"Amico"... amico che se la scopa...amico che la coccola....amico con cui passa il tempo, con cui si fa i weekend... amico del cazzo mi verrebbe da dire.
Certe volte, poi, si spinge a dire "non esasperare il mio amante con le tue paranoie..." e da ultimo, "non rompere le scatole al mio uomo".... tutte belle frasi che mi sento dire.
In effetti, con questo nuovo arrivo le cose sono ben diverse da quelle già vissute. In verità, non penso cambieranno le modalità concrete in cui avvengono le cose, quello che noto essere diverso è la sostanza. E la cosa mi spiazza. Solo che, ormai, affronto la cosa con molta più consapevolezza rispetto a prima. Se quello che sta accadendo oggi fosse accaduto prima, non so se avrei retto.
Retto, non nel senso di sopportare, ma nel senso di riuscire a non crollare del tutto emotivamente.
Ma cerco di andare con ordine, altrimenti non riesco a spiegare nulla.
La vera ripresa di Lorena (vera nel senso che io percepivo un ritorno della sua serenità) è coincisa con l'aumentare delle sue uscite in solitaria.
E allora mi sono chiesto "esce perché sta meglio" o "sta meglio perché esce". La risposta era la seconda alternativa. Ciò equivale a dire, Lorena ha iniziato a frequentare un nuovo ragazzo; questo ragazzo le sta dando quello di cui aveva bisogno; questa situazione la sta facendo stare molto meglio.
Io per qualche giorno non ho detto nulla, limitandomi ad osservare, anche per cercare di capire in profondità (e lo ammetto, per non contrariarla).
Una sera però, non ho più resistito. Lei aveva passato il pomeriggio di buon umore ed era stata praticamente sempre con il cell. in mano. Verso le 19,00, si chiude in bagno e comincia a sistemarsi. Fra l'altro, si è chiusa a chiave dentro, non permettendomi di entrare (ho bussato tre volte almeno).
Alla fine esce, va in camera da letto e si prepara per uscire. Il risultato fu più o meno di questo tipo, anche se Lorena aveva una camicetta bianca sotto:
(NON E' LORENA!
IMMAGINE PRESA DA INTERNET SOLO PER MOSTRARE IL VESTITO)
A me risevò solo pochissime parole: "stasera esco, non mi aspettare. Bacio".
Io avrei voluto fermarla, chiederle dove stesse andando, con chi si dovesse vedere, cosa stesse andando a fare.... ma rimasi zitto. Credo che nemmeno la salutai, né lei mi disse altro.
In cuor mio sapevo già tutto. Stava accadendo quello che avevo già vissuto, quello che già conoscevo.
La dinamica degli avvenimenti mi era tristemente e dolorosamente nota.
Provai ad andare a letto e a dormire ma non ci riuscii. Perciò decisi di mettermi sul divano a guardare la TV. In realtà, immediatamente mi misi a pensare. Credetemi, non ho acceso nemmeno la Tv! Sono rimasto li, sul divano, circa 6 ore a distruggermi il cervello, a pensare a soluzioni, ad esplorare paure ed ansie. Fermo, come un povero coglione.
Lorena rientrò a casa verso le 4 di notte e, trovandomi li sul divano ancora sveglio e con la faccia distrutta, pensò bene di arrabbiarsi e rimproverarmi!!
Lorena - Ti avevo detto di non aspettarmi mi pare! Che cavolo ci fai come un imbecille ancora sveglio li come un cadavere? Vai a dormire!
IO - senti ma ora non posso nemmeno decidere quando andare a letto? Devo dormire a comando?
Lorena - Hai ragione! Io lo dicevo per te. Fai come credi.
IO - Ma rincari pure la dose? Guarda che se sono sveglio e sembro un cadavere è colpa tua, lo sai vero?
Lorena - NO! La colpa è tua. Tu sai che con me funziona così. Da anni. Perciò non capisco proprio questo tuo atteggiamento adesso. Cos'è ti pesano le corna ora? Non le sopporti più?
IO - Ma......
Lorena - Ma nulla! Ormai avresti dovuto imparare a gestire! Senti Nicola, non posso più stare dietro di te che dopo anni ancora ragioni come fosse la prima volta! Ora decidi. Se ci riesci, smettila e ricomincia a vivere normalmente. Altrimenti sai bene cosa devi fare. Io vado a letto.
IO - Ricomincio a vivere?
