In questo post cercherò di riassumere tutto il periodo che va
dalla partenza dello spagnolo all'arrivo del nuovo maschio di Lorena.
Questo per due motivi: il primo perché con l'arrivo del nuovo
amante è iniziata un altra fase del rapporto con Lorena e con la mia
famiglia e, in generale, della mia vita; il secondo perché nelle
settimane di cui sto per raccontare si sono assestati molti
meccanismi che costituiscono la base ferma della mia attuale
situazione.
Per la verità, tutte le cose che ho sin'ora raccontato sono
successe in un arco temporale tutto sommato ristretto e sono accadute
in un modo violento ed imprevisto. Non solo io, ma anche Lorena,
Adele e mia zia (pur nel suo ruolo marginale) abbiamo fatto molta
fatica a adattarci a questo modo di vivere. Ovviamente per motivi ben
diversi: io perché tutto questo mi fa schifo e mi fa star male da
cani, loro perché, pur desiderose di vivere queste loro fantasie
malate, non avevano ben chiaro fin dove spingersi e come controllare
gli avvenimenti.
Nelle settimane precedenti l'arrivo dell'ultimo maschio di Lorena
(ultimo nel senso che ancora oggi c'è lui) le cose hanno preso,
invece, una piega ben definita. Posso anche dire che, in quei giorni,
ho smesso di credere in qualunque cosa e mi sono spento
definitivamente. Ho avuto, infatti, tempo per riflettere e
metabolizzare tutto quello che mi stava succedendo.
La consapevolezza che ne è derivata è stata che sono un fallito,
un uomo senza schina dorsale, senza palle, uno scemo senza dignità:
uno che non vale niente. Questo io penso di me stesso. E la prova che
ho ragione è data dal fatto che non riesco a trovare la forza ed il
coraggio di cambiare le cose....
Per Lorena e Adele, d'altra parte, quei giorni furono importanti
perché si tolsero definitivamente il peso, ammesso che lo avessero
mai avvertito, di quello che mi facevano passare. Da quei giorni,
loro fanno tutto quello che vogliono e come vogliono e non mostrano
nessun pentimento, nessun senso di colpa; niente, come se tutto
quello che combinano fosse la cosa più normale e giusta del mondo!!!
Mi sa che aveva ragione quel porco muratore pugliese, che possa
morire oggi stesso, quando mi disse che Lorena e Adele sono unite
proprio dal loro essere stronze e profondamente troie. Si sono
trovate.
E la loro fortuna è che hanno trovato anche me, un uomo che ha il
difetto di essere uno smidollato senza limiti e completamente
innamorato della "propria" fidanzata.
Comunque sia, finito lo sfogo, veniamo ai fatti.
E' complicato riassumere giorno per giorno, anche perché non
posso ricordare ogni dettaglio della mia schifosissima vita, ma ci
sono episodi che ricordo bene e che danno il senso di quello che
voglio dire.
Riguardo Lorena, posso dire che dopo che lo spagnolo andò via,
tornò ad essere come prima. Solo che ormai, non si faceva scrupoli a
messaggiare in mia presenza con lo spagnolo stesso, non si curavav
minimamente di chiedere la mia opinione su qualunque cosa, insomma
aveva preso consapevolezza del suo ruolo e della sua superiorità. Da
quei giorni decide sempre tutto lei e a me a stento mi informa. Per
lei è normale dirmi "fammi trovare la cena pronta" o
"domani pulisci il bagno" o cose simili. E' lei che decide
se uscire, cosa fare, dove andare, con chi vederci e tutto il resto.
Non mi chiede se puà uscire, se può fare tardi se può vestirsi in
modo sexy e se mi vanno bene le compagnie che frequenta. Al massimo
mi manda un sms per informarmi se fa tardi o se non torna.
Facciamo l'amore solo quando lei ne ha voglia e solo nel modo che
dice lei: vale a dire in modo tradizionale e senza sussulti vari; non
mi è concesso nulla di nulla se non il minimo sindacale.
Pretende sempre il massimo rispetto e, invece, lei si comporta con
prepotenza. Continua a dirmi che mi ama e che non vuole lasciarmi; mi
dice che mi vuole sposare ma che se voglio stare con lei questa è la
vita che mi aspetta.
