avrebbe aspettato di trovare la persona giusta che servisse ad appagare le sue voglie e i suoi desideri e che fosse in grado di comprendere e gestire anche il discorso della mia presenza.



In sostanza la mia donna mi stava dicendo che non vedeva l'ora di trovarsi un bel maschio da cui farsi sbattere e che sapesse anche farmi ancora più cornuto; vi ripeto, ormai era questo il modo con cui Lorena mi parlava e che considerava assolutamente normale.



Durò così per quasi due mesi, fino, credo alla fine del maggio scorso, quando Andrea entrò nelle nostre vite. E' questo il nome del quinto (ed attuale) maschio di Lorena. E' lui che, in quasi 4 mesi e mezzo, è diventato il padrone delle nostre vite e della mia dignità. E' lui che comanda su tutto e tutti ed è sempre lui che si è impossessato di ogni cosa, riuscendo in pochissimo tempo a stabilire benissimo le dinamiche di tutto.
Da quando l'abbiamo conosciuto, ha dato stabilità a tutto rendendo stabile la situazione non solo con me e con Lorena ma anche con Adele e, in parte, pure con mia zia.



Quando dico situazione stabile, però, non voglio dire che da quattro mesi e mezzo le cose sono sempre uguali, anzi.
E' stato sempre un crescendo, volta per volta, di umiliazioni e perversioni; voglio dire, invece, che lui è riuscito, con il suo modo di fare e con la presa che ha su tutti, ad imporre regole e comportamenti che sono, ormai, perfettamente definiti.
Sono sicuro, comunque, che le mie parole diventeranno più chiare man mano che racconterò la storia di Andrea, da come è cominciata sino ad arrivare ad oggi.
Adesso non so se scrivere subito le regole che si sono stabilite a casa mia o iniziare la storia di Andrea raccontando ciò che è avvenuto e che continua ad avvenire, passo dopo passo.



Accetto consigli su questo.



N.L.

1 commento:

  1. Arrivato a questo punto del tuo blog (ho saltato però le avventure successive ad Antonio perchè non mi interessano nel dettaglio) credo che sicuramente si possa definire Lorena non autoritaria ma di carattere DOMINANTE. Ancora non mi è chiara la dinamica del vostro rapporto: lei ha ben chiaro ciò che vuole... tu ti lasci troppo portare dalla situazione e non capisco se sia perchè non hai la forza di uscirne o se sotto sotto tutto questo ti possa anche piacere (visto la reazione al mettere lo smalto - per fare un esempio). Certo è che in tutti i rapporti D/s bisogna essere CONSENSUALI. Tu a Lorena stai facendo credere di esserlo, che ti va bene ma non è così. Pensaci...

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