Lorena - Si lo sai! Cosa credi che non me ne sia accorta da quando hai capito che ho un nuovo amante non dormi, non parli e non mangi!
IO - Si....
Lorena - Allora? Cosa pensi che vedendoti così io diventi la fidanzatina fedele e abbandoni tutto? Te lo sogni!!! Questa conversazione è vecchia! Trita e ritrita. Non intendo intraprenderla e proseguirla oltre. Le decisioni le abbiamo prese tempo fa. I rimedi li conosci bene. Io non ti obbligo a seguirmi. Ma se mi segui ti obbligo a seguirmi alle mie condizioni. Ora basta. Non voglio che mi rovini oltre la serata.
La serata finì con queste parole di granito. Lei andò a letto e io la seguii pochi minuti dopo.
L'indomani mattina, ci svegliammo molto tardi tanto era domenica. Appena Lorena si rese conto che anche io ero sveglio non attese nemmeno un secondo e cominciò a parlare.
Lorena - Nicola, ho conosciuto un ragazzo. Ci siamo frequentati per un po' e poi siamo finiti a letto. Gli ho parlato di noi, Gli ho raccontato del nostro rapporto e lui ha capito. Non si è tirato indietro. Anzi, si è molto incuriosito e, devo dire, quasi appassionato.
IO - Perché gli hai raccontato tutto subito?
Lorena- Giustissima domanda! Perché non voglio stress. Perché non voglio nasconderti, perché ho bisogno di tranquillità per cui non mi andava di ordire trame varie....
IO - che significa che non vuoi nascondermi? Perché?
Lorena - Perché tu sei il mio fidanzato. Chi non ti accetta o mira a soppiantarti non è il ben venuto nella mia vita.
IO - Hai fissato dei paletti con lui?
Lorena- Uno solo. Gli ho ben spiegato che non ci sarà mai amore fra me e lui. Che io sono già innamorata e che non cerco un fidanzato....
IO - E lui cosa ti ha risposto?
Lorena - Che nemmeno lui è tipo da fidanzatina.
IO - Cioè gli interessa solo scoparti!
Lorena- A parte che devi imparare a moderare il linguaggio... comunque si. Principalmente si.
IO - In che senso principalmente?
Lorena - Allora, questa è la cosa principale che volevo dirti. Vedi, tra di noi c'è molto feeling. E' nato subito un profondissimo rispetto, sento empatia, piacevolezza a stare assieme; dialogare con lui è piacevolissimo; abbiamo interessi comuni, cultura elevata entrambi, troviamo piacevoli le stesse cose. Stare assieme è molto bello. Non ti nego che è probabile che fra noi si consolidi un rapporto di grande amicizia e intimità.
IO - che manca perciò?
Lorena- L'amore. quello è per te.
IO - devo chiederti ancora una cosa: ma perché gli hai detto tutto di noi così presto? Non hai pensato che se poi lui non accettava rimaneva a conoscenza di cose nostre intime che magari poteva andare a raccontare in giro con rischi enormi miei e tuoi???
Lorena - La domanda ci sta tutta. Allora, non sono stata del tutto sincera con te. Questo ragazzo, noi lo conosciamo da tempo. Non so se ricordi ma è uno degli amici di Adele. Ci siamo usciti assieme due o tre volte. E' quel ragazzo con cui ho passato le serate a parlare....Una sera mi hai anche fatto una scenata di gelosia perché stavo sempre e solo con lui....
IO - Ma è successo anni fa! Non ricordo chiaramente.
Lorena- E' quello che disse di essere medico....ricordi?
IO - vagamente.
Lorena - Comunque è lui. Se ti ricordi in quel periodo io avevo la storia con Andrea. Ecco io sono certa che questo ragazzo lo avesse capito. In sostanza gli ho raccontato tutto subito anche perché credo che lui già se lo immaginasse. Ed in ogni caso, mi fido di lui.
IO - Ma è quello che avevi denominato l'uomo dei sogni??????????????????????????????????
Lorena- Si. Però è divertente che fra tutte le cose ti sei ricordato proprio questa!!!
E' lui. Credo abbia un anno meno di te, ripeto è medico chirurgo, benestante. Colto, simpatico, gentile, ha una fantasia infinita, è davvero splendido. Ci sa fare. In tutto e per tutto.
IO - Ma aspetta, gli hai raccontato di tutti i tuoi amanti? Cioè lui sa tutto?