Ci sono anche momenti belli, teneri e apparentemente normali. Ma
non del tutto. Capita, ad esempio, che restiamo a sera a casa a
guardare la TV e ci abbracciamo, ci coccoliamo e parliamo di noi e
del nostro futuro. Ma succede anche che, durante questi momenti,
Lorena mi dica "Amore mettiti per terra e massaggiami i piedi
che mi rilassa". Io lo faccio perché piace anche a me farlo, ma
la cosa strana è che non viene fatto con normalità ma c'è sempre
una forma di volontà di sottomettermi in ogni cosa che fa.
Succede spesso che torniamo a casa la sera, stanchi di una
giornata di lavoro e lei si mette sul divano a messaggiare e io devo
mettermi a preparare la cena per poi sparecchiare e lavare i piatti.
Lo fa anche lei a volte, ma la maggior parte delle volte lo faccio
io.
Succede che, nei giorni che non c'è il rientro, io sono a casa di
pomeriggio e devo, quindi, pulire casa, fare la spesa e il bucato. E
mentre io faccio il casalingo lei va in palestra con Adele o esce a
comprare vestiti.
Lei guadagna più di me e me lo rinfaccia sempre quando dobbiamo
comprare qualcosa. Ma poi anche nei modi di fare è sempre votata al
comando: se andiamo in un negozio, è lei che mi dice se una cosa la
devo comprare o meno; è lei che paga alla cassa. Praticamente sembra
lei il maschio. Anche i commessi, quando mi provo un vestito,
chiedono a lei se va bene o no. Si vede subito che comanda lei e che
io non conto nulla.
Mi parla, poi, tranquillamente, di altri uomini. Capita, a volte,
di sentirle fare discorsi su quanto la incuriosisce questo o quello o
sentirla fantasticare su "cosa ci farei con quello", "ti
piacerebbe se quel ragazzo ti facesse ancora più cornuto?" ...
e cose così.
Se poi io protesto per questi discorsi, la risposta è bella e
pronta "Lo sai che hai le corna sulla testa e mi pare che li
porti abbastanza bene, quindi se devi fare il cornuto, amore mio,
fallo bene"!!!
Tutte queste cose, in fondo, sono sempre stati presenti nel nostro
rapporto; voglio dire, lei è sempre stata snob e autoritaria ma dopo
tutto quello che era successo, la sua natura è venuta fuori del
tutto e sono venuti a mancare i freni inibitori.
Prima, lei si imponeva con i ragionamenti, adesso se vuole una
cosa mi dice "Ho deciso, fallo e basta" o "non
rompere, ubbidisci". Ormai è così che mi parla.
Non credo sia sadismo o perversione la sua. Sono profondamente
convinto che sia solo carattere. Lei è autoritaria, presuntuosa ed
esigente. Il discorso è che lo è sempre stata così, solo che ora
si sente libera di esserlo completamente ed in modo esasperato con
me.
Diverso è il discorso per Adele. Per lei credo sia perversione.
Nel senso che mia cugina Adele, io credo, si diverta e viva come un
gioco perverso il trattarmi da sguattero. E' come se lei recitasse
una parte che la diverte ma che non è la sua vera natura.
E' questa la differenza fra Adele e Lorena: Lorena è, nell'animo,
profondamente autoritaria e così si comporta nella vita di tutti i
giorni; Adele è, cattiva e perversa e si diverte a umiliarmi per
gioco, lei non è autoritaria, lei lo fa per divertirsi.
A Lorena, ovviamente, sta bene che Adele mi umili in continuazione
ed anche in sua presenza. Lorema mi ha detto che "Non devo fare
piagnistei su questa storia e che non vuole lamentele". Mi ha
detto di ubbidire ai capricci di Adele perché lei mi ha sempre
aiutato e difeso all'esterno e che, solo per questo, le devo
gratitudine e rispetto. Mi ha detto di sopportare le sue voglie e i
suoi eccessi. Mi ha detto di starmene zitto e non contrariarla. Mi ha
detto anche che mi devo comportare nello stesso identico modo con mia
zia e mostrare devozione ad una donna che mi ha trattato come un
figlio.
Dicevo di Adele; su di lei posso raccontare alcuni episodi che
rendono bene l'idea del rapporto che si è istaurato.