Lorena - No No.... quando dico tutto intendo dire che lui sa che sono fidanzata e che il mio ragazzo sa ed accetta che io abbia anche un altro uomo nella mia vita. E che inoltre lui non deve preoccuparsi di te in quanto tu sai stare al tuo posto.
IO - e cosa pensa lui di me ora?
Lorena- ha ipotizzato il fatto che a te piaccia questa tua condizione e che ti eccita viverla.
IO - e tu che hai risposto?
Lorena - che non è assolutamente vero che ti eccita e che ti piace ma è solo che il tuo amore per me è più forte della sofferenza che provi nel gestire i miei tradimenti.
IO - e lui?
Lorena- ha replicato dicendo che sei un gran cornuto.
IO - e tu?
Lorena - Non posso certo negare che tu sia un cornuto....
IO - Non hai detto niente?
Lorena- Si che ho detto qualcosa!!! Tranquillo. Gli ho detto di non dirmi mai di lasciarti perché sarebbero le ultime parole che gli consentirei di rivolgermi. Gli ho spiegato bene che tu non uscirai mai dalla mia vita e che il mio futuro è con te e con nessun altro. Stai tranquillo.
IO - E di te cosa pensa secondo te?
Lorena - Stando alle sue parole, che sono una donna in gamba, forte sicura di se, magnetica, affascinate, superiore.... Lui usa sempre questa parola......superiore.....
IO - e basta?
Lorena- se intendi dire che pensa di me che sono una troia...bhè.....può anche starci. Sarebbe inevitabile. Ma tranquillo. Sapremo domare la sua esuberanza. Resto comunque una donna che tradisce a viso aperto per cui non si può pretendere più del dovuto.... ma fa parte del gioco.
IO - Ma come lo hai ripescato questo tizio dopo tutto questo tempo?
Lorena - In realtà qualche messaggio ce lo siamo sempre scambiati.... ci siamo tenuti in contatto per tutto il tempo nel corso degli anni. Cose di poco conto, ma non ci siamo mai persi completamente. Poi con Adele abbiamo sempre fantasticato su questo ragazzo.... In fondo era l'uomo dei sogni no? Anche lei lo trova super affascinante.... mi ha detto mille volte che se non si fosse innamorata di Andrea ci avrebbe provato fino allo spasimo. Un pomeriggio proprio Chattando con tua cugina Adele lei mi ha spinto a chiamarlo, dicendomi che era ora di uscire di nuovo e che di meglio sulla piazza non si poteva trovare. Abbiamo riso pensando a quanto fosse bono e magari bravo e dopo aver riso e scherzato mi sono determinata a chiamarlo. E' bastato uno squillo e lui si è subito fiondato, iniziando un elegantissimo e signorile corteggiamento. E' bastato poco per scoprirci presi l'uno dall'altra ed in completa sintonia. Tutto è stato veramente bellissimo.
IO - Quindi Adele sa tutto?
Lorena- Si, anzi ora le dico che ti ho messo al corrente della cosa.
A quel punto, scrisse a Adele con il cell. Dopo 5 minuti massimo mi arrivò un messaggio di Adele
IO - Adele mi ha appena scritto
Lorena - Ma dai!!!!! Da non credere!!!! Dai leggi il messaggio ad alta voce!
Il messaggio chilometrico era questo: (lo trascrivo letteralmente)
"Caro cuginetto, come stai? Ho saputo che Lorena ti ha detto che adesso frequenta un nuovo ragazzo. Sappi che è fantastico e che ce ne vorrebbero 3 di te per fare uno di lui. Perciò vedi di non fare casini e comportati bene come sai fare tu e non rovinare questa cosa a Lorena. Sai che non è stata bene per via di quella tragedia, quindi adesso si merita un po' di felicità! Questo ragazzo è il massimo e penso che potrà farla stare bene. A lei piace tanto quindi vedi di non rompere le scatole!!!! Se le vuoi bene stalle accanto e sostienila. Un grosso abbraccio, noi scendiamo questa estate, non vedo l'ora di rivederti e abbracciarti cuginetto mio, smack!".
Lorena- ahahahaha è sempre uguale! Comunque carina e dolce......
IO - boh.... aspetta ha scritto ancora
Lorena - leggi leggi....
nel secondo messaggio c'era allegata una foto del cazzo di Andrea in bella mostra ed in completa erezione, con questa didascalia "P.S. ti saluta anche Andrea. Dice che gli mancano i tempi quando lo accompagnavi in bagno per fargli fare pipì e poi gli asciugavi il pisello".
Lorena rise parecchio sentendo quelle parole e volle vedere anche la foto. Io colsi l'occasione per continuare a fare domande.
IO - Quando dici che ci sa fare cosa intendi?
Lorena - Parli del sesso tu?
IO - Si
Lorena- Premesso che ci sa fare era riferito a tutto e non solo al sesso. E' veramente un uomo fantastico, ma se ti interessa il lato sessuale, non ho problemi a dirti che il sesso con lui è stato il più bello di tutta la mia vita.
A quelle parole, io non ho più saputo reagire e la mia voglia di sapere scomparve. Con una scusa mi alzai, andai in bagno. Ero morto. Uscito da bagno Lorena stava già sistemando casa. Io mi misi la tuta e uscii. Tornai ora di pranzo. Mangiammo, quasi in silenzio e poi tornammo a letto. Io mi addormentai, credo per evitare di pensare. Ora so perché, ma in quel momento non me ne rendevo perfettamente conto.
Pomeriggio trascorso in monotonia domenicale fintanto che Lorena non mi disse: "sta venendo qui. E' giusto che tu lo conosca. Vado a sistemarmi, non voglio farmi trovare in disordine".
Si sitemò con jeans a vita bassa, scarpe nere con tacco 13 con un po' di zeppa ed una maglia verde acqua con colletto a barca che le lasciavano scoperte le spalle. Capelli sciolti lungo le spalle, un filo leggerissimo di trucco quasi impercettibile, orecchini piccoli ed eleganti, e niente fronzoli.
A me disse che potevo presentarmi come avessi voluto ma che sarebbe stato meno imbarazzante per me farmi vedere disordinato o trasandato. Me lo diede come consiglio, ma io lo percepii per quello che era: un ordine ben preciso di sistemarmi.
Da automa quale sono, mi andai a cambiare. Io e Lorena fummo pronti quasi contemporaneamente.
Io mi misi a guardare la TV e Lorena a giocherellare con il telefono. All'ora da loro programmata lui suonò alla porta: la puntualità è il suo forte!
Andò ad aprire Lorena; si salutarono normalmente, senza la ben che minima effusione o segno di complicità. Lei lo fece accomodare in salotto, ci presentò in maniera standard: "Lui è Salvo; lui è il mio fidanzato Nicola". Allora ci accomodammo e si iniziò a parlare. Sembrava una situazione normalissima: una coppia normale che riceve un ospite a casa per parlare. Tutto qui. Solo che io dentro stavo in un modo terribile. Perché già sapevo. Già conoscevo. E sapevo cosa da li a poco sarebbe emerso e come sarebbe continuato. Era solo una farsa ben tipica, una situazione già vissuta ma che, comunque, ogni volta deve essere rivissuta.
Per diverso tempo, dicevo la situazione restò normale. Le uniche particolarità furono che, per la maggior parte del tempo la conversazione fu a due Fra Lorena e lui, con me che ascoltavo e rimanevo zitto e che, di tanto in tanto, Lorena mi dava ordini e compiti che io prontamente eseguii (cose che di solito fa la donna o anche l'uomo ma senza che la donna li ordini); mi riferisco a cose tipo: "Nicola vai a preparare i caffè...." oppure "Nicola appendi la giacca di Salvo". Insomma tutto normale, ma facendo sempre ben intuire che lei comandava su di me.
Le parti di conversazione cui presi parte anche io riguardarono essenzialmente il dirci reciprocamente dei nostri lavori, hobby e minchiate varie: i soliti convenevoli. Le parti del discorso sulla società, la politica, il lavoro universitario o da chirurgo, e gli argomenti di più ampio respiro, mi videro, invece, solo ascoltatore passivo. E loro due non si preoccuparono affatto che per lunghi tratti io fossi tagliato fuori dalla discussione, anzi. Sembrava quasi che lo reputassero normale pensando che io non fossi all'altezza di fare certi discorsi, essendo più stupido e ignorante di loro.
In tutti gli altri casi sarebbe stata maleducazione feroce questa; nel nostro caso era qualcosa di diverso. Vale a dire il senso di superiorità che un maschio naturalmente prova verso uno cui gli si scopa la donna in faccia senza problemi o il senso di superiorità che si prova ad avere un fidanzato completamente sottomesso.