La sera che la rividi, dopo un po' di tempo, tanto per fare un
esempio, lei riprese da dove aveva lasciato, togliendomi ogni
speranza.
Arrivò nel pomeriggio tardi, andai ad aprire e lei entrò senza
salutarmi, dirigendosi subito da Lorena e abbracciandola con
felicità. Si salutarono con molto calore, dato che non si vedevano
da un po' e si misero sedute in divano. Adele mi chiamò e mi disse,
con tono di comando, di avvicinarmi.
Adele - Cuginetto del mio cuore, come stai? E' tanto che non ci
vediamo!!! Allora, non si saluta la cuginetta??
IO - ciao Adele!
Adele - Oh oh......ma come? hai già dimenticato le buone
maniere??? Forza, mettiti in ginocchio e puliscimi le scarpe!
Sbrigati!
Lorena - Si, dai, puliscile le scarpe e poi massaggiaci i piedi!
Adele - Ma che fai? Cominci senza dire niente?
Adele - Allora cuginetto, hai la memoria corta o sei solo scemo?
Come ti devi rivolgere a me?
IO - Mi scusi Adele.
Adele - Bravo, ora puliscimi le scarpe con la lingua. E senti una
cosa, così ci chiariamo. Quando siamo da solo, o c'è Lorena, tu ti
devi sempre comportare come uno sguattero, hai capito? Non c'è
bisogno che ti dica niente, tu devi sempre fare il mio servo. Caso
mai io volessi che tu ti comporti normalmente te lo dico io,
altrimenti, tu devi essere sguattero ogni momento? Ci siamo capiti
vero??
IO - Si Adele. Posso fare una domanda?
Adele - Parla.
IO - Sarà così anche in presenza di altre persone?
Adele - NO, solo quando siamo noi.
Lorena - Non vorrai mica che ci prendano per deviate? Sei proprio
stupido tesoro mio!!! Non fare più domande come questa, rifletti
prima di parlare.
Pulli le scarpe di Adele; poi massaggiai e baciai i piedi di
entrambe e, per tutta la sera, feci il loro cameriere. Prendevo
questo, prendevo quello, tornavo a baciare i loro piedi, ho preparato
la cena, ho apparecchiato, sparecchiato e lavato i piatti. Loro
intanto parlavano tranquille e si rilassavano mentre io mi facevo in
quattro per accontentare ogni loro capriccio e desiderio.
Da quella sera è stato sempre così: ogni volta che Adele viene a
casa nostra, io la devo salutare mettendomi in ginocchio davanti a
lei e dandole due bacini sulla punta delle sue scarpe; vado quasi
sempre io a fare le commissioni per lei; la accompagno a fare
shopping e la aspetto sempre in macchina; mi devo rivolgere dandole
sempre del lei e non devo farla arrabbiare mai, altrimenti mi insulta
e mi fa pulire con la lingua le suole delle sue scarpe. Adele
adora umiliarmi e trattarmi in questo modo e si diverte da morire a
farmi sentire una merda. Molto spesso mi usa come poggia piedi o come
poggia scarpe e, mentre lo fa, con molta tranquillità dice a Lorena
che è stata fortunata a trovarsi un fidanzato tannto ubbidiente e
cornuto. Lorena annuisce e le risponde che mi ama per questo e che
senza di me non potrebbe stare......
Quando le sento parlare in questo modo mi sembrano due pazze,
troie e stronze. In realtà loro sono soltanto due ragazze che hanno
trovato un giocattolo con cui divertirsi: la vera merda sono solo io.
Comunque, il fatto vero è che ormai sono lo schiavo di mia cugina
e il cornuto di Lorena, e questo a tempo pieno; senza più
interruzioni.
Ecco perché dico e ripeto che la mia vita, quella che anche io
con il mio essere smidollato ho contribuito a creare, fa
completamente schifo.
C'è dell'altro e riguarda mia zia. A quel tempo non sapevo di
preciso cosa le avessero raccontato e quanto lei sapesse di tutto ciò
che succedeva a casa mia con Lorena e sua figlia. Il fatto è che
anche davanti a lei Lorena e Adele, pur contenendosi, mi trattavano
con assoluta superiorità, dandomi ordini invece di chiedere le cose.