D'altra parte io ho acconsentito a tutto questo (perché la possibilità di non accettarlo io ce l'ho) per cui lamentarmene, ormai, sarebbe solo da idiota.
Tornando ai fatti, ricordo che ad un certo punto la situazione mutò, essendo arrivato il momento, secondo Lorena, di affrontare il vero argomento principale dell'incontro.
Da automa quale sono, mi andai a cambiare. Io e Lorena fummo pronti quasi contemporaneamente.
Io mi misi a guardare la TV e Lorena a giocherellare con il telefono. All'ora da loro programmata lui suonò alla porta: la puntualità è il suo forte!
Andò ad aprire Lorena; si salutarono normalmente, senza la ben che minima effusione o segno di complicità. Lei lo fece accomodare in salotto, ci presentò in maniera standard: "Lui è Salvo; lui è il mio fidanzato Nicola". Allora ci accomodammo e si iniziò a parlare. Sembrava una situazione normalissima: una coppia normale che riceve un ospite a casa per parlare. Tutto qui. Solo che io dentro stavo in un modo terribile. Perché già sapevo. Già conoscevo. E sapevo cosa da li a poco sarebbe emerso e come sarebbe continuato. Era solo una farsa ben tipica, una situazione già vissuta ma che, comunque, ogni volta deve essere rivissuta.
Per diverso tempo, dicevo la situazione restò normale. Le uniche particolarità furono che, per la maggior parte del tempo la conversazione fu a due Fra Lorena e lui, con me che ascoltavo e rimanevo zitto e che, di tanto in tanto, Lorena mi dava ordini e compiti che io prontamente eseguii (cose che di solito fa la donna o anche l'uomo ma senza che la donna li ordini); mi riferisco a cose tipo: "Nicola vai a preparare i caffè...." oppure "Nicola appendi la giacca di Salvo". Insomma tutto normale, ma facendo sempre ben intuire che lei comandava su di me.
Le parti di conversazione cui presi parte anche io riguardarono essenzialmente il dirci reciprocamente dei nostri lavori, hobby e minchiate varie: i soliti convenevoli. Le parti del discorso sulla società, la politica, il lavoro universitario o da chirurgo, e gli argomenti di più ampio respiro, mi videro, invece, solo ascoltatore passivo. E loro due non si preoccuparono affatto che per lunghi tratti io fossi tagliato fuori dalla discussione, anzi. Sembrava quasi che lo reputassero normale pensando che io non fossi all'altezza di fare certi discorsi, essendo più stupido e ignorante di loro.
In tutti gli altri casi sarebbe stata maleducazione feroce questa; nel nostro caso era qualcosa di diverso. Vale a dire il senso di superiorità che un maschio naturalmente prova verso uno cui gli si scopa la donna in faccia senza problemi o il senso di superiorità che si prova ad avere un fidanzato completamente sottomesso.
D'altra parte io ho acconsentito a tutto questo (perché la possibilità di non accettarlo io ce l'ho) per cui lamentarmene, ormai, sarebbe solo da idiota.
Tornando ai fatti, ricordo che ad un certo punto la situazione mutò, essendo arrivato il momento, secondo Lorena, di affrontare il vero argomento principale dell'incontro.
Lorena, in una pausa di silenzio, mise una mano sulla gamba i questo ragazzo, mi guardò e disse
Lorena - allora Nicola, adesso hai conosciuto Salvo. Che ne pensi? Hai visto che persona è... Allora faccio bene a volerlo a casa nostra?
IO - ma cosa vuoi che ti risponda, scusa? Vuoi a mia benedizione per caso?
Lorena - no, non arrivo a tanto. A me basta solo che tu lo sappia e che ci conviva.
Salvo - quindi è ufficiale? Abbiamo appena detto in faccia al tuo ragazzo che noi due abbiamo una relazione! Che strana sensazione.....non avrei mai immaginato di provarla....davvero intrigante!!! Vediamo che sensazioni derivano da tutto il resto....
Detto questo le si avvicinò e la baciò in bocca. Lorena accettò il bacio e si scambiarono così un profondo ed intenso bacio con la lingua di fronte a me. Lui la cinse delicatamente e Lorena si sciolse fra le sue braccia, assumendo quelle posizioni tipiche di una donna fra le braccia di un uomo che la protegge e soddisfa.