A casa di mia zia era tutto un "Fai questo", "Fai
quello", "Portaci da bere e sbrigati", "esci a
comprare il pane" e cose simili. Mancanza assoluta di rispetto e
tatto: mi trattavano anche in sua presenza da sguattero.
Molto presto anche mia zia iniziò a fare lo stesso. Certo per lei
era assolutamente facile e naturale, visto che nella vita è proprio
così, vale a dire una superba, stronza, convinta signora che crede
di essere la donna migliore del mondo.
Devo precisare che, fortunatamente, si sono sempre astenute di
comportarsi così in quelle rare volte che mio zio era presente.
La situazione, di base, era quelle che ho fin qui descritto se non
per il fatto che più passavano i giorni e più vedevo che Lorena era
nervosa tanto così una sera mi decisi a chiederle cosa non andasse.
Lei mi rispose che era tutto ok fra noi e che non aveva nulla con
me e anche che, adesso che le cose erano finalmente ben chiare, lei
si sentiva libera ed era serena di vivere la sua personalità senza
dovessi limitare e poter comandare come è giusto che sia.
Mi disse che, da questo punto di vista era soddisfatta come era
anche felice del rapporto con me, ma mi confidò che solo sentiva la
mancanza di quella sensazione di brivido e adrenalina che le deriva
dall'avere, nella sua vita, un “vero maschio”.
Mi disse che avrebbe voluto un uomo che le facesse sentire una
vera femmina ed una donna che le desse quella scarica che tanto la
faceva sentire allegra e stare bene.
Mi disse di non preoccuparmi e che lei non lo stava cercando
poiché lei non è una tipa che si da al primo che capita e che
avrebbe aspettato di trovare la persona giusta che servisse ad
appagare le sue voglie e i suoi desideri e che fosse in grado di
comprendere e gestire anche il discorso della mia presenza.
In sostanza la mia donna mi stava dicendo che non vedeva l'ora di
trovarsi un bel maschio da cui farsi sbattere e che sapesse anche
farmi ancora più cornuto; vi ripeto, ormai era questo il modo con
cui Lorena mi parlava e che considerava assolutamente normale.
Durò così per quasi due mesi, fino, credo alla fine del maggio
scorso, quando Andrea entrò nelle nostre vite. E' questo il nome del
quinto (ed attuale) maschio di Lorena. E' lui che, in quasi 4 mesi e
mezzo, è diventato il padrone delle nostre vite e della mia dignità.
E' lui che comanda su tutto e tutti ed è sempre lui che si è
impossessato di ogni cosa, riuscendo in pochissimo tempo a stabilire
benissimo le dinamiche di tutto.
Da quando l'abbiamo conosciuto, ha dato stabilità a tutto
rendendo stabile la situazione non solo con me e con Lorena ma anche
con Adele e, in parte, pure con mia zia.
Quando dico situazione stabile, però, non voglio dire che da
quattro mesi e mezzo le cose sono sempre uguali, anzi.
E' stato sempre un crescendo, volta per volta, di umiliazioni e
perversioni; voglio dire, invece, che lui è riuscito, con il suo
modo di fare e con la presa che ha su tutti, ad imporre regole e
comportamenti che sono, ormai, perfettamente definiti.
Sono sicuro, comunque, che le mie parole diventeranno più chiare
man mano che racconterò la storia di Andrea, da come è cominciata
sino ad arrivare ad oggi.
Adesso non so se scrivere subito le regole che si sono stabilite a
casa mia o iniziare la storia di Andrea raccontando ciò che è
avvenuto e che continua ad avvenire, passo dopo passo.
Accetto consigli su questo.
N.L.
Arrivato a questo punto del tuo blog (ho saltato però le avventure successive ad Antonio perchè non mi interessano nel dettaglio) credo che sicuramente si possa definire Lorena non autoritaria ma di carattere DOMINANTE. Ancora non mi è chiara la dinamica del vostro rapporto: lei ha ben chiaro ciò che vuole... tu ti lasci troppo portare dalla situazione e non capisco se sia perchè non hai la forza di uscirne o se sotto sotto tutto questo ti possa anche piacere (visto la reazione al mettere lo smalto - per fare un esempio). Certo è che in tutti i rapporti D/s bisogna essere CONSENSUALI. Tu a Lorena stai facendo credere di esserlo, che ti va bene ma non è così. Pensaci...
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