Si baciarono fintanto che lui, sempre tenendola abbracciata, non mi disse:"quello che sta accadendo è certamente affascinante e se possibile mi rende Lorena ancora più desiderabile....ma bisogna andare per gradi credo.... perciò adesso Nicola lasciaci da soli. Esci di casa. Non voglio continuare davanti a te e non ho nessuna possibilità di fermarmi perché la mia voglia di Lorena non è più contenibile".
Lorena sentendo queste parole, si limitò a dirmi "Nicola vattene. Ti chiamo io quando puoi rientrare".
Io andai via velocemente. Uscii e andai in ufficio, tanto era chiuso e avrei potuto restare solo.
Vi evito i soliti e marci discorsi sui miei pensieri che ormai, penso, vi siano tristemente noti.
L'unica nota diversa rispetto al solito che mi sento di dire è che stavolta, a tutti gli altri pensieri, si aggiungeva la paura che quello che stava iniziando sarebbe finito molto peggio delle altre volte...in tutti i sensi.
Comunque, dopo quasi due ore mi arriva un sms con il quale Lorena mi scriveva "torna a casa".
Presi la macchina e tornai a casa. Salvo era ancora a casa e la cosa mi turbò parecchio perché mi ero convinto che non o avrei trovato. Fatto sta che erano entrambi vestiti come li avevo lasciati, salvo avere i vestiti meno ordinati, così come i capelli e Lorena il trucco: si capiva benissimo che lo avevano fatto.
Slavo appena mi vide mi disse che mi voleva parlare e mi chiese di accomodarmi.
Salvo - allora, ci stai?
Io - che vorresti dire?
Salvo - certo..... sai che io ho una relazione anche sessuale con la tua ragazza; sai che abbiamo appena fatto sesso; ti ho cacciato da casa tua e tu hai obbedito.... mi sembra chiaro! Accetti di essere cornuto e che sia io l'amante della tua ragazza?
IO - queste sono cose fra me e Lorena che non ti riguardano credo... e se me o faccio andare bene o meno devo dirlo solo a lei e non a te...e ammesso che lo facessi lo fare solo per lei e non certo per te!
Salvo - a me non interessa per chi lo fai e nemmeno quello come tu ti gestisci con lei. Come dici tu, non sono affari miei. A me interessa che le cose si facciano nel modo giusto per il MIO interesse. Io non voglio dovermi guardare da te né pensare che tu possa sporcare la mia reputazione. Perciò se pensi di poter sopportare le corna che ti metterò in testa bene, altrimenti dimmelo. Non ho intenzione di sopportare paranoie, discorsi di ogni genere con te, o pensare che tu possa andare a spifferare a chicchessia quello che avviene qua.
IO - mi sta sembrando assurdo sentirti dire certe cose, credimi!
Salvo - ho capito. Accetti. Da come parli si vede in maniera solare che cornuto sei e cornuto rimani. E che sei anche un bravo ragazzo ed onesto e sincero. Ha ragione Lorena. Mi basta questo. Ma sappi amico mio, che io mi spingerò fin dove Lorena mi permetterà di arrivare, e non avrò perciò nessuna remora nel comportarmi. Mi dispiace un po' per te, ma la colpa di quello che accade non è e non sarà certo mia. E' di Lorena che è così e tua che accetti. Perciò caro mio non chiedermi sconti, perché non sono dovuti. Detto questo, mi auguro ci sia sempre cordialità fra di noi. In fondo abbiamo una donna in comune..... Ora ti evito l'imbarazzo di restare qui a parlare con me....vai pure a fare quello che vuoi.
Finì di parlare mentre entrava Lorena nel tinello.
Seppi la mattina seguente che Lorena aveva ascoltato tutto, infatti poi mi disse: "ho sentito il discorsetto che ti ha fatto Salvo; mi è parso equilibrato e ragionevole. hai fatto bene a non replicare e a chinare il capo. Sono contenta del tuo comportamento. Non posso pretendere oltre da te, sarebbe troppo. Comunque, sii calmo e rispettoso. Le cose poi troveranno da sole il loro corso naturale".
Chiusa questa piccola digressione, ritorno a quella sera. Salvo rimase a cena da noi durante la quale lui conversò con Lorena ignorandomi del tutto. Lorena mi rivolse solo qualche parola e io passai come il fantasma della casa.
Lorena - allora Nicola, adesso hai conosciuto Salvo. Che ne pensi? Hai visto che persona è... Allora faccio bene a volerlo a casa nostra?
IO - ma cosa vuoi che ti risponda, scusa? Vuoi a mia benedizione per caso?
Lorena - no, non arrivo a tanto. A me basta solo che tu lo sappia e che ci conviva.
Salvo - quindi è ufficiale? Abbiamo appena detto in faccia al tuo ragazzo che noi due abbiamo una relazione! Che strana sensazione.....non avrei mai immaginato di provarla....davvero intrigante!!! Vediamo che sensazioni derivano da tutto il resto....
Detto questo le si avvicinò e la baciò in bocca. Lorena accettò il bacio e si scambiarono così un profondo ed intenso bacio con la lingua di fronte a me. Lui la cinse delicatamente e Lorena si sciolse fra le sue braccia, assumendo quelle posizioni tipiche di una donna fra le braccia di un uomo che la protegge e soddisfa.
Si baciarono fintanto che lui, sempre tenendola abbracciata, non mi disse:"quello che sta accadendo è certamente affascinante e se possibile mi rende Lorena ancora più desiderabile....ma bisogna andare per gradi credo.... perciò adesso Nicola lasciaci da soli. Esci di casa. Non voglio continuare davanti a te e non ho nessuna possibilità di fermarmi perché la mia voglia di Lorena non è più contenibile".
Lorena sentendo queste parole, si limitò a dirmi "Nicola vattene. Ti chiamo io quando puoi rientrare".
Io andai via velocemente. Uscii e andai in ufficio, tanto era chiuso e avrei potuto restare solo.
Vi evito i soliti e marci discorsi sui miei pensieri che ormai, penso, vi siano tristemente noti.
L'unica nota diversa rispetto al solito che mi sento di dire è che stavolta, a tutti gli altri pensieri, si aggiungeva la paura che quello che stava iniziando sarebbe finito molto peggio delle altre volte...in tutti i sensi.
Comunque, dopo quasi due ore mi arriva un sms con il quale Lorena mi scriveva "torna a casa".
Presi la macchina e tornai a casa. Salvo era ancora a casa e la cosa mi turbò parecchio perché mi ero convinto che non o avrei trovato. Fatto sta che erano entrambi vestiti come li avevo lasciati, salvo avere i vestiti meno ordinati, così come i capelli e Lorena il trucco: si capiva benissimo che lo avevano fatto.
Slavo appena mi vide mi disse che mi voleva parlare e mi chiese di accomodarmi.
Salvo - allora, ci stai?
Io - che vorresti dire?
Salvo - certo..... sai che io ho una relazione anche sessuale con la tua ragazza; sai che abbiamo appena fatto sesso; ti ho cacciato da casa tua e tu hai obbedito.... mi sembra chiaro! Accetti di essere cornuto e che sia io l'amante della tua ragazza?
IO - queste sono cose fra me e Lorena che non ti riguardano credo... e se me o faccio andare bene o meno devo dirlo solo a lei e non a te...e ammesso che lo facessi lo fare solo per lei e non certo per te!
Salvo - a me non interessa per chi lo fai e nemmeno quello come tu ti gestisci con lei. Come dici tu, non sono affari miei. A me interessa che le cose si facciano nel modo giusto per il MIO interesse. Io non voglio dovermi guardare da te né pensare che tu possa sporcare la mia reputazione. Perciò se pensi di poter sopportare le corna che ti metterò in testa bene, altrimenti dimmelo. Non ho intenzione di sopportare paranoie, discorsi di ogni genere con te, o pensare che tu possa andare a spifferare a chicchessia quello che avviene qua.
IO - mi sta sembrando assurdo sentirti dire certe cose, credimi!
Salvo - ho capito. Accetti. Da come parli si vede in maniera solare che cornuto sei e cornuto rimani. E che sei anche un bravo ragazzo ed onesto e sincero. Ha ragione Lorena. Mi basta questo. Ma sappi amico mio, che io mi spingerò fin dove Lorena mi permetterà di arrivare, e non avrò perciò nessuna remora nel comportarmi. Mi dispiace un po' per te, ma la colpa di quello che accade non è e non sarà certo mia. E' di Lorena che è così e tua che accetti. Perciò caro mio non chiedermi sconti, perché non sono dovuti. Detto questo, mi auguro ci sia sempre cordialità fra di noi. In fondo abbiamo una donna in comune..... Ora ti evito l'imbarazzo di restare qui a parlare con me....vai pure a fare quello che vuoi.
Finì di parlare mentre entrava Lorena nel tinello.
Seppi la mattina seguente che Lorena aveva ascoltato tutto, infatti poi mi disse: "ho sentito il discorsetto che ti ha fatto Salvo; mi è parso equilibrato e ragionevole. hai fatto bene a non replicare e a chinare il capo. Sono contenta del tuo comportamento. Non posso pretendere oltre da te, sarebbe troppo. Comunque, sii calmo e rispettoso. Le cose poi troveranno da sole il loro corso naturale".
Chiusa questa piccola digressione, ritorno a quella sera. Salvo rimase a cena da noi durante la quale lui conversò con Lorena ignorandomi del tutto. Lorena mi rivolse solo qualche parola e io passai come il fantasma della casa.
Finita la cena, Lorena chiese a salvo, con gli occhi dolci e languidi, se gli andasse di restare ancora un po' e magari salire in camera da letto. Lui non rispose ma la baciò e ridacchiando come due adolescenti salirono a corsetta in camera da letto. Io rimasi in cucina a mettere ordine.
Dopo un'ora circa mi sentii chiamare da Salvo che mi intimava di salire.
Salito in camera trovai lui che scendeva dal letto nudo. Scese e prese i suoi vestiti dalla sedia vicino al letto. Furono pochi istanti ma ebbi modo si vederlo nudo per la prima volta.
mentre si vestiva mi disse "Allora Nicola, osa sarà sempre così, almeno fino a che non ti diremo i fare diversamente: sarebbe a dire, quando io e Lorena saliamo in camera tu te ne resti giù e aspetti che finiamo. Non voglio intrusioni e presenza non richieste. Intesi??"
silenzio da parte mia...
Dopo un'ora circa mi sentii chiamare da Salvo che mi intimava di salire.
Salito in camera trovai lui che scendeva dal letto nudo. Scese e prese i suoi vestiti dalla sedia vicino al letto. Furono pochi istanti ma ebbi modo si vederlo nudo per la prima volta.
mentre si vestiva mi disse "Allora Nicola, osa sarà sempre così, almeno fino a che non ti diremo i fare diversamente: sarebbe a dire, quando io e Lorena saliamo in camera tu te ne resti giù e aspetti che finiamo. Non voglio intrusioni e presenza non richieste. Intesi??"
silenzio da parte mia...
Salvo - voglio sentire la risposta se non ti dispiace!
IO - si....
Salvo - bravo.
Lui finì di vestirsi e fece per salutare Lorena, ma lei si alzò dal letto scendendo nuda e dicendo che lo avrebbe accompagnato alla porta. Fu quella la prima volta che vidi Lorena nuda stare davanti a Salvo.
Scesero giù e lui andò via.
Lorena risalì, si mise il pigiama e si rimise a letto, dicendo "buona serata; compatibile con le aspettative. poteva andare peggio.....Però Nicola, per questa volta l'essere impacciati ci poteva stare. ma da domani voglio rilassatezza. La esigo. E non tollererò deviazioni. Adesso vieni qui, mettiti a letto e dormiamo che domani dobbiamo andare a lavoro entrambi".
Ci mettemmo a letto e dormimmo. Pure io dormii, tanto stare sveglio per che cosa????
Sono solo un povero cornuto senza palle. Innamorato fino al midollo di una dea.
La mia vita fa solo schifo. Ma meglio questo che senza di lei.
N.L.
IO - si....
Salvo - bravo.
Lui finì di vestirsi e fece per salutare Lorena, ma lei si alzò dal letto scendendo nuda e dicendo che lo avrebbe accompagnato alla porta. Fu quella la prima volta che vidi Lorena nuda stare davanti a Salvo.
Scesero giù e lui andò via.
Lorena risalì, si mise il pigiama e si rimise a letto, dicendo "buona serata; compatibile con le aspettative. poteva andare peggio.....Però Nicola, per questa volta l'essere impacciati ci poteva stare. ma da domani voglio rilassatezza. La esigo. E non tollererò deviazioni. Adesso vieni qui, mettiti a letto e dormiamo che domani dobbiamo andare a lavoro entrambi".
Ci mettemmo a letto e dormimmo. Pure io dormii, tanto stare sveglio per che cosa????
Sono solo un povero cornuto senza palle. Innamorato fino al midollo di una dea.
La mia vita fa solo schifo. Ma meglio questo che senza di lei.
N.